Il presidente della Commissione consiliare al Patrimonio denuncia le pessime condizioni del manto stradale e chiede l’intervento dell’amministrazione.
In una nota il presidente della commissione al Patrimonio Salvatore Tomarchio lamenta lo stato in cui versa la città con il manto stradale afferma “letteralmente bombardato e una sequenza di interventi tampone che, come sempre, non hanno portato a nessun risultato duraturo. Ancora oggi le buche aumentano, gli incidenti sono continui e le segnalazioni che riceviamo coprono l’intera città. Che aspetta l’amministrazione ad intervenire?”.
Tomarchio ricorda di aver più volte sottoposto la questione all’assessore al ramo e agli uffici competenti ricevendo in cambio, spiega, vaghe promesse ma nessun risultato tangibile. Oggi l’emergenza aumenta e bisogna lavorare nell’immediato per coprire le voragini sparse nelle principali arterie di Catania e, al tempo stesso, attivare un programmazione che monitorizzi i più importanti snodi del capoluogo etneo con controlli delle forze dell’ordine; anche attraverso l’uso dell’autovelox e dello street control.
E infine conclude. “È bene ricordare che tra meno di quarantotto ore l’intera Catania celebrerà l’ultima notte dell’anno con una serie di iniziative pubbliche e private che attireranno in strada decine di migliaia di macchine provenienti da tutta la provincia e che si sposteranno nel centro storico per assistere pure al concerto. Un fiume di auto da controllare sia prima che dopo la mezzanotte del 31 dicembre. La preoccupazione di associazioni e comitati cittadini e che l’alta velocità, qualche automobilista che si mette alla guida dopo aver alzato troppo il gomito e le decine di buche sul manto stradale siano tutti “ingredienti” che potrebbero provocare incidenti anche con tragiche conseguenze. Cominciare il nuovo anno con una corsa al pronto soccorso o con una disgrazia non sarebbe assolutamente auspicabile. Il problema è che, per scongiurare simili scenari, occorre un lavoro da portare a termine quasi immediatamente. L’esperienza passata ha già dimostrato che l’impiego dell’asfalto a freddo non serve quasi a nulla perchè si tampona l’emergenza ma, nel lungo periodo, con la pioggia e l’usura, la voragine ritorna e la città si ritrova al punto di prima. Il sistema stradale catanese è un patrimonio fondamentale per l’intera provincia etnea che si può sviluppare solo potenziando e mantenendo efficiente l’intero sistema di comunicazioni che oggi, per la quasi totalità, è rappresentato dal traffico su gomma”.