Il primo cittadino fa appello per aiuti umanitari ai familiari della bambina. Al Civico di Palermo è ricoverato l’unico indagato per il disastro.
Le condizioni della bambina vittima del crollo di via Crispi a Catania continuano a migliorare, nonostante la prognosi resti riservata. Mercoledì mattina i medici hanno attivato le procedure di estubazione e di risveglio dal coma farmacologico. La piccola paziente adesso respira in autonomia e muove tutti gli arti. Lo stato di commozione cerebrale permane e si rimane in attesa di valutazione neurologica.
Intanto il sindaco di Catania Enzo Bianco, chiama tutta la città a una gara di solidarietà per la famiglia. Dalla sua pagina Facebook il primo cittadino si rivolge a “Chi può dare una mano ai genitori che hanno perduto tutto, dia la sua disponibilità”.
Servono indumenti, scarpe, abbigliamento sottolinea il primo cittadino etneo, sperando di fare breccia nel cuore dei catanesi e che questa famiglia possa essere aiutata dopo il disastro di cui sono stati vittime.
In tanti hanno commentato il post del sindaco dichiarondosi pronti al gesto di solidarietà.
Per ciò che riguarda le indagini sul crollo, già da poche ore dopo, qualcosa non era perfettamente chiaro agli inquirenti, che dopo aver messo in sicurezza la zona da possibili altri crolli, hanno effettuato nella giornata di martedì degli accertamenti irripetibili, per determinare le responsabilità della tragedia.
Come ha riportato l’Ansa, un sopravvissuto è indagato. Si tratta del 60enne ricoverato al Civico di Palermo con prognosi riservata, per avere ustioni per il 15% della superficie del corpo. Su di lui l’attenzione degli investigatori coordinati dal procuratore Carmelo Zuccaro. I reati ipotizzati sono di disastro e omicidio colposi.