L’Amministrazione sta inoltre lavorando a una delibera che permetterà di accogliere oltre cento iscrizioni relative a fasce di reddito basse. Le operatrici però fanno sapere che l’occupazione e lo sciopero della fame intrapreso da due di loro continueranno finché non saranno erogati gli stipendi.
L’assessore al Welfare Fiorentino Trojano informa con una nota che “per l’Inps il Durc della cooperativa capofila è negativo. Ciò conferma – continua l’assessore – la correttezza dell’operato del Comune che potrà adesso, con grande senso di responsabilità, pagare direttamente i lavoratori degli asili nido sostituendosi all’Ati, così come previsto dalla legge”. Trojano ha inoltre voluto sottolineare come il pronunciamento dell’Inps “faccia finalmente chiarezza su una vicenda che in tanti avevano ingarbugliato, a volte con il solo fine di fare inutile propaganda”. L’assessore al Bilancio, Giuseppe Girlando, ha spiegato che il Comune “conclusa la prescritta procedura, sarà pronto ad operare il pagamento ai lavoratori in via sostitutiva”. “Ho letto sulla stampa – ha aggiunto Girlando – fantasiose ricostruzioni in cui si affermava che il Comune, non avendo disponibilità finanziaria, pagherebbe con notevole ritardo le cooperative sociali che svolgono la loro attività negli asili nido. Forse era così in passato. Oggi l’arretrato è in linea con i tempi normalmente previsti. In dicembre è stata pagata la fattura emessa in ottobre dalla cooperativa. Se non ci fosse stato il Durc negativo presentato dalla cooperativa avremmo potuto già procedere agli ulteriori pagamenti. Il problema mi sembra risieda nelle difficoltà finanziarie della cooperativa capofila che non sono in alcun modo addebitabili all’Amministrazione Comunale”.
Intanto l’assessore Trojano ha confermato che l’Amministrazione sta lavorando a una delibera che permetterà di accogliere oltre cento domande per gli asili nido relative a fasce di reddito basse. “Lo avevamo già annunciato – ha ricordato Trojano – la scorsa settimana, ma evidentemente riportare questa notizia non fa il gioco di chi, per beghe politiche, cerca di destare allarme per poi chiedere a gran voce qualcosa che in realtà è già stato deciso e approfittarne per cantare vittoria. Deve però essere chiaro che si tratta di un gioco al massacro: ieri a protestare in piazza Duomo c’erano sette persone, mezza per ogni asilo nido, eppure certi mezzi d’informazione l’hanno presentata come una rivolta di tutti i lavoratori sostenuta da partiti politici anche della maggioranza e sindacati. Quasi tutte le educatrici, invece, hanno sostenuto le proprie rivendicazioni dialogando con l’Amministrazione, che ha fissato anche un incontro con i sindacati”.
Le operatrici di cooperativa specificano che ieri in Piazza Duomo erano soltanto in sette perché le altre colleghe prestavano servizio presso gli asili, ma che la richiesta di certezze per il proprio posto di lavoro arriva da tutte e 97 le lavoratrici.
“L’occupazione – ci dice Giusy Mavilla, parlando a nome di tutte le colleghe- andrà avanti finché gli stipendi non saranno effettivamente erogati e non avremo risposte sul nostro futuro. Anche con l’inserimento di altri cento bambini arriveremmo a 369 iscritti, che non bastano per salvare il nostro posto di lavoro. Ci dispiace che l’assessore parli di giochi politici – conclude Mavilla – non facciamo giochi quando in ballo c’è il nostro futuro.”
Continua anche la protesta di Pina Catania e Patrizia Sapiente, le due operatrici dell’asilo di Viale Tirreno, che da lunedì hanno proclamato lo sciopero della fame.