I fatti si sarebbero svolti la sera di Capodanno al Vittorio Emanuele, già teatro di altri episodi di violenza.
Sarebbe scaturita da una richiesta verbale alla quale il medico, che in quel momento si trovava presso il triage, non avrebbe risposto, l’aggressione avvenuta all’interno del Pronto Soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele, la notte di Capodanno.
Un uomo, il 47enne pregiudicato catanese Mauro Cappadonna,
Mauro Cappadonna
avrebbe preteso di conoscere l’identità di una donna ricoverata nel pomeriggio a seguito di un incidente stradale. Ma, attenendosi a quanto prescritto per legge, il medico ha opposto un fermo diniego, spiegando che non era legittimato a fornire le generalità di pazienti a chi non ne è diretto congiunto.
Da qui sarebbe scaturito un diverbio in seguito al quale l’uomo, dopo essersi allontanato, si è nuovamente presentato all’ospedale in compagnia di un suo parente, operatore del 118 in quel momento non in servizio. Quest’ultimo avrebbe posto al medico la stessa domanda ricevendo un altro diniego, cui sarebbe seguito un nuovo alterco, molto acceso, davanti anche ad altro personale infermieristico.
Poco dopo, mentre il medico era seduto al computer, sarebbe stato colto alla spalle da almeno cinque persone e colpito violentemente al volto con un pugno sferrato dall’uomo che per primo gli si era rivolto, e successivamente da un altro schiaffo e da un pugno a opera degli altri.
Subito dopo gli aggressori si sarebbero allontanati ma, in seguito a una segnalazione dell’accaduto, alcuni equipaggi di polizia, in zona proprio per la vigilanza al Pronto Soccorso già teatro, in passato, di aggressioni al personale medico, sono riusciti a intercettare l’autovettura con cui gli aggressori si erano da poco allontanati in via Plebiscito.
A bordo dell’auto si trovavano solo quattro dei cinque segnalati, ma grazie ai successivi accertamenti, poco dopo anche il quinto è stato identificato, rintracciato e condotto in Questura.