Un’edizione dedicata a cultura e integrazione. Iniziative già da oggi.
Un incontro su “Mediterraneo e San Berillo” con Maurizio Caserta e Ottavia Voza che si svolgerà oggi alle 19, in via Pistone. Il 21, sempre alle 19, Mauro Bolognari illustrerà “Il mito del Mediterraneo come Mecca gay”, il 22 nello stesso luogo e alla stessa ora Graziella Priulla ed Egon Botteghi parleranno di “Donna non si nasce, si diventa” e l’indomani Giuseppe Burgio e Cecilia Zoccali discuteranno sulla “Famiglia del Mediterraneo tra passato e futuro”. Sabato, infine, la sfilata che partirà alle 17,30 per raggiungere la piazza del Teatro Massimo Bellini.
Il calendario del Gay Pride di quest’anno è ricco di iniziative che si svolgeranno nel cuore di San Berillo dove ieri la manifestazione è stata presentata alla stampa.
“Non potevamo mancare: il Gay Pride a Catania è sinonimo di integrazione, uguaglianza dei diritti, partecipazione Un’iniziativa importante che l’Amministrazione comunale ha sempre sostenuto e che oggi più che mai assume un profilo determinante nel dibattito nazionale sui diritti civili” – ha detto l’assessore Salvo Di Salvo, che ha portato i saluti del sindaco Enzo Bianco, nel corso della conferenza di presentazione dell’edizione 2017 della manifestazione svoltasi nel quartiere a luci rosse della città.
Un’edizione, come detto, all’insegna dell’integrazione e della cultura, “importante – ha detto l’assessore Orazio Licandro – per la crescita della nostra città: in un mondo che annulla le diversità e tende all’omologazione totale, la cultura serve a far capire quanta ricchezza invece ci sia nelle differenze, serve ad abbattere quei muri che si stanno erigendo e a colmare quei fossati che si stanno scavando”.
All’incontro con i giornalisti, condotto dal consigliere nazionale di ArciGay Giovanni Caloggero, erano presenti anche Paolo Patané, per anni presidente nazionale dell’ArciGay, e Giovanni Dall’Orto, giornalista, scrittore e militante gay.
“Per me che sono milanese- ha detto Dall’Orto, che ha curato la parte culturale della rassegna legata alla manifestazione – la realtà di San Berillo è incredibile: non solo l’idea di essere ospite in un quartiere abitato da persone omosessuali con un livello altissimo di integrazione ma anche l’avere accanto in conferenza stampa due assessori è bellissimo. Cose così a Milano non sarebbero concepibili”.
Presenti all’incontro anche la fondatrice del Mit (Movimento italiano transessuali) Pina Bonanno e Franchina, trans che ha concluso portando la sua esperienza personale di abitante del quartiere, vissuto come un autentico modello d’accoglienza.