Autogol di Gil e tanta confusione. Rossazzurri alla quarta sconfitta di fila. Vibrante contestazione dei pochi presenti allo stadio.
di Salvatore Giuffrida
Nulla da fare per i rossazzurri che incappano nella quarta sconfitta di fila contro un Foggia del tutto evanescente. Brutta partita al Massimino da parte di entrambe le squadre, che nel primo tempo, soffrono il caldo. Unica occasione nei primi 45 minuti è del Foggia con Di Piazza, mentre il Catania non fa praticamente nulla in nessuna parte del campo.
Le due squadre sono schierate a specchio, ma le geometrie di gioco degli uomini di Stroppa sono senza dubbio più efficaci. Il Foggia infatti dà l’impressione di essere pericoloso ogni qual volta si propone in avanti. Senza il tifo della nord, che ha scelto di seguire l’Amatori Catania al “Paolone”, stufi di seguire una squadra definita “perdente”, il Catania esce, alla fine del primo tempo, tra i fischi del pubblico che ha seguito la partita negli altri settori dello stadio.
Nel secondo tempo il gol della vittoria dei pugliesi arriva al terzo minuto di gioco, sugli sviluppi di un calcio di punizione. Chiricò disegna in area una traiettoria velenosa, Gil interviene di testa e devia la palla nella porta difesa da Pisseri. Il Catania, però, avrebbe tutto il tempo per rimediare e portarsi quanto meno al pareggio. Nulla di tutto ciò. Gli ingressi in campo di Pozzebon e Tavares non sortiscono nessun effetto e i rossazzurri giocano con palle buttate avanti senza costrutto e con passaggi puntualmente sbagliati. Troppo facile per il Foggia controllare e addirittura sfiorare in 3 occasione il raddoppio.
Al triplice fischio, i circa 5000 presenti al Massimino, moltiplicano le forze fischiando sonoramente la squadra, e contestando civilmente l’operato della società di via Magenta. Lo Monaco secondo noi, dovrebbe cominciare a prendersela con se stesso e con i suoi giocatori, piuttosto che elemosinare, come ha fatto in settimana nella sua conferenza stampa, il supporto dei tifosi, arcistufi di vedere prestazioni abbondantemente insufficienti per la categoria.
Catania, praticamente senza centrocampo, con Biagianti in evidenza solo per le proteste all’arbitro, e Scoppa per tutti i passaggi e interventi errati. Ma non è solo lì il problema del Catania, ma un po’ in tutti i reparti. Anche quando si passa al 4-4-2, non succede nulla. Oltre che in campo, anche in sala stampa sia il Mister che Pozzebon, Bucolo e Mazzarani, parlano di una buona prestazione della squadra, dichiarazioni che ci lasciano perplessi alla luce del gioco espresso nel corso dei 90 minuti.