L’oggetto del contendere è la candidatura di Daniele Capuana, bocciata dalla direzione provinciale del partito, svoltasi ieri a Catania, e fortemente voluta invece dal senatore Enzo Bianco e dal candidato governatore Rosario Crocetta che l’avevano presentata la settimana scorsa.
Le reazioni alla decisione del Pd di Catania però non si sono fatte attendere. Questa mattina il segretario regionale del partito Giuseppe Lupo, si è schierato nettamente a favore del vice coordinatore regionale dei Liberal Pd dichiarando all’Adnkronos: ” Il mio orientamento e quello della commissione per le candidature è che Daniele Capuana sia candidato all’Ars per il Partito Democratico. Sono certo e ribadisco che la direzione regionale del Pd di lunedì prossimo, nell’interesse del partito, della coalizione e della stessa Sicilia, approverà la sua candidatura e di tutti gli altri candidati”. E prosegue: “E’ necessario superare eventuali divergenze verificatesi in sede locale, tenendo ben presente che abbiamo assolutamente bisogno di avere liste forti e competitive per vincere le regionali”.
La replica del Pd etneo non si è fatta attendere e nel primo pomeriggio tramite comunicato stampa, la segreteria provinciale fa alcune precisazioni:
“Nella lista approvata ieri non rientra il nominativo di Daniele Capuana, poiché la direzione provinciale dopo un’attenta valutazione ha scartato tale ipotesi”.
“Occorre ricordare”, prosegue la nota,” che l’unico organismo che ha competenza sulla scelta della lista dei candidati è la direzione provinciale del partito e, pur rispettando la valutazione del segretario regionale Lupo, lo invitiamo a non assumere impegni che non potrà mantenere e che non rientrano nei suoi poteri”.
La segreteria provinciale quindi conclude: “Siamo disponibili ad ascoltare tutti, ad invitare alla nostra direzione qualsiasi dirigente regionale o nazionale, ma non siamo disponibili ad assecondare l’idea che vengano violentate le regole del partito”. E ancora “Con molta sobrietà invitiamo tutti a mantenere la calma e ad evitare di fare esternazioni che poi dovranno essere smentite dai fatti. Si evitino dunque ricostruzioni fantasiose sul nostro partito, che non ha padroni se non tutti gli iscritti catanesi, così come deve accadere in una formazione politica sana e democratica”.