La segretaria della Cisl chiede alla Prefettura di farsi promotrice di un lavoro congiunto degli interventi ispettivi.
Dopo l’ultima operazione delle Fiamme Gialle etnee contro il lavoro nero e le evasioni previdenziali in provincia di Catania anche la Cisl commenta.
«Plaudiamo all’azione della Guardia di finanza di Catania indirizzata a contrastare il fenomeno del lavoro sommerso, dell’evasione contributiva, previdenziale e assistenziale. È auspicabile che si istituisca, anche nel territorio etneo, sotto la guida dalla Prefettura, un coordinamento tra il personale ispettivo per mirare gli interventi e incrociare le relative banche dati, in modo da ottenere maggiore efficacia tanto nella repressione quanto nella prevenzione del fenomeno» dice Rosaria Rotolo, segretaria generale della Cisl di Catania.
«Purtroppo, quello del lavoro nero – afferma la Rotolo – è un fenomeno sociale che interessa oggi tutti i settori produttivi, dai servizi ai call center all’agricoltura. È un fenomeno dilagante che va fermato sia per rispetto dei lavoratori coinvolti sia delle aziende in regola che subiscono forme insostenibili di illegittima e sleale concorrenza».
«Per tale motivo, vogliamo chiedere assieme alle altre forze sociali che la Prefettura si faccia promotrice di un coordinamento tra le forze ispettive di ministero del Lavoro, Inps, Inail, Carabinieri, Guardia di Finanza, Direzioni Regionali e Territoriali del lavoro, e tra le loro banche dati per mirare gli interventi senza il rischio di dispersioni e maggiore efficacia negli interventi».