Il difensore dichiara che nella prima fase è mancata la coesione. Primo posto difficile. Contro la Virtus non sarà una bella partita, ma dura.
A Torre del Grifo nella prima tappa di avvicinamento alla partita del Catania contro la Virtus Francavilla, in sala stampa ieri pomeriggio si è presentato Domenico Di Cecco (vedi video).
È stato analizzato il cammino del Catania di questa stagione, e secondo il terzino la stagione è divisa in due parti, una prima antecedente alla partita persa in casa contro l’Akragas e una successiva a questa partita. Le differenza notate sono sostanzialmente due: la mancanza di agonismo e la mancanza di coesione. Dopo la sconfitta contro la squadra agrigentina si è cominciato a giocare in modo diverso, racconta, e i risultati si sono cominciati a vedere. Di Cecco ricorda la partita contro il Lecce e soprattutto quella fuori casa contro il Foggia, dove a suo dire, qualcosa di più di un pareggio si poteva ottenere.
Sul suo nuovo ruolo di terzino, sente di fare bene, e anche se i movimenti naturali e istintivi sarebbero quelli di un centrocampista, ruolo che, ricorda, ha sempre ricoperto in carriera, la sua esperienza calcistica lo sta aiutando parecchio.
Contro la Virtus Francavilla non sarà per lui una partita bella, ma una partita maschia, dura e molto agonistica. Si giocherà in un campo sintetico ricorda Di Cecco e infatti il Catania si è allenato in un campo specifico presente a Torre del Grifo. Gli assenti, che saranno, Gil e Bergamelli, non pensa che sia un problema, poiché la coppia difensiva che scenderà in campo domenica, nomi top secret, sta cercando di trovare affiatamento con gli allenamenti di questa settimana.
A Magrì, presidente della Virtus Francavilla che ai nostri microfoni aveva detto che domenica per loro sarà una giornata storica (vedi video), risponde che spera possa esserlo per il Catania, che trovando la prima vittoria fuori casa darebbe una svolta al proprio campionato. Non crede come Mister Rigoli che si possa arrivare primi, poiché troppi punti separano il Catania dalla testa e soprattutto troppe squadre sono avanti ed è difficile che possano fare tutte male.
Il suo fine carriera lo vede a Catania, e per il rinnovo contrattuale, parlerà con Lo Monaco per cercare un accordo.