Il collegamento riduce a 10 minuti i tempi di percorrenza, rispetto ai 45-50 minuti del percorso alternativo.
Ecco il video con cui vi sembrerà di percorrere la strada a bordo della vostra vettura.
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A sette mesi dalla frana che lo scorso 10 aprile ha danneggiato un tratto del viadotto Himera sull’autostrada “Palermo-Catania”, oggi è stata aperta al traffico una bretella stradale provvisoria per superare l’emergenza.
L’opera è stata presentata, presso la Prefettura di Palermo, in diretta video dall’area del viadotto Himera, dal Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, dal Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, dal Presidente di Anas Gianni Vittorio Armani e dal Commissario delegato per l’emergenza Himera, Marco Guardabassi.
Il nuovo collegamento provvisorio, realizzato da Anas in qualità di soggetto attuatore degli interventi urgenti di protezione civile, è lungo complessivamente 2 chilometri e comprende l’adeguamento della viabilità esistente, tra cui la Strada Provinciale 24, dallo svincolo di Scillato sino al viadotto, e la costruzione di una nuova rampa di accesso all’autostrada.
La bretella, spiega l’Anas, consentirà di ripristinare il collegamento tra Palermo e Catania lungo il percorso provvisorio più breve e con caratteristiche adeguate al traffico autostradale, quindi anche dei mezzi pesanti, senza limitazioni di sagoma e portata, riducendo a 10 minuti i maggiori tempi di percorrenza dell’itinerario autostradale, rispetto ai 45-50 minuti attuali del percorso alternativo.
I lavori sono stati avviati il 7 agosto scorso, per un importo globale di 5,7 milioni di euro. Il cronoprogramma, che prevedeva la realizzazione dell’opera in tre mesi, è stato rispettato.
Nei cantieri le due imprese (“Truscelli” per i lavori di adeguamento della Bretella e dello Svincolo) e (“Gecob” per i lavori di costruzione della rampa), hanno impiegato complessivamente 40 operai, 34 mezzi di cantiere (escavatori, trivelle, ruspe, gru, etc..), ed hanno utilizzato 2.400 mc di calcestruzzo, 5.300 mc di conglomerati bituminosi e circa 750 tonnellate di acciaio.
L’impresa Mazzei, attualmente impegnata nei lavori di demolizione e ricostruzione del viadotto Himera, fino ad oggi ha impiegato 20 operai, 18 mezzi di cantiere, 1.600 mc di calcestruzzo e 350 tonnellate di acciaio.
Subito dopo il movimento franoso dello scorso 10 aprile, è stato attivato un sistema di monitoraggio per controllare eventuali spostamenti degli impalcati e del fronte di frana.
Attualmente è in esercizio un sistema di monitoraggio integrato topografico e geotecnico, basato su una stazione totale robotizzata di alta precisione. Il controllo topografico è in corso di ulteriore implementazione con l’installazione di altre 2 stazioni totali robotizzate di alta precisione.
Infine sono in corso di affidamento un monitoraggio geomorfologico con interferometri radar terrestri, un’estensione del monitoraggio geotecnico che prevede ulteriori 22 perforazioni sui versanti e una piattaforma informatica Web per la lettura delle strumentazioni (Stazioni robotizzate, Interferometri Radar Terrestri, Inclinometri e Piezometri) e verifica in tempo reale delle mappe interattive, con posizione delle strumentazione e mappe di spostamento.
Il sistema di monitoraggio integrato servirà al controllo della bretella provvisoria e dei versanti su questa prospicienti.
Il video con i dettagli del progetto e le interviste a tecnici e operai.
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Nel frattempo è partita il 10 ottobre scorso la demolizione delle sei campate del viadotto direzione Catania, danneggiate dalla frana. Leggi Qui i lavori che riguardano il nuovo tratto del viadotto Himera