Fistel Cisl: disponibilità del Ministero a riaprire tavolo di confronto tra sindacati e aziende del settore.
Dall’incontro di ieri al Ministero dello Sviluppo Economico emerge la disponibilità del governo a riaprire un tavolo di confronto tra sindacati e aziende del settore dei call center, scrive in una nota il segretario generale Fistel-Cisl Antonio D’Amico.
“Il settore, si legge nella nota, è investito da una profonda crisi occupazionale che, in assenza di interventi celeri ed efficaci, rischia di innescare nei prossimi mesi un vero e proprio dramma sociale. Il governo si è impegnato a convocare le aziende per ricercare soluzioni condivise al problema delle delocalizzazioni dei servizi di assistenza alla clientela e richiamare all’applicazione dell’articolo 24 bis del DL 83/2012 (che riguarda le “Misure a sostegno della tutela dei dati personali, della sicurezza nazionale, della concorrenza e dell’occupazione nelle attività svolte da call center” ndr) anche con un incremento dell’azione ispettiva”.
Per quanto riguarda invece il mancato rispetto delle clausole sociali nei cambi di appalto, soprattutto da parte di committenti a partecipazione pubblica, non è giunto ancora nessun segnale forte da parte degli esponenti delle istituzioni, dice ancora il segretario Fistel Cisl. Infatti il governo, spiega, rimanda la trattazione di tale problematica ai tavoli di singole vertenze o a dispositivi da inserire nel contratto nazionale da rinnovare.
In merito, invece, alla decisione di privare il settore degli ammortizzatori sociali ordinari non si profila ancora una soluzione a lungo termine in quanto sono state fornite rassicurazioni sulla copertura economica per ammortizzatori solo per il 2016.
È previsto un prossimo incontro al Mise per il 18 aprile.