Stagione 2018 Bellini Catania. La stagione include, come di consueto, cinque opere liriche (tutte con la doppia perfomance dell’Orchestra e il Coro del Teatro Massimo Bellini) e due balletti.
Dal 16 al 24 gennaio. Ad inaugurare sarà La rondine, melodramma di complessa modernità che segna una tappa di passaggio nella piena maturità di Giacomo Puccini, qui impegnato con il libretto di Giuseppe Adami. Riprendendo un’antica prassi del teatro d’opera, il celebre direttore d’orchestra Gianluigi Gelmetti firmerà anche la regia del nuovo allestimento, che può contare su un cast importante: Patrizia Ciofi (Magda), Arturo Chacon-Cruz (Ruggero), Angela Nisi (Lisette), Andrea Giovannini (Prunier). Sul podio, Gelmetti si alternerà con Leonardo Catalanotto.
Dal 16 al 24 marzo. Affine alla vicenda della Rondine, ma dai risvolti assai più tragici, è la storia d’amore e morte che da oltre un secolo e mezzo conquista e commuove il pubblico di tutto il mondo: è La Traviata, quintessenza del melodramma romantico verdiano, su libretto di Francesco Maria Piave, basato a sua volta su La signora delle camelie di Alexandre Dumas figlio. Interpreti principali: Daniela Schillaci (Violetta Valery), Javier Palacios (Alfredo Germont), Piero Terranova (Giorgio Germont). L’allestimento del Teatro Massimo di Palermo porta la regia di Mario Pontiggia; dirige Jordi Bernacer.
Dal 22 al 30 maggio. Amore, poesia e rivoluzione sono gli infallibili ingredienti di Andrea Chénier, opera lirica in quattro atti di Umberto Giordano, titolo emblematico della “giovane scuola”, costruito sul libretto di Luigi Illica. La regia del nuovo allestimento è affidata all’energica creatività di Vincenzo Pirrotta. Direttore Miquel Ortega; protagonisti vocali: Enrique Ferrer (Andrea Chenier), Amarilli Nizza (Maddalena di Coigny), Alberto Gazale (Carlo Gerard).
Dal 23 settembre al 2 ottobre. Fiore all’occhiello dell’ente è il Teatro Bellini Festival, che l’ente lirico catanese intende lanciare in ambito nazionale e internazionale. In questa visione s’inserisce la scelta di Adelson e Salvini, dramma per musica in tre atti che fu anche l’opera prima e l’unica semiseria dell’autore di Norma, il quale mise in musica un testo adattato da un libretto di Andrea Leone Tottola. Lo spettacolo, realizzato in coproduzione con la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, vede sul podio Fabrizio Maria Carminati, la regia è di Roberto Recchia. Nella distribuzione dei ruoli, il mezzosoprano Josè Lo Monaco è Nelly, la promessa sposa, il tenore David Alegret interpreta Salvini, il pittore italiano, il baritono Carmelo Caruso è Lord Adelson e il basso Clemente Antonio Daliottiè il napoletano Bonifacio.
Dal 9 al 18 dicembre. Gianni Bella per le musiche, Mogol per i testi: sono l’accoppiata vincente di una novità assoluta e particolarmente attesa, Storia di una capinera, partitura di teatro musicale in due atti che il compositore catanese ha appunto musicato su libretto di Giuseppe Fulcheri e Mogol, tratto dal romanzo verista di Giovanni Verga, oggetto di trasposizioni cinematografiche già ai tempi del muto.
Dal 20 al 25 febbraio. Il primo appuntamento con la danza è con Rossini Ouvertures, le più belle scritte dall’autore di Guglielmo Tell, La gazza ladra, Il barbiere di Sicilia. In scena lo Spellbound Dance Ballet, con la coreografia e la regia di Mauro Astolfi. L’Orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania sarà diretta da Antonino Manuli. Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con il Comune di Pesaro, patria dell’indiscusso “Giove della musica”.
Dal 12 al 18 ottobre. Un classico tra i classici, vertice della scuola coreografica russa tardo romantica, è La bella addormentata, balletto in un prologo e tre atti su musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij, basato sull’omonima fiaba di Charles Perrault. Corpo di ballo della Fondazione Teatro Massimo di Palermo e Orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania.