È questa la proposta di un gruppo di attivisti che chiedono anche al presidente Lungaro di attivare sconti e promozioni sui bus.
Un appello fatto alle famiglie che “non possono scaricarsi la coscienza”, delegando soltanto alle scuole la tutela della nostra terra e del suo ecosistema, e al presidente dell’Amt affinché attivi tutta una serie di strategie per avvicinare la cittadinanza all’uso del mezzo pubblico.
Con una lettera aperta, a firma di cinque gruppi attivi sul fronte della mobilità sostenibile, i volontari delle associazioni cercano di incidere su comportamenti culturali e strategici di cittadini e istituzioni.
Di seguito l’appello completo
Si parla molto di educazione ambientale, si dice che questa debba essere impartita nelle scuole e, dunque, si delega alle istituzioni il difficile compito di spiegare ai ragazzi come agire per tutelare la terra ed il suo fragilissimo ecosistema.
Le famiglie non possono però così “scaricarsi” la coscienza anche perché, si sa, i giovani hanno bisogno sopratutto di esempi e dunque spesso risulta grottesco qualsiasi discorso teorico non accompagnato dalla messa in atto delle buone pratiche da parte degli adulti.
Si avvicina il Natale e sotto l’albero i genitori metteranno oggetti di vario tipo. Noi, cicloattivisti e volontari della mobilità sostenibile vorremmo dare, anche noi, i nostri ” consigli” per gli acquisti.
Ci piacerebbe che, per questo Natale, quei ragazzi che da noi stanno ricevendo in eredità una terra piena di discariche e un’atmosfera piena di smog e di inquinamento, ricevano un oggetto che sia al tempo stesso simbolico di una speranza di rinascita ecologica e dall’altro un oggetto utile.
E siccome ci occupiamo di mobilità sostenibile a Catania abbiamo pensato che sotto l’albero si puó mettere (…a parte una bella bicicletta!) un abbonamento Amt.
Abbiamo controllato il sito dell’Amt ed abbiamo notato che per gli studenti ci sono prezzi davvero convenienti soprattutto se spalmati sull’abbonamento effettuato per i dodici mesi.
La cattiva pratica di usare l’automobile in città risulta odiosa per tutti ma diventa intollerabile quando a metterla in atto sono i giovani che, anche per percorrere i pochi chilometri che separa la loro casa dall’Università, sono costretti anche a fare i conti con i parcheggiatori abusivi che pullulano davanti alle facoltà (vedi Monastero dei Benedettini o facoltà di Giurisprudenza).
Incentivare l’uso dei mezzi pubblici da parte delle famiglie significherebbe, oltre che dimostrare con i fatti e con gesti concreti di voler agire in tutela dell’ambiente, anche dare un messaggio modernità che può aiutare i giovani ad avvicinarsi all’Europa, alla quale probabilmente stanno già guardando per avere una speranza di lavoro e di futuro.
Una Europa che poi, se davvero tutti ci impegnassimo, potrebbe avvicinarsi sempre di più e trovare cittadinanza anche nella nostra città retrograda e senza speranza fino a che non si inizia con cambiamenti, anche apparentemente insignificanti, come un abbonamento Amt sotto l’Albero di Natale.
Se poi il dott. Lungaro, presidente dell’ Amt, volesse cogliere l’occasione delle festività che, si sa, sono un periodo di sconti e promozioni per adottare una politica di marketing che avvicini tutti i catanesi (e dunque non solo i giovani) al mezzo pubblico, potrebbe essere questa la occasione buona perché si rompa finalmente questo muro di diffidenza (a volte in verità ingiustificata) che impedisce il pieno utilizzo del mezzo pubblico in città.
Perché, se da un lato comprendiamo che ci sono ragioni di bilancio che deve quadrare, dall’altro però rimane in capo di chi gestisce l’azienda non solo una responsabilità contabile ma anche una responsabilità connessa alla stessa connotazione del servizio erogato come “pubblico” che rimanda a concetti quali, per l’ appunto, la tutela dell’ambiente, della qualità dell’aria, della salute della collettività.
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