50 scuole di ogni ordine e grado, 10.000 studenti, 250 artisti, 40 poeti, 30 associazioni, 40 fotografi, 200 musicisti, 10 gruppi etnici insieme per celebrare il Rito della Luce-Solstizio d’inverno che quest’anno Librino consegna alla città. Si tratta di un percorso di suggestioni e immagini; un percorso nella bellezza, intesa come momento essenziale di elevazione dalle semplici passioni umane. I suoni e i movimenti ispirati all’energia della luce accompagneranno il visitatore e lo renderanno partecipe del Rito, guidandolo in una ricerca sonora e percettiva di bellezza con spirito volto “all’ascolto”. Il Rito sarà accolto al liceo Boggio Lera, in via Vittorio Emanuele 346, da domani al 22 dicembre prossimo dalle 18:30 alle 22:00. La storica struttura scolastica diventa così un “tempio della cultura e della conoscenza” pronto ad ospitare ogni linguaggio d’arte. “Gli artisti che, accogliendo l’invito della Fiumara d’Arte, ne hanno condiviso il pensiero, hanno deciso di prendere parte al Rito della Luce con danze, canti celebrativi e sonorità universali, prestando la loro opera a titolo gratuito – spiega Antonio Presti, presidente della Fondazione Fiumara d’Arte – all’evento aderiscono alcune tra le più importati realtà artistiche siciliane, che hanno sentito forte l’esigenza di preservare e consegnare alle nuove generazioni la “conoscenza”. Nel solstizio d’inverno, giorno in cui la luce raggiunge lo Zenit ai Tropici e nel nostro emisfero, quello boreale, si registra la giornata più corta dell’anno. Ma il giorno seguente la luce trionfa sul buio e dalla fine si torna al principio: la luce è, quindi, simbolo di ri-nascita circolare, un’occasione unica per ribadire che bisogna guardare sempre oltre e andare verso una nuova vita. Il Rito della Luce-Solstizio d’inverno lo scorso anno ha avuto la sua genesi nel cuore di Librino, un quartiere periferico della città dove la Fondazione Antonio Presti – Fiumara d’Arte, da oltre quindici anni dedica il proprio impegno sociale e culturale. “I giovani di Librino hanno compreso così che la conoscenza è il valore più potente della nostra società contemporanea, un valore che si alimenta, valorizza, cresce e si amplifica nella “condivisione. È proprio nella consegna della conoscenza l’anima del Rito” spiega il presidente della Fondazione. Quest’anno poi saranno presenti anche i minori immigrati, arrivati in Sicilia durante gli ultimi sbarchi. La Stanza del Faro Bianco realizzata da Angelo Cigolindo esprimerà un concetto altamente simbolico proprio in virtù della presenza dei ragazzi egiziani accolti dall’I.P.A.B. Oasi Cristo Re, Comunità alloggio per minori. Cigolindo ha realizzato un’installazione artistica dove tante barche bianche si congiungono a un faro, unico e universale approdo. Un intervento arricchito dalla presenza dei ragazzi ciechi dell’Istituto Ardizzone Gioeni e dagli audiolesi che con il linguaggio dei segni “dialogheranno” con i presenti. Anche l’attrice e regista Emanuela Pistone sta lavorando con ragazzi immigrati. L’associazione Isola Quassùd. “Life is beautiful” è infatti una performance, frutto di una creazione collettiva realizzata da 14 giovani studenti Italiani e stranieri dell’Università di Catania, da artisti e collaboratori di Isola Quassùd e da profughi provenienti dai recenti sbarchi a Lampedusa. Durante le quattro notti del Rito i ragazzi leggeranno i loro versi più belli, quelli che loro stessi hanno composto in dialetto, in lingua italiana o in lingua straniera, insieme a quelli dei grandi poeti, locali e nazionali, intermediari di questa universale offerta della parola. “Abbiamo voluto coinvolgere i giovani in un percorso di crescita etica e civile attraverso il linguaggio della Poesia, unica parola pura che nel mondo contemporaneo si è sottratta alla mercificazione e alla speculazione. – prosegue Presti – Sono convinto che solo con la poesia oggi si riescono a contattare particolari stati emozionali”. “Mai come in questo momento credo che il mondo abbia bisogno di una luce ri-generatrice. La luce è vita, cultura, futuro” dice Antonio Presti. La scuola diventa così “tempio della conoscenza”, luogo dove ogni forma di arte può convivere per rendere omaggio alla Bellezza. Poesia, musica, danza, recitazione arricchiranno gli antichi spazi della scuola Boggio Lera resi preziosi dai mandala realizzati dalle oltre cinquanta scuole di Catania e provincia e da vari artisti che utilizzeranno materiali poveri, bianco su bianco, come pietre, riso, farina, sale. I mandala, elemento decorativo forte ed evocativo del Rito, sono disegni simbolici universali, strumenti sacri che ci aiutano a riconoscere la scintilla divina presente in ognuno di noi. Chilometri di tulle candido segneranno il percorso lungo i tetti della struttura scolastica anch’essi adornati grazie all’estro creativo e alla fantasia di migliaia di ragazzi. Ventimila candele creeranno un suggestivo itinerario che si snoderà lungo aule e corridoi, quasi a simboleggiare il cammino della vita. Pubblico, artisti e studenti sono invitati a vestirsi di bianco, colore che simboleggia la luce, la luminosità e la purezza. Al pubblico è richiesto di condividere con l’ascolto il silenzio di quel cuore, valore universale: solo così diventerà esso stesso opera, e quindi protagonista. Solo il sostegno del pubblico può garantire infatti la continuità al Rito, grazie anche a un contributo libero, che sarà gestito dalla scuola ospite, a sostegno delle spese dell’organizzazione dell’evento. “Mi sento un comune primo cittadino, afferma il sindaco Enzo Bianco, con la voglia di vivere la mia Catania condividendola con poeti, musicisti, artisti, danzatori, per celebrare tutti insieme un rito di rinascita, il Rito della Luce, appunto. Mi commuove, poi, che tutto questo nasca in una scuola, un istituto dalla prestigiosa tradizione come il Boggio Lera. E queste quattro notti illuminate da ventimila candele mi fanno pensare al contributo alla conoscenza che ciascuno di noi può dare con la propria piccola luce.