I debiti comunali si pagheranno senza interessi e more. Ci saranno vantaggi sia per i contribuenti che per l’Amministrazione.
È stata approvata all’unanimità, con 32 voti, dal Consiglio comunale nella tarda serata di ieri, la delibera sulla rottamazione delle cartelle esattoriali . L’atto è stato illustrato all’Aula, presieduta da Francesca Raciti, dall’assessore al Bilancio Salvatore Andò alla presenza degli assessori Rosario D’Agata, Salvo Di Salvo, Nuccio Lombardo.
L’iniziativa era stata auspicata dal Consiglio comunale con un ordine del giorno approvato nel gennaio scorso, per consentire ai cittadini, in linea con quanto previsto a livello nazionale dal Governo, di rottamare le cartelle relative ai tributi e alle altre entrate comunali, quali le sanzioni della Polizia municipale, e di pagare esclusivamente le somme dovute al Comune senza sanzioni e interessi moratori, con la rateizzazione degli importi senza oneri aggiuntivi.
Andò ha dichiarato che “È un atto molto atteso dalla città e il primo che firmo come assessore. È frutto della sensibilità mostrata dal Consiglio comunale e del lavoro svolto dal sindaco Bianco, anche come presidente del Consiglio nazionale dell’Anci, per ottenere dal Governo la proroga dei termini per l’approvazione al 31 marzo”.
Inoltre l’Assessore ha spiegato che “La rottamazione dà la possibilità al contribuente di onorare il proprio debito tributario sgravato delle sanzioni e di rateizzare il pagamento in cinque fasi entro il settembre 2018.
Ciò permetterà di coniugare l’esigenza del contribuente con quella del Comune, che avrà un recupero nel rapporto tra accertato ed incassato, e di fornire inoltre una risposta all’Organo di controllo riguardo alla capacità di riscossione dell’ente. Per dare un’idea dei numeri, si parla di un carico tributario che distinguiamo tra le ingiunzioni di pagamento, che sono quelle disposte dall’Ati, per un ammontare di 177 milioni circa, e le cartelle esattoriali ex Serit che sfiorano i 200 milioni. Le minori entrate per le mancate sanzioni ammontano più o meno al 20 per cento, circa 51 milioni: ma questo non deve allarmare perché è evidente che il maggior introito di cassa significherà per l’Ente un grande vantaggio anche per i minori costi in termini di anticipazioni”.”Con la pubblicazione dell’atto – ha concluso Andò – , che deve avvenire entro un mese dall’adozione, si potrà mettere in moto un meccanismo virtuoso che cercheremo tra l’altro di facilitare anche con l’apertura in ogni municipalità di uno sportello informativo e di supporto per i contribuenti”.
La delibera è passata con tre emendamenti fatti propri dall’Amministrazione: il primo a firma del consigliere Giuseppe Castiglione, il secondo presentato da Niccolò Notarbartolo, Agatino Lanzafame, Sebastiano Anastasi e Carmelo Coppolino e il terzo di Rosario Gelsomino.