Degrado, nubi tossiche e rischio del proliferare di discariche abusive. Parisi chiede controlli da parte delle forze dell’ordine.
Nella zona compresa tra via XXXI Maggio e il viale Mario Rapisardi gli abitanti sono preoccupati a causa dei ripetuti incendi dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti. Il presidente della commissione al Bilancio Vincenzo Parisi si chiede se questi siano dei semplici atti vandalici o se dietro a questi incendi non ci sia un disegno criminale ben preciso, e a chi potrebbero dare fastidio questi cassonetti.
Parisi ha dichiarato che “Bisogna fare piena luce e risolvere una questione che ha troppi punti interrogativi. Per questo chiedo l’intervento delle forze dell’ordine. L’unica cosa certa – ha continuato Parisi – è che viene messo in serio pericolo la pubblica incolumità visto che i fumi che si sprigionano sono altamente nocivi per la salute delle persone. Oltre al notevole flusso veicolare, la zona tra via XXXI Maggio e il viale Mario Rapisardi è caratterizzata dai molti luoghi sensibili come scuole, chiese e centri di ospitalità per la gente della terza età. Punti in cui si concentrano soggetti particolarmente a rischio come bambini ed anziani”.
Parisi ha sottolineato che, soprattutto in via Agira, sono troppi i cassonetti che hanno preso a fuoco, compresi i contenitori della raccolta differenziata che per l’opera delle fiamme si sono letteralmente liquefatti.
“Un problema che si ripercuote anche nel bilancio economico dell’amministrazione – ha spiegato Parisi – la quale deve sobbarcarsi gli oneri per sostituire ciò che resta dei centri di raccolta. Resta alto il timore che questi criminali possano tornare alla carica già dalla prossima notte nel tentativo di incendiare decine di contenitori della spazzatura sparsi per l’intera Catania”.
Parisi ha concluso dichiaro che “Oltre al degrado e alle nubi tossiche, il rischio inevitabile è quello di veder aumentare il numero di discariche abusive in tutto il territorio. Ecco perché è fondamentale garantire maggiori controlli in tutto il territorio. Senza presidi costanti delle forze dell’ordine e senza la collaborazione dei cittadini, che devono denunciare a polizia e carabinieri eventuali piromani, il rischio è che, una volta sostituiti i cassonetti bruciati, nel giro di pochi giorni, i raid vandalici possano continuare e tutto ritorni allo stato di degrado originario”.