Capolavoro tattico del tecnico di Raccuja che ridisegna il centro campo. Anastasi e Mazzarani ribaltano lo svantaggio iniziale di Blancet.
di Salvatore Giuffrida
Vittoria dopo più di un anno fuori casa, l’ultima risaliva al 27 novembre del 2015 in casa della Lupa Castelli Romani. Grande merito della vittoria a Mister Rigoli, che mette in campo una squadra con un centrocampo pressoché perfetto. Al Catania per vincere serviva un centrocampo con velocità e qualità, e il mister riesce a trovare l’alchimia giusta. Sui lati i veloci e scattanti Fornito e Bucolo, e al centro nella cabina di regia, il geometra Scoppa. Centrocampo che funziona e rossazzurri propositivi. In difesa, Djordjevic non solo controlla bene ma riesce spesso a portarsi in avanti e mettere in area delle palle interessanti. Ma nella prima frazione di gioco è il Cosenza, spinto da un bel pubblico, ad avere un gioco più vivace e incisivo, soprattutto sulla fascia di Parisi, che non tiene perfettamente la marcatura a uomo su Statella. Da lì vengono i pericoli maggiori per il Catania e Pisseri viene chiamato a interventi su tiri parecchio insidiosi di Blacet e Statella.
Il Gol del momentaneo vantagio del Cosenza arriva da una palla ron spazzata bene da Parisi che concede il corner. Sugli sviluppi Capace raccoglie una corta respinta della difesa del Catania e tira da fuori area, Pisseri fa un prodigio nel respingerla, ma Blacet è più lesto di tutti e raccoglie la palla e la ribadisce in rete. Nell’occasione il duo Gil-Bergamelli, non sale a tempo per mettere in fuori gioco il giocatore francese che è libero di tirare in porta indisturbato.
I rossazzurri accusano il colpo e un Cosenza galvanizzato dal gol del vantaggio sfiora in due occasioni il raddoppio su azioni da corner, grazie anche a una splendida parata di Pisseri su un colpo di testa a colpo sicuro di D’Anna. Il Catania riordina le idee e comincia a farsi pericoloso, soprattutto sulla fascia di Djordjevic, ben innescato da Scoppa, la cui prestazione in termini di qualità è stata eccellente. Su un corner, Anastasi di testa insacca in rete. Il gol è di dubbia paternità, da vedere bene le immagini e valutare se la palla, come sembra sia entrata in rete prima del tiro finale di Bergamelli. Ma poco importa, il Catania ha pareggiato e comincia a giocare un buon finale di tempo, che porta Mazzarani in area di rigore, ma ex Crotone spreca con un tiro fiacco.
Il secondo tempo non ha lo stesso ritmo del primo. Poche emozioni, con il Catania che fa un giro palla sterile e Cosenza che non riesce neanche a partire in contropiede. Blatte è stanchissimo e non riesce a fare salire i suoi.
Il Catania, su una azione sulla fascia di Parisi, molto più propositivo nel secondo tempo, imbastisce l’azione decisiva della partita. E’ un’azione bellissima che niente ha a che vedere con un campionato di Lega Pro. Scambio Parisi Russotto e palla filtrante in area di rigore per Anastasi, l’attaccante si allarga e passa a Mazzarani che da ottima posizione batte in rete per il definitivo 1-2. Il Cosenza mette forze fresche entrano Gambino e Cavallaro. Rigoli facendo entrare Di Cecco e Bastrini al posto di Mazzarani e Russotto. Gli attacchi confusionari del Cosenza negli ultimi minuti di gara sono ben sventati dall’attenta difesa rossoazzura, che evita pericoli spazzando palloni su palloni.
Ottima vittoria dei rossazzurri che hanno gestito bene la gara da un punto di vista di energie nell’arco dei novanta minuti. Nel secondo tempo con il Cosenza in affanno fisico dopo aver speso tanto nella prima frazione di gioco, la qualità dei giocatori di Rigoli è venuta fuori e hanno meritato la vittoria, la prima fuori casa di questo torneo.
Per festeggiare non c’è tempo, al Massimino martedì è di scena il Monopoli, squadra ostica da affrontare con la massima concentrazione e determinazione agonistica.