“Siamo convinti che la distribuzione dell’arte dovrebbe seguire delle logiche diverse da quelle speculative del mercato, soprattutto in un momento storico in cui arte e cultura hanno smesso di essere considerate beni comuni su cui poter investire in termini sociali. Per questo motivo, sosteniamo un’arte che possa diffondersi negli spazi esistenti, che possa creare nuovi spazi di fruizione, che sviluppi la logica del pubblico dominio e dei diritti creativi condivisi”, così nel manifesto programmatico del progetto, che circola su Facebook da qualche mese.
Akm0 nasce dall’idea di una rete catanese nata tra associazioni culturali, di promozione sociale e centri di cultura e arte che sarà inaugurato domani sera alle 21 presso Zeronove in via Opificio 12. Ne fanno parte l’Arci Catania e i suoi circoli, Zeronove, Lomax, Ballatoio, Libreria Sociale Mangiacarte, Officina Rebelde e Libreria Vicolo Stretto. Al collettivo hanno già aderito più di una ventina tra musicisti, videomaker, scrittori e teatranti che sposano appieno l’idea che qualsiasi produzione culturale acquista il suo valore attraverso il contatto col pubblico, un contatto che va allargato per ragioni politiche anche a chi come pubblico non può permettersi il costo di un biglietto fuori dalla propria portata o come autore non riesce a varcare per visibilità i confini del proprio sito web.
“La proposta è semplice” dice Mauro Maugeri dell’Arci Catania, “garantiamo agli artisti un rimborso spese adeguato allo spostamento per raggiungere lo spazio dell’esibizione, non c’è cache fisso non c’é un biglietto d’ingresso ma solo una libera sottoscrizione da compartire a fine serata: insomma li invitiamo a condividere con le associazioni le potenzialità ed i rischi di un evento no-budget”. “A tutti quelli che dicono che non retribuendoli si svaluta il Lavoro degli artisti, rispondiamo che il nostro progetto è diverso” aggiunge Mirko Maccaronello della Lomax, “noi siamo tutti volontari e crediamo che l’arte vada diffusa come un qualsiasi servizio sociale alla comunità. La Lomax rischia di chiudere la sua sede storica perché è diventato insostenibile economicamente a causa degli eccessivi costi di gestione. Fondare AKm0 per noi è dire che non ci arrendiamo”. Nell’espressione ‘Arte a Km 0’ si nasconde un altro degli ingredienti del progetto: gli artisti chiamati ad aderire saranno tutti siciliani, il loro spostamento quindi non sarà gravoso per le casse delle associazioni e, quando si tratterà di artisti extra-isolani, la piccola rete organizzata potrà sostenere le spese di viaggio condividendole. “Come Akm0 siamo alla costante ricerca di nuovi modi di fruire l’arte, creare percorsi ed eventi itineranti e collaborativi” sostiene Valeria Grasso per la Mangiacarte, “Pensiamo che Akm0 sia il contenitore giusto sia come piattaforma in cui scambiare idee ed esperienze” continua Davide De Rose per Zeronove, “sia come occasione per condividere gli oneri connessi con la distribuzione delle opere”.
Inoltre unire le forze permetterà agli spazi di Akm0 di mettere insieme anche i propri fruitori abituali, nella logica di una propagazione più ampia delle proposte culturali: “È un modo per aprirsi ad un pubblico inusuale e variegato e per lanciarsi nell’avventura civile della creazione dal basso” sottolinea Costanza Paternò del Ballatoio, “useremo tutti gli strumenti concessi a ‘noi poveri mortali’ nella convinzione che non ci sia più un deus ex machina pubblico capace di rialzare le sorti economico/culturali del posto in cui viviamo.” Domani Akm0 sarà inaugurato con un’apertura pomeridiana congiunta di Ballatoio, Officina Rebelde, Mangiacarte e Circolo Arci Gammazita e la proiezione in contemporanea di cortometraggi d’autore. In serata alla Zeronove ci sarà la presentazione del progetto e poi musica dal vivo e DJ Set in Creative Commons.