Due i punti su cui chiede il pronunciamento: lo sforamento del Comune dei tempi medi di pagamento ai creditori e il mancato rispetto del termine perentorio del 31 Maggio 2017.
“Queste incongruenze del terzo piano di riequilibrio sottoposto al Consiglio –spiega Arcidiacono- sono la cartina al tornasole delle tante ombre che avvolgono l’oscura vicenda dei conti del Comune di Catania su cui il Sindaco Bianco non ha mai voluto fare chiarezza limitandosi a spostare sulle future generazioni il peso di un enorme e sempre crescente debito”.
Così il vicepresidente del consiglio Sebastiano Arcidiacono, dando seguito a quanto annunciato in aula per i mancati chiarimenti della Giunta Bianco alla delibera del Consiglio 18 dello scorso 2 giugno con oggetto: “Rimodulazione del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale”, ha inoltrato una corposa documentazione alla sezione controllo della Corte dei Conti della Sicilia.
Due i punti rimasti inevasi dall’Amministrazione Bianco e su cui Arcidiacono chiede il pronunciamento dell’organismo contabile di controllo: lo sforamento del Comune di Catania dei tempi medi di pagamento ai creditori con l’assenza della relativa certificazione allegata alla delibera e il mancato rispetto del termine perentorio del 31 Maggio 2017 visto che l’atto è stato licenziato due giorni dopo, il 2 giugno appunto.
“A questo – prosegue Arcidiacono – si aggiunge una gestione quantomeno approssimativa dei rapporti dell’Amministrazione con il Consiglio e per esso con la Città, nel sordo convincimento di non dovere dare quelle risposte di chiarezza dovute ai cittadini dopo quattro di governo del Comune in cui l’ammontare e la durata dei debiti ma anche l’utilizzo delle scoperture bancarie sono aumentate, con inevitabili ricadute negative sugli interessi passivi che il Comune deve pagare alle banche”.
Sebastiano Arcidiacono ha inoltre reso noto che nonostante i ripetuti appelli fatti in Aula al Sindaco Bianco e all’Assessore al Bilancio Andò a un confronto pubblico coi cittadini sulle stato delle finanze comunali, nessuna risposta positiva è arrivata nè dal primo cittadino e nè dall’assessore al ramo.
“I cittadini -conclude Arcidiacono- hanno diritto di sapere la verità soprattutto per quanto riguarda gli assurdi impegni che fino al 2042 bloccheranno il Comune di Catania a pagare una massa debitoria di oltre un miliardo di euro. Anche per questa ragione con l’economista Maurizio Caserta il prossimo 3 luglio faremo un incontro pubblico, per fare il punto della reale situazione dei conti del Comune e soprattutto per sostenere nuove energie professionali e di impronta civica che vogliono proporsi alla guida della Città”