La protesta è partita alle sette di questa mattina. I lavoratori stagionali si dicono delusi dall’esito delle riunioni con i vertici dell’Ente e chiedono di essere riassunti.
Dalle sette di stamattina i precari del Teatro Massimo sono saliti sul tetto dell’Ente. I lavoratori stagionali chiedono da mesi ormai di essere riassunti.
Hanno atteso l’approvazione della finanziaria, ma nonostante i fondi stanziati per il Teatro Massimo siano stati confermati, per le maestranze non è arrivato alcun contratto.
Nonostante le rassicurazioni iniziali però, le riunioni con i vertici dell’Ente non hanno portato a niente: “Ormai non abbiamo più fiducia in nessuno – dichiara a Catania Pubblica Rosario Condorelli, uno dei lavoratori – ogni giorno escono dal cilindro una nuova scusa per non assumerci. Resteremo sul tetto finché non ci ascolteranno”.
“Siamo stanchi di aspettare e ancora aspettare una soluzione che non arriva. Dov’è il sindaco Enzo Bianco quando si tratta di difendere non solo i lavoratori e le loro famiglie, ma anche un patrimonio culturale e artistico di immenso valore qual è il teatro Massimo Bellini?”. È il duro intervento di Antonio Santonocito, il segretario regionale Snalv ConfSal – Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori e Vertenze – nei confronti del primo cittadino etneo a proposito della vicenda dei lavoratori che insieme ai musicisti permettono lo svolgimento degli spettacoli del teatro.