“Istituzioni impassibili nonostante le continue denunce”, tuonano Faisa Cisal e Fast Confsal.
Nuovamente senza stipendio i dipendenti dell’Amt che nel frattempo si vedono recapitare a casa i decreti ingiuntivi da parte delle finanziarie. Queste ultime infatti non ricevono le rate da parte dell’Azienda malgrado le somme dovute, vengano trattenute dagli stipendi.
Una situazione paradossale denunciata da mesi dai sindacati autonomi Fast Confsal e Faisa Cisal che tornano all’attacco con le carenze della Spa: “Oltre agli stipendi non c’è certezza per il rifornimento, i fornitori di carburante hanno paventato la chiusura dei rubinetti se non saranno saldati, la stessa cosa risulta per quanto riguarda i fornitori di ricambi.
In città girano giornalmente il 40% in meno degli autobus previsti dal programma di Esercizio con notevoli disagi per i cittadini catanesi, con l’aggravante che le vetture risultano prive di climatizzazione funzionante e la maggior parte di esse, sprovviste di macchinette obliteratrici, utili, a vidimare i titoli di viaggio.”
In una nota le sigle sindacali scrivono inoltre che “l’Azienda Metropolitana Trasporti Spa Catania, come d’incanto ha visto svanire nel nulla gli 8,4 milioni di euro che la Regione Sicilia il mese scorso ha inviato al Comune di Catania, in qualità di committente/proprietario della Spa per il 1° e 2° quadrimestre 2016.”
I sindacalisti Romualdo Moschella e Giovanni Lo Schiavo parlano di un management, privo sicuramente di risorse, ma comunque non all’altezza della situazione, mentre la Partecipata dicono “risulta orfana del proprio Socio Unico”.
“A questo punto della situazione, scrivono, ci chiediamo: ma il sindaco “Metropolita” Bianco, sa cosa sta succedendo nella città, almeno sotto questo aspetto? Si rende conto che ai cittadini viene offerto un servizio pubblico urbano, al di sotto della soglia minima di decenza?”.
Da qui, lo sciopero di 24 ore indetto per il 5 luglio 2016 che nelle intenzioni dei sindacati dovrebbe servire “a scuotere la coscienza di quanti hanno il dovere di dare ai cittadini un servizio pubblico efficiente e ai lavoratori dell’AMT, un’Azienda funzionale, gestita con criteri imprenditoriali lungimiranti, anziché, di progetti approssimativi, mirati solo allo smembramento aziendale, pur di sopravvivere!”.