Centro storico: ordinanza antibivacco e contro il consumo di alcol per strada
Con il provvidemento numero 89 il primo cittadino etneo intende tutelare il decoro del centro storico.
È stata emanata lo scorso 4 luglio l’ordinanza del Sindaco Salvo Pogliese che sta dividendo l’opinione pubblica.
Nel provvedimento il numero 89 (protocollo generale num. 253784), il primo cittadino di Catania ha emesso tre divieti: il bivacco nelle vie del centro storico, il divieto di consumare bevande alcoliche al di fuori delle aree di pertinenza dei locali pubblici regolarmente autorizzati, il divieto di detenere e utilizzare strumenti idonei all’imbrattamento di immobili e arredi urbani.
Chiunque trasgredisca l’ordinanza, qualora il fatto non costituisca altro illecito, sarà punito con una sanzione pecuniaria da 50 a 300 euro.
L’ordinanza scaturisce da un’indagine della Polizia Municipale di Catania, dalla quale è emerso che il fenomeno del deturpamento degli edifici, sia pubblici che privati, è in costante aumento. Ancor prima il Sindaco ha osservato, nelle premesse dell’ordinanza che il capoluogo etneo ha avuto negli ultimi anni un aumento del flusso di turisti e che questi sono attirati verso il centro storico, dove vi sono monumenti, che vanno dai palazzi e Chiese dell’architettura barocca, per altro considerati patrimonio dell’UNESCO. Nel centro storico inoltre vi sono i mercati caratteristici e le varie proposte degli esercenti locali di innumerevoli percorsi egogastronomici.
Il primo punto dell’ordinanza è quello del divieto di bivacco all’interno del centro storico. Secondo l’amministrazione comunale, il bivacco crea problemi di igiene pubblica, generato dal comportamento stesso dei clochard, che espletano all’aperto i loro bisogni fisiologici, consumano alcol e con i loro assembramenti disturbano la quiete pubblica e determinano una sensazione di degrado del decoro urbano.
Sul tema la città e spaccata e lunedì 9 luglio è stata organizzata una manifestazione di protesta.