I rossazzurri escono con un punto e con tanti fischi dopo una partita che ridimensiona la squadra. A Taranto senza Fornito e Bastrini entrambi infortunati.
di Salvatore Giuffrida
Catania con la stessa formazione iniziale di quella contro l’Akragas con la sola eccezione di Nava al posto di Parisi. Quindi con Pisseri, Nava Gil, Bergamelli Bastrini, Scoppa, Biagianti, Fornito, Calil, Paolucci e Di Grazia.
Fondi con Baiocco, Galasso, Signorini, Tommaselli, Squillace, Varone, Bombagi, De Martino,Calderini, Albadoro, Tiscione.
Dopo un inizio timido del Catania, dove Calderini, ex di turno, ha il sopravvento sulla doppia marcatura di Scoppa e Nava, arriva il lampo di Paolucci, che tira a botta sicura e prende la traversa, la palla arriva nella zona destra del campo, e Fornito insacca in rete per il momentaneo vantaggio del Catania.
Dopo il gol il Fondi accusa il colpo, ma il Catania non ne approfitta, anzi abbassa i ritmi e la squadra accorcia in modo pericoloso, rintanandosi in difesa.
Prima della mezz’ora del primo tempo il Fondi alza il ritmo della partita e spazia in attacco sia con Tiscione che con Calderini. I due attaccano dal lato di Nava, visto dal tecnico laziale, come riferitoci dallo stesso in mix zone, un punto debole della squadra rossoazzurra.
Si susseguono delle azioni da parte dei laziali che però portano solo a due calci d’angolo, con la difesa del Catania che riesce a liberare non proprio in scioltezza.
Prima della fine del primo tempo Catania che va in black out e subisce un possesso palla prolungato del Fondi che si concretizza con il gol di testa di Tiscione, il più basso dei suoi che porta il risultato in parità. Il Catania sbanda paurosamente ma finisce il primo tempo con non pochi patemi d’animo, e tanti malumori negli spalti.
Secondo tempo che comincia senza cambi nelle due squadre.
Il Catania prova a spingere ma la lentezza di Paolucci è proverbiale e non si riesce a concludere. Di Grazia non riesce a spingere come faceva nel primo tempo, dove aveva speso tantissimo.
Al 52’ si ferma Fornito per un infortunio muscolare che con ogni probabilità lo terrà fuori come minimo per la trasferta di Taranto, ed entra al suo posto Russotto. Giallo durante il cambio. Russotto non è pronto a entrare poiché viene chiamato dalla panchina con tanto ritardo, poi nessuno del Catania butta la palla fuori per consentire l’ingresso di Russotto in campo. Tanta confusione e 4 minuti in cui il Catania gioca, senza motivo in inferiorità numerica.
Secondo tempo a ritmi lenti, dove si vedono solo scontri fisici, dove la meglio la hanno spesso i giocatori del Fondi, che blocca tutte le azioni del Catania giocando con il 3-5-2 e parte in contropiede.
In seguito escono Bastrini e Paolucci per Di Cecco e Barisic. Bastrini esce per infortunio, lui stesso in mix zone poi ci ha detto che purtroppo ha avuto uno stiramento, quindi per lui si prevedono almeno tre settimane di stop. Catania che passa al 4-2-3-1 e con una pressione senza costrutto e soprattutto senza intensità, contro una difesa laziale molto ordinata che manda sistematicamente in fuori gioco gli attaccanti rossoazzurri.
Il Fondi, al contrario, quando attacca sulla destra è pericoloso e Albadoro chiama, a 8 minuti dal termine, Pisseri al miracolo.
Ultimi istanti concitati con il Fondi che finisce all’attacco ma la partita termina 1-1 con le curve che giustamente fischiano una squadra senza mordente, senza anima e senza costrutto, e ovviamente con tantissimi limiti tecnici in tutti i reparti.
Nella Mix, zone dopo la partita, il tecnico del Fondi, appare soddisfatto della prestazione dei suoi, che con un po’ di fortuna, ci ha detto potevano pure vincere. Preoccupanti le dichiarazioni di Nava, il quale ha asserito che il gol del Fondi è avvenuto perché la squadra si è allungata troppo, preoccupanti poiché il gol è arrivato dopo un lungo possesso palla del Fondi con il Catania schiacciato tutto dietro e quindi realtà dei fatti opposta alla visione del giocatore. Fornito appare invece abbastanza contento del gol ma rammaricato per non aver vinto. Ammette che il Catania si è abbassato troppo e quindi ha subito il gioco avversario. Di Grazia parla di sfortuna e di arbitraggio scandaloso, e ammette anche di non sapere che il Fondi applicava il fuorigioco sistematico, e parla addirittura di casualità. Il Mister parla di poca concretezza in avanti e di stanchezza della squadra, di poca determinazione soprattutto dopo il gol del vantaggio. Ha parlato di pause di gioco un po’ più lunghe rispetto al solito. Rammarico per aver aver raccolto un solo punto nelle due gare casalinghe. In seguito aggiunge che in avanti bisogna migliorare, e che negli ultimi 20 metri c’è troppa frenesia e premura di chiudere.
Idee poco chiare a nostro parere, ma speriamo di essere smentiti al più presto, ma zero punti raggiunti, e 18 punti lontano dalla vetta dicono tutto sull’andamento del Catania che in estate era stato presenato come la squadra che doveva ammazzare il campionato. Domenica ora c’è il Taranto, che certamente non avrà più i timori reverenziali che all’inizio poteva portare il nome e la maglia del Catania.
Davanti a 6664 spettatori, per un incasso di 17314 euro, ha arbitrato in modo sufficiente il signor Camplone di Pescara, coadiuvato dai signori Iovine di Napoli e Parrella di Battipaglia.