Pubblicato il: 4 July 2017 alle 10:12 am
Il movimento parla di danneggiamento degli studenti. Il Veneto ha presentato ricorso considerandola incostituzionale.
“Per quanto si parli di una razionalizzazione degli enti, e quindi di un conseguente risparmio, l’unica componente che viene danneggiata è quella della rappresentanza studentesca”. Così esordisce Antonio Scollo Presidente Provinciale di Azione Universitaria Catania, che non ci sta all’unificazione degli Ersu che in Sicilia sono attualmente quattro, quelli di Catania, Palermo, Messina, Enna, e che, a causa dell’attuazione della legge 232 del 2016, saranno ridotti a uno.
“La nostra battaglia – continua Scollo – sarà quella di puntare non solo a lasciare gli enti per quello che sono oggi, ma a potenziare gli stessi, considerano che i fondi di cui dispone l’Ersu sono principalmente tre: il fondo proveniente dal Ministero, il fondo regionale e il fondo sulla tassa regionale per il diritto allo studio. Eppure i fondi per le borse di studio sono diminuiti, si passa da 16 milioni di euro nel 2012, fino ad arrivare a 10 milioni nel 2016. La comunità catanese si impegnerà ad informare lo studentato, e cercare in tutti i modi di contrapporci a questo disegno palesemente fallimentare”.
Gli fa eco il Vicepresidente di Azione Universitaria Catania, Alessio Sequenzia che preoccupato dei tagli ad istituzioni fondamentali per la Sicilia da parte del governo regionale, ha dichiarato che “Cercare di riformare un ente che ad oggi permette a tantissimi studenti di usufruire di tantissimi servizi quali: finanziamenti pubblici, aule studio, mense; in un ottica di spending review, non può e non deve intaccare la popolazione studentesca. Questo decentramento proposto dal ddl in questione, non solo non porterà dei benefici in termini di risparmio della spesa pubblica, ma porterà un allontanamento dalle realtà locali che già oggi non vengono interamente tutelate, prima di riformare il sistema Ersu si cerchi di capire quali sono le reali esigenze della comunità studentesca siciliana per massimizzare le performance di questo ente e minimizzare i costi che ne derivano”.
Andrea Giulia Senatore Accademico di Azione Universitaria ha ricordato che la Regione Veneto ha presentato un ricorso sulla legge, ritenendola incostituzionale, quindi “Suggerisco pertanto di aspettare la sentenza, è un tema parecchio delicato, e non possiamo nuocere e danneggiare gli studenti”.
Infine Dario Moscato, Vicepresidente Nazionale di Azione Universitaria ha dichiarato che “Non è chiaro il perché si voglia andare a sfavorire la comunità studentesca, non è ammissibile continuare con questi tagli che procurano solo confusione e perplessità!
Il governo regionale è ormai avviato alla conclusione, adesso è il momento di raccogliere le forze e proporre ai siciliani, un’alternativa propositiva e funzionale, alla fallimentare gestione del governo Crocetta!”.
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