Come la scorsa settimana, il Municipio sarà visitabile dalle 9 alle 13. Alle 11 i visitatori potranno assistere al matinée sinfonico che si terrà nel Salone Bellini.
Anche domenica prossima Palazzo degli elefanti rimarrà aperto per accogliere cittadini e turisti.
Dalle 9 alle 13 si potrà liberamente entrare in Municipio dalla corte che ospita le carrozze del Senato e, salendo dallo scalone monumentale, accedere alle sale ricche di quadri e statue preziose.
Così come domenica scorsa, alle 11:00, nel Salone “Vincenzo Bellini” si svolgerà un matinée sinfonico. Protagonista del concerto sarà l’Orchestra d’archi Catanese, di otto elementi, diretta dal maestro Fabio Raciti e che si esibirà con il soprano Emanuela Di Gregorio e il baritono Salvo Todaro. Saranno eseguite musiche di Antonio Vivaldi (Concerto grosso in la minore per violino e archi), Wolfgang Amadeus Mozart (Piccola serenata notturna), Johann Sebastian Bach (Suite in re maggiore), Vincenzo Bellini (sinfonia di Norma, Ah non credea mirarti da La sonnambula) Giacomo Puccini (Oh mio babbino caro), Johann Strauss (diversi Valzer), Johann Pachelbel (Canone per archi in re maggiore), Pietro Mascagni (intermezzo da “Cavalleria rusticana”). Il concerto sarà inoltre aperto dall’Inno d’Italia di Goffredo Mameli e si concluderà con il popolare inno a Sant’Agata di Corsaro-Licciardello.
“Siamo stati felici – ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco – della grande partecipazione al primo dei tre appuntamenti di gennaio e siamo certi che anche il prossimo attirerà numerosi visitatori. Ripeto sempre che il Palazzo degli elefanti contiene un gran numero di opere d’arte di cui andare orgogliosi e viene tenuto come un autentico gioiello dal cerimoniere Luigi Maina. L’atmosfera che c’era nel Salone Bellini durante il concerto di domenica scorsa era davvero piacevolissima. Rinnovo dunque l’invito ai Catanesi che ancora non lo conoscono, soprattutto ai più giovani, affinché vengano ad ammirare la sede del nostro Comune”.
L’apertura periodica di Palazzo degli elefanti a cittadini e turisti è stata voluta dal sindaco Bianco per far conoscere ai Catanesi la propria casa e lo scorso anno l’iniziativa ha portato numerosissimi visitatori, in particolare in agosto, in occasione della festa estiva di Sant’Agata, quando si registrò un afflusso stimato intorno alle novemila persone.
L’edificio è nato dopo il disastroso sisma del 1693 che rase al suolo la città. L’architetto Giambattista Vaccarini, nel 1735, intervenne sul Municipio quando l’impianto già raggiungeva la prima elevazione e ne modificò il prospetto. Ha un atrio d’ingresso su ogni prospetto a sottolineare il suo carattere di edificio aperto al pubblico e di servizio alla collettività.
Il Palazzo inoltre ospita al suo interno un gran numero di opere d’arte: non soltanto quadri, in particolare le grandi tele di Giuseppe Sciuti, che lo fanno apparire come una piccola pinacoteca, ma anche gruppi statuari di grande pregio, a cominciare da quella “Sirena” di Emilio Greco recentemente donata alla città.
Nella Corte i visitatori potranno ammirare le carrozze del Senato: una fastosa berlina in legno dorato e dipinto della fine del XVIII secolo, e un’altra più semplice, entrambe tradizionalmente usate durante i festeggiamenti per la patrona Sant’Agata.
Una grande attrattiva è rappresentanta dala collezione di elefanti custodita nella stanza del sindaco, un salone dedicato a Vincenzo Bellini, il più grande del Palazzo, ricco di arazzi e grandiosi quadri, tappeti pregiati e altre opere d’arte. Il salone si affaccia sul balcone monumentale da dove il sindaco e le autorità seguono le celebrazioni del grande teatro barocco della piazza Duomo.