finanzieri – Catania Pubblica web-tv https://www.cataniapubblica.tv Informazioni, notizie e Tg Catania. Testata giornalistica indipendente Wed, 29 Apr 2020 12:07:55 +0000 en-US hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.7.3 Belpasso: in un casolare trovata “Maria” per un milione di euro https://www.cataniapubblica.tv/belpasso-un-casolare-trovata-maria-per-un-milione-di-euro/ https://www.cataniapubblica.tv/belpasso-un-casolare-trovata-maria-per-un-milione-di-euro/#respond Tue, 06 Nov 2018 21:44:56 +0000 http://cataniapubblica.tv/?p=58738 Arrestati due soggetti che occultavano un carico di oltre 140 kg della sostanza stupefacente.

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Arrestati due soggetti che occultavano un carico di oltre 140 kg della sostanza stupefacente.

I Finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno tratto in arresto due soggetti che, all’interno di un’abitazione e di un autocarro, occultavano un carico di oltre 140 kg di marijuana.

Un vero e proprio sito di stoccaggio di sostanze stupefacenti è stato scoperto in contrada Segreta del comune di Belpasso, dai militari del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Catania, in seguito a una mirata attività di intelligence economico-finanziaria e di servizi di osservazione e controllo del territorio, hanno individuato.

Nel corso dell’attività di appostamento, i Finanzieri hanno visto uscire da un casolare un autocarro il cui conducente, poi identificato in un cittadino albanese T.P. (classe 1987), vedendo i militari cinturare il sito da perquisire e intimargli l’alt, è scappato a bordo del mezzo, a sostenuta velocità. I militari lo hanno dunque inseguito fino a che, percorso un tratto di strada cittadino, è andato a finire contro un muro. Il conducente, dopo l’impatto, ha provato a fuggire nei campi vicini ma, attivate immediatamente le ricerche, con il coordinamento della Sala Operativa del Comando Provinciale di Catania, è stato rintracciato ed arrestato dalle Fiamme Gialle in località Piano Tavola del comune di Belpasso (CT).

Nell’autocarro sono stati rinvenuti e sequestrati 6 involucri di cellophane trasparente contenenti della sostanza vegetale di colore marrone che, sottoposta ad analisi speditive, è risultata essere marijuana del peso complessivo di circa 23 kg.

Contestualmente a tale inseguimento, un’altra aliquota di Finanzieri ha eseguito la perquisizione del casolare, risultato nella disponibilità di S.A.R., un catanese (classe 1965), trovando, all’interno di un locale adibito a palmento, altri 30 involucri di cellophane trasparente contenenti marijuana del peso complessivo di circa 119 Kg. Inoltre, nell’abitazione dell’uomo è stato rinvenuto tutto il necessario per il confezionamento della sostanza stupefacente (rotoli di cellophane, bilancia di precisione, macchinario per la sigillatura sottovuoto) nonché un fucile ad aria compressa con cannocchiale.

La marijuana complessivamente sequestrata, presumibilmente destinata al mercato etneo, avrebbe fruttato, nella vendita al dettaglio, oltre 1 milione di euro.

Informata la Procura della Repubblica di Catania, i due arrestati sono stati tradotti presso la casa circondariale di Piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Casello San Gregorio: trasportavano hashish a bordo di mezzo della croce Gialla https://www.cataniapubblica.tv/casello-san-gregorio-trasportavano-hashish-a-bordo-della-croce-gialla/ https://www.cataniapubblica.tv/casello-san-gregorio-trasportavano-hashish-a-bordo-della-croce-gialla/#respond Thu, 30 Aug 2018 10:07:14 +0000 http://cataniapubblica.tv/?p=57552 I corrieri, due conviventi calabresi sono stati trasportati. La merce avrebbe fruttato circa 100.000 euro.

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I corrieri, due conviventi calabresi sono stati trasportati. La merce avrebbe fruttato circa 100.000 euro.

Trasportavano dieci panetti di hashish, per un peso complessivo di circa 10 chilogrammi e un valore stimato di  circa 100.000 euro, all’interno di un cartone bianco, riposto nel bagagliaio di un’automedica della “Croce Gialla” di Marina di Gioiosa Ionica (RC). 

Si tratta di due conviventi, residenti nella cittadina calabra, che ieri sono stati bloccati dai finanzieri nel corso di un servizio di contrasto ai traffici illeciti, realizzato lungo le rotabili e nei punti di maggiore afflusso di persone nel capoluogo etneo. Ieri, infatti, i militari del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Catania, con l’ausilio dell’aliquota Anti Terrorismo Pronto Impiego del Gruppo di Catania, all’uscita del casello autostradale di San Gregorio di Catania, hanno sottoposto a controllo Salvatore IERACI (classe 1979) e Mariagrazia  AMBROGIO (classe 1984). I due soggetti, alla guida di un’auto medica con a bordo anche materiale sanitario, sin dalle prime domande di rito hanno manifestato chiari segni di nervosismo. Sono  stati quindi condotti presso gli uffici del Nucleo di Polizia di Catania, dove è stata eseguita la perquisizione personale e del veicolo.  

I militari hanno quindi trovato, confezionati singolarmente con cellophane, i dieci panetti risultati essere, dopo un’analisi specifica, hashish.

La sostanza stupefacente sequestrata, destinata presumibilmente al mercato etneo, avrebbe fruttato, nella vendita al dettaglio, circa 100.000 euro.

Informata la Procura della Repubblica di Catania, la coppia è stata tratta in arresto e tradotta presso la casa circondariale di Piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Droga: sequestrata cocaina per 200mila euro https://www.cataniapubblica.tv/droga-sequestrata-cocaina-per-200mila-euro/ https://www.cataniapubblica.tv/droga-sequestrata-cocaina-per-200mila-euro/#respond Tue, 25 Jul 2017 07:45:17 +0000 http://cataniapubblica.tv/?p=46839 I finanzieri hanno arrestato un corriere romano al casello di San Gregorio.

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I finanzieri hanno arrestato un corriere romano al casello di San Gregorio.

Fermato nel corso di un servizio di controllo per contrastare il traffico di stupefacenti, l’uomo sin dalle prime domande di rito poste dai finanzieri, ha palesato chiari segni di nervosismo.

È così che proseguendo con l’attività ispettiva i militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Catania hanno trovato, occultata all’interno della autovettura dell’uomo, due involucri confezionati con cellophane e nastro da imballaggio di colore nero, contenenti verosimilmente sostanza stupefacente del tipo cocaina.

I fatti sono avvenuti nel tardo pomeriggio del 19 luglio scorso, quando L. Z. (classe 1960), originario della provincia di Roma , è stato fermato presso il casello autostradale di San Gregorio.

L’uomo trasportava oltre 2 kg di quella che, dopo l’analisi qualitativa è stato confermato essere cocaina.

I finanzieri del Comando Provinciale di Catania, informata la Procura distrettuale della Repubblica, lo hanno quindi tratto in arresto e accompagnato presso la casa circondariale di Catania Piazza Lanza.

La cocaina sequestrata, verosimilmente destinata al mercato etneo, avrebbe fruttato, nella vendita al dettaglio, oltre 200.000 euro.

Il sequestro della sostanza stupefacente e l’arresto del corriere scaturiscono dall’intensificazione del controllo economico del territorio, disposta dalle Fiamme Gialle nelle aree particolarmente sensibili ai traffici illeciti, rotabili e specifici punti di accesso alla città.

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Acireale: evasione fiscale per 500mila euro https://www.cataniapubblica.tv/acireale-evasione-fiscale-per-500mila-euro/ https://www.cataniapubblica.tv/acireale-evasione-fiscale-per-500mila-euro/#respond Mon, 13 Mar 2017 09:57:16 +0000 http://cataniapubblica.tv/?p=42516 Le Fiamme Gialle hanno sequestrato preventivamente 2 appartamenti ad Aci Sant’Antonio, 2 polizze assicurative e 6 conti correnti.

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Le Fiamme Gialle hanno sequestrato preventivamente 2 appartamenti ad Aci Sant’Antonio, 2 polizze assicurative e 6 conti correnti.

Una società acese, attiva nel commercio di prodotti igienico-sanitari, avrebbe evaso 500 mila euro tra imposte dirette e Iva.

Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria etnea, i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania hanno quindi sottoposto a sequestro conti correnti e beni dell’amministratore dell’impresa.

Il provvedimento trae origine dalle indagini eseguite dalla Tenenza di Acireale, su delega della Procura della Repubblica di Catania, nel corso delle quali le Fiamme Gialle hanno accertato che l’impresa, mediante l’utilizzo di fatture che attestavano falsamente il sostenimento di costi per 1 milione di euro, era riuscita a ridurre in modo considerevole il proprio reddito e quindi la relativa tassazione.

I militari, attraverso l’analisi della documentazione sequestrata durante la perquisizione eseguita presso il magazzino e il punto vendita della società, hanno accertato che i servizi di trasporto attestati con tali documenti, in realtà, non erano mai avvenuti e che le fatture erano state emesse da un’impresa di servizi, sempre riconducibile allo stesso nucleo familiare della società verificata, al solo fine di consentire a quest’ultima l’evasione delle imposte.

La denuncia, per reati fiscali, di entrambi i rappresentanti legali delle società coinvolte nella frode, per effetto degli accertamenti patrimoniali eseguiti dalla stessa Tenenza di Acireale, ha portato all’emissione da parte del Giudice per le Indagini Preliminari del provvedimento di sequestro preventivo di 2 appartamenti ubicati in Aci Sant’Antonio, 2 polizze assicurative e 6 conti correnti, assicurando così all’Erario beni per un valore corrispondente all’imposta evasa.

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Droga: sequestrato carico da 70mila euro https://www.cataniapubblica.tv/droga-sequestrato-carico-da-70mila-euro/ https://www.cataniapubblica.tv/droga-sequestrato-carico-da-70mila-euro/#respond Fri, 17 Feb 2017 10:17:13 +0000 http://cataniapubblica.tv/?p=41945 Il corriere, originario di Torino, viaggiava con a bordo oltre un kilogrammo di cocaina.

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Il corriere, originario di Torino, viaggiava con a bordo oltre un kilogrammo di cocaina.

I finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno tratto in arresto un soggetto originario della provincia di Torino che trasportava oltre un kilogrammo di cocaina.

Nell’ambito dell’intensificazione del dispositivo di controllo economico del territorio a contrasto dei fenomeni illeciti, che interessano le rotabili e i punti di accesso alla città, nel tardo pomeriggio del 14 febbraio, i militari del Nucleo di Polizia Tributaria e del Gruppo di Catania, hanno sottoposto a controllo un’Opel Zafira che, con provenienza da Messina, transitava dal casello autostradale di San Gregorio.

I precedenti di polizia per stupefacenti a carico del conducente, Michele TOTARO

Michele Totaro

(classe 1965), e i chiari segni di nervosismo che manifestava nel mentre veniva ispezionata l’auto, hanno insospettito i finanzieri che, eseguita la perquisizione personale, hanno trovato addosso al soggetto un involucro, confezionato con cellophane e nastro da imballaggio, contenente la sostanza stupefacente poi risultata essere cocaina.

Informata la Procura distrettuale della Repubblica, TOTARO è stato tratto in arresto e accompagnato presso il carcere di Catania Piazza Lanza.

Il quantitativo e la qualità della droga sequestrata, verosimilmente destinata al mercato della provincia etnea, avrebbe fruttato, nella vendita al dettaglio, oltre 70.000 euro.

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Bancarotta Fraudolenta: sequestro per oltre 3 milioni di euro. https://www.cataniapubblica.tv/bancarotta-fraudolenta-sequestro-per-oltre-3-milioni-di-euro/ https://www.cataniapubblica.tv/bancarotta-fraudolenta-sequestro-per-oltre-3-milioni-di-euro/#respond Thu, 09 Jul 2015 07:52:47 +0000 http://www.cataniapubblica.tv/?p=32477 Quattro indagati, tre le società coinvolte debitrici di 6 milioni di euro all'Erario.

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Quattro indagati, tre le società coinvolte debitrici di 6 milioni di euro all’Erario.

È stato disposto dal G.I.P. del Tribunale etneo un provvedimento di sequestro preventivo di beni distratti dalle società fallite “D’Arrigo S.r.l.”, “Oxidal S.r.l.” e “4D Costruzioni S.r.l.”, il cui valore di stima supera i 3 milioni di euro.

Il provvedimento è stato eseguito dai finanzieri del Comando Provinciale di Catania, coordinati dal gruppo per i “reati contro la criminalità economica” della Procura della Repubblica.

Le tre società, tutte riconducibili alla famiglia D’Arrigo di Catania, già operanti nel settore della lavorazione industriale del vetro e dell’alluminio, sono state dichiarate fallite dal Tribunale negli anni 2013 e 2014, con posizioni debitorie complessive per circa 6,5 milioni di euro, di cui 6 nei confronti dell’Erario.

Proprio allo scopo di accertare eventuali responsabilità per bancarotta fraudolenta dei rappresentanti legali pro-tempore delle aziende, i magistrati etnei hanno delegato specifici approfondimenti al Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Catania.

L’attività investigativa avrebbe consentito di ricostruire un articolato sistema fraudolento volto all’ingente distrazione patrimoniale, che si è sviluppato in due distinte fasi.

Attraverso la prima di esse, gli amministratori avrebbero proceduto a svuotare le società indebitate dei beni aziendali e delle commesse simulandone la cessione, mediante la stipula di falsi contratti, a “società di comodo” intestate a prestanome, ma in realtà riconducibili agli stessi amministratori. Infatti, sulla scorta delle evidenze acquisite nell’ambito di perquisizioni delegate, tali beni – costituiti da macchinari industriali, linee di produzione, materie prime, arredi e automezzi, tutti strumentali all’esercizio dell’impresa – sono stati rinvenuti e sequestrati presso le sedi di due società (“Sicilia Progetti S.r.l.” e “Ditta individuale Crystal di Marchese Concetta”), appositamente costituite dagli indagati e intestate a ex dipendenti “teste di legno”.

Nella seconda fase, al fine di ostacolare eventuali indagini, rendendo difficoltosa sia l’acquisizione della documentazione societaria che l’individuazione del relativo patrimonio, avrebbero proceduto al trasferimento all’estero (in particolare a Londra) delle sedi delle tre società, in pendenza delle procedure fallimentari.

Gli indagati per bancarotta fraudolenta, patrimoniale e documentale sono:

Antonino Salvatore D’Arrigo (classe 1979), ex amministratore della “D’Arrigo S.r.l.” e amministratore di fatto di tutte le società coinvolte;
Rosaria Tiziana D’Arrigo (classe 1969), ex amministratore della “4D Costruzioni S.r.l.”;
Anna Maria Cannizzaro (classe 1949), ex amministratore della “Oxidal S.r.l.”;
Agrippino Cuvello (classe 1960), amministratore della “Sicilia Progetti S.r.l.”.

Le aziende sottoposte a sequestro continueranno ad operare attraverso la gestione di un amministratore giudiziario già nominato dal Tribunale di Catania.

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Lavoro nero: plauso della CGIL all’attività dei finanzieri. https://www.cataniapubblica.tv/lavoro-nero-plauso-della-cgil-allattivita-dei-finanzieri/ https://www.cataniapubblica.tv/lavoro-nero-plauso-della-cgil-allattivita-dei-finanzieri/#respond Tue, 17 Mar 2015 15:33:34 +0000 http://www.cataniapubblica.tv/?p=29119 Il sindacato ribadisce la necessità di "controlli continui e sistematici".

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Il sindacato ribadisce la necessità di “controlli continui e sistematici”.

“Importantissima” l’azione di controllo della Guardia di Finanza di Catania che ha portato a salate sanzioni e a segnalazioni per decine di casi di lavoro nero o grigio, alcuni anche eclatanti.

Così la CGIL di Catania ringrazia per il lavoro svolto dagli uomini delle Fiamme gialle.

“Il nostro plauso all’attività di controllo della Guardia di Finanza che porta in superficie una realtà che la Cgil di Catania e quella nazionale segnala da decenni; una realtà fatta di lavoro nero o di contratti mal applicati. Una realtà diffusa in città e provincia che richiede controlli continui e sistematici. Esistono molte, troppe aziende che drogano il mercato a svantaggio della concorrenza onesta, così come abbiamo da poco denunciato con il documentario “TerraNera”.

Altra cosa invece sarebbe adottare un piglio punitivo su errori formali o leggere inesattezze, che in questo momento storico scoraggerebbero i datori di lavoro.
Il vero obiettivo è la lotta alle scelte calcolate e sostanziali che rimandano ad un triste e a volte disumano sistema di lavoro nero”.

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Droga: cocaina tramite corriere espresso, arrestato catanese. https://www.cataniapubblica.tv/droga-cocaina-tramite-corriere-espresso-arrestato-catanese/ https://www.cataniapubblica.tv/droga-cocaina-tramite-corriere-espresso-arrestato-catanese/#respond Mon, 02 Mar 2015 09:30:55 +0000 http://www.cataniapubblica.tv/?p=28691 I finanzieri si travestono per consegnare il pacco, contenente circa 300 grammi di cocaina purissima per un valore di oltre 50.000 euro.

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I finanzieri si travestono per consegnare il pacco, contenente circa 300 grammi di cocaina purissima per un valore di oltre 50.000 euro.

Tramite un normale controllo sulle spedizioni postali, in arrivo allo scalo aeroportuale di Catania-Fontanarossa i finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno individuato un pacco sospetto che si è rivelato, poi, contenere 300 grammi di cocaina purissima.

La spedizione del pacco, spedito dal Venezuela, con transito in Inghilterra e con destinatario finale un catanese, era stata affidata a un noto corriere espresso. L’involucro recava l’indicazione abbigliamento e, in effetti, all’apertura del plico sono state rinvenute tre t-shirts. Tuttavia, l’esame dei capi ha consentito di verificare che erano completamente intrisi di cocaina.

La circostanza non ha sorpreso i finanzieri perchè si tratta di una modalità di occultamento adottata ormai da tempo dalle organizzazioni dedite al traffico internazionale di stupefacenti allo scopo di sfuggire ai controlli. Infatti, da un lato, tentano sempre più spesso di nascondere il trasporto illecito nell’anonimato delle grandi quantità di colli movimentati dagli spedizionieri internazionali, confezionando la merce in plichi insospettabili; dall’altro, proprio per evitare gli scanner (utili all’individuazione di doppi fondi) e le ispezioni sommarie dei pacchi, provvedono a impregnare di cocaina dei capi di abbigliamento in modo che la spedizione eventualmente intercettata appaia un normale acquisto via web.

I militari dunque, su autorizzazione della Autorità Giudiziaria, hanno poi provveduto a effettuare la consegna del pacco per arrestare il destinatario dello stupefacente. Così, travestiti da corrieri, si sono recati a Misterbianco, indirizzo di recapito del pacco.

Il ritiro della scatola da parte del soggetto, assieme a ulteriori riscontri acquisiti nel corso della perquisizione domiciliare effettuata, hanno consentito di accertare che l’effettivo destinatario dello stupefacente era A.P., di anni 28, il quale è stato tratto in arresto e condotto presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria etnea.

La sostanza stupefacente, dopo il processo di estrazione dalle magliette attraverso appositi reagenti chimici, è stata quantificata in circa 300 grammi per un valore di oltre 50.000 euro.

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Operazione Labirinto: sequestrate due sale Bingo. https://www.cataniapubblica.tv/operazione-labirinto-sequestrate-due-sale-bingo/ https://www.cataniapubblica.tv/operazione-labirinto-sequestrate-due-sale-bingo/#respond Thu, 29 Jan 2015 11:33:41 +0000 http://www.cataniapubblica.tv/?p=27513 Otto dei responsabili sono stati denunciati per bancarotta fraudolenta dopo le indagini della Guardia di Finanza.

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Otto dei responsabili sono stati denunciati per bancarotta fraudolenta dopo le indagini della Guardia di Finanza.

Circa 15 milioni di euro, tale il valore complessivo delle due sale Bingo catanesi, “ALCALÀ” e “CARONDA”, nei confronti delle quali questa mattina i finanzieri del Comando Provinciale di Catania – coordinati dal Sostituto Procuratore Giancarlo Cirielli, magistrato del gruppo per i “reati contro la criminalità economica” della Procura della Repubblica di Roma – hanno dato esecuzione al provvedimento di sequestro preventivo, emesso dal G.I.P. del Tribunale capitolino, Massimo Di Lauro.

L’attività di indagine ha consentito di accertare che gli amministratori della società “GIOCABINGO S.r.l.”, due noti imprenditori catanesi – con la complicità o con consapevole omissione di ogni controllo da parte degli altri sei indagati, tutti inseriti nella società in ruoli amministrativi – hanno trasferito la proprietà e la gestione delle due sale Bingo, a un prezzo risultato palesemente incongruo, a nuove società appositamente costituite, sempre riconducibili ai due principali indagati.

Il tutto secondo gli investigatori attraverso un articolato sistema fraudolento sviluppatosi mediante una serie di atti societari preordinati.

Più in dettaglio, dalle indagini svolte è emersa la falsificazione delle scritture contabili, il sostenimento di oneri e spese non attinenti l’attività aziendale, l’omesso versamento delle ritenute erariali e previdenziali, la dissipazione di beni aziendali nonché la distrazione di ingenti somme di denaro.

Tali condotte – aventi come scopo la distrazione dell’intero patrimonio della “GIOCABINGO S.r.l.” – secondo i finanzieri hanno cagionato il dissesto della società e si sono completate nel 2010, con lo spostamento della sede sociale a Roma dove nel 2012 è stata dichiarata fallita, con un passivo di oltre 12 milioni di euro (di cui ben 11 nei confronti dell’Erario).

Questo trasferimento, inoltre, sarebbe stato finalizzato a far perdere le tracce della società svuotata, in considerazione dell’elevatissimo numero di società operanti nel territorio della Capitale sottoposte a procedure fallimentari. Una circostanza, questa, peraltro già emersa in altre recenti indagini svolte dal Nucleo di Polizia tributaria di Catania per bancarotta fraudolenta.

In realtà, spiegano gli investigatori, i due imprenditori catanesi hanno sempre mantenuto la proprietà e la gestione diretta delle due sale Bingo attraverso un vero e proprio labirinto di società le cui partecipazioni sono state affidate a una fiduciaria romana incaricata della gestione per loro conto.

Dall’analisi dei documenti societari sarebbe infatti chiaramente emerso che, sin dai primi anni dell’attività, i principali indagati hanno impropriamente “finanziato” la società ai danni dell’Erario e degli Enti previdenziali, non versando sistematicamente l’IVA e le ritenute erariali e previdenziali dovute.

E ancora, gli stessi hanno ripetutamente attinto risorse per centinaia di migliaia di euro dalle casse della società poi fallita, senza alcuna giustificazione economico-commerciale, per viaggi di piacere e spese personali.

Tra le operazioni contestate vi è anche l’ingiustificata rinuncia a crediti verso società collegate per oltre 5 milioni di euro.

Significativa è, infine, la corresponsione agli stessi due amministratori, negli anni dal 2004 al 2010 (periodo in cui la società era già in grave stato di insolvenza) di compensi per 2,7 milioni di euro.

Spiegano i finanzieri, la sequenza degli atti societari fraudolenti attraverso cui è stata mascherata la reale proprietà delle due sale Bingo si è sviluppata secondo il seguente schema:

settembre 2009: cessione del ramo aziendale della “GIOCABINGO S.r.l.” relativo alla gestione della Sala Bingo “CARONDA” alla neo costituita “FIN BINGO S.r.l.”, al prezzo irrisorio di 30.000 euro (peraltro non corrisposto) a fronte di un valore di mercato di circa 7,5 milioni di euro;

ottobre 2009: cessione del ramo aziendale della “GIOCABINGO S.r.l.”, relativo alla gestione della Sala Bingo “ALCALÀ”, alla neo costuita “CMT S.r.l.”, al prezzo irrisorio di 30.000 euro (peraltro non corrisposto) a fronte di un valore di mercato di circa 7,5 milioni di euro.

Successivamente, sono stati effettuati i seguenti ulteriori trasferimenti di quote societarie:

la Sala Bingo “CARONDA” è stata ceduta dalla “FIN BINGO S.r.l.” alla “GOLD STAR 2013 S.r.l.”, il cui capitale sociale è detenuto al 50% ciascuno dalle società “PARTECIPAZIONI S.r.l.” e dalla “GOLDEN INVEST S.r.l.”. Queste ultime società risultano entrambe di proprietà dei due maggiori indagati e gestite per loro conto dalla società fiduciaria romana “WIDAR S.p.a.” ;

le quote della “CMT S.r.l.” (proprietaria della sala “Bingo ALCALÀ”), inizialmente possedute da altri soggetti economici sempre riconducibili ai principali indagati, sono state cedute alla “GOLD STAR 2013 S.r.l.”, alla “GOLDEN RE S.r.l.” e alla “PLATINO S.r.l.”. Anche queste ultime società sono partecipate da familiari dei due principali soggetti indagati e dalle già richiamate “PARTECIPAZIONI S.r.l.” e “GOLDEN INVEST S.r.l.”

Gli approfonditi riscontri operati dalle Fiamme gialle etnee hanno consentito, pertanto, di ricostruire l’articolato sistema fraudolento, che secondo i finanzieri fu posto in essere quando già si era ampiamente manifestata l’insolvenza della società. Le investigazioni hanno permesso inoltre di constatare che i due imprenditori catanesi hanno, di fatto, conservato – celata da una fitta rete di partecipazioni societarie – la proprietà e la gestione diretta delle due menzionate sale Bingo.

Le due Sale da gioco sequestrate continuano a essere operative e, da oggi, saranno gestite da un amministratore giudiziario già nominato dal Tribunale di Roma.

Contestualmente al sequestro preventivo delle sale da gioco, si è proceduto alla notifica dell’avviso di garanzia, per i reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, nei confronti di 8 soggetti, fra rappresentanti legali e componenti dell’organo amministrativo della società fallita.

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Truffe: emigrati all’estero da anni percepivano l’assegno sociale. https://www.cataniapubblica.tv/truffe-emigrati-allestero-da-anni-percepivano-lassegno-sociale/ https://www.cataniapubblica.tv/truffe-emigrati-allestero-da-anni-percepivano-lassegno-sociale/#respond Fri, 12 Dec 2014 09:34:25 +0000 http://www.cataniapubblica.tv/?p=26329 Hanno incassato ai danni dell'Inps oltre 620 mila euro i 23 siciliani scoperti dalle Fiamme Gialle. Tre di loro erano deceduti e il denaro andava agli eredi.

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Hanno incassato ai danni dell’Inps oltre 620 mila euro i 23 siciliani scoperti dalle Fiamme Gialle. Tre di loro erano deceduti e il denaro andava agli eredi.

Percepivano l’assegno erogato dall’Inps nonostante fossero residenti all’estero da diversi anni.

Ben 23 siciliani sono stati scoperti dai finanzieri del Comando Provinciale di Catania che nell’ambito delle attività svolte a tutela della spesa pubblica hanno scoperto la truffa ai danni dell’Inps per oltre 620 mila euro.

Tutto è partito da Caltagirone dove a seguito di specifiche denunce, i militari della Compagnia locale hanno constatato che tre soggetti italiani emigrati all’estero percepivano illecitamente il denaro.

In stretta collaborazione con l’Istituto di previdenza hanno quindi avviato un più ampio monitoraggio delle posizioni beneficiarie dell’assegno.

In particolare l’Inps ha fornito i dati completi dei percipienti che le Fiamme Gialle hanno incrociato con l’anagrafe degli italiani residenti all’estero di alcuni comuni del calatino, quali Caltagirone, Licodia Eubea, Mirabella Imbaccari, Mineo e Vizzini.

Le attività investigative sono state svolte su centinaia di soggetti tenendo presente che, dietro domanda, hanno il diritto a percepire gli emolumenti i cittadini che abbiano compiuto il 65° anno di età, senza reddito o comunque al di sotto di una determinata soglia, a prescindere dal pagamento pregresso di contributi previdenziali.

Il sostegno sociale, che ammonta a circa 500 euro mensili, compresa la tredicesima, può riguardare, però, solo i soggetti che abbiano la residenza effettiva in Italia, cioè che dimorino in maniera stabile e continuativa da almeno 10 anni nel territorio nazionale. Peraltro, sussiste l’obbligo di comunicazione all’Istituto dell’avvenuto trasferimento all’estero.

Invece, attraverso i riscontri, effettuati tramite l’utilizzo di appositi applicativi informatici e dopo specifici sopralluoghi e rilevamenti presso i singoli comuni, i finanzieri hanno accertato che ben 23 italiani, pur risiedendo stabilmente e anche da diversi anni in Argentina (12), Venezuela (2), Brasile (1), Stati Uniti d’America (3), Australia (2) e Germania (3), avevano omesso qualunque comunicazione all’Istituto previdenziale e abbiano illecitamente continuato a beneficiare del trattamento sociale.

In tre casi gli indagati sono risultati anche deceduti da alcuni anni, ma gli eredi hanno incassato tranquillamente l’assegno mensile erogato dall’Italia.

I responsabili sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Caltagirone, per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, mentre sono stati immediatamente bloccati i pagamenti da parte dell’INPS e avviate le procedure per il recupero delle somme indebitamente percepite.

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Merce contraffatta: sequestrate 2.000 paia di false Hogan. https://www.cataniapubblica.tv/merce-contraffatta-sequestrate-2-000-paia-di-false-hogan/ https://www.cataniapubblica.tv/merce-contraffatta-sequestrate-2-000-paia-di-false-hogan/#respond Mon, 03 Nov 2014 12:18:56 +0000 http://www.cataniapubblica.tv/?p=24972 Denunciati due catanesi bloccati dai finanzieri a Librino.

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Denunciati due catanesi bloccati dai finanzieri a Librino.

Una scoperta derivata da normali controlli del territorio quella fatta dai finanzieri del Gruppo di Catania che dopo aver intercettato un furgone nel quartiere di Librino hanno subito rilevato che i due catanesi a bordo erano stati ripetutamente denunciati per reati di contraffazione. Nel controllare il furgone hanno quindi scoperto il trasporto di un carico di oltre 1.300 paia di calzature con marchio Hogan contraffatto. La verifica sui documenti di trasporto esibiti dai fermati hanno poi consentito di appurare che la merce era destinato ad un’azienda di abbigliamento catanese che, in realtà, non esisteva.

I finanzieri hanno dunque svolto delle attività investigative per risalire ai canali di approvvigionamento dei prodotti contraffatti, riuscendo a individuare il deposito ove erano state ritirate le calzature.
Qui sono state rinvenute altre 800 paia di scarpe, sempre con marchio Hogan contraffatto, già pronte per essere spedite ad un’altra azienda catanese, risultata anch’essa inesistente.

Le scarpe, verosimilmente di provenienza cinese, erano di buona fattura e pressoché identiche alle originali, con un confezionamento particolarmente curato, comprensivo di etichetta garanzia e certificazione di originalità del prodotto, sacchetto portascarpe dedicato e scatola con perfetta riproduzione del marchio di fabbrica.

Al termine dell’operazione sono state complessivamente sequestrate oltre 2.100 paia di calzature, mentre i due responsabili sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Catania per le ipotesi di reato di contraffazione e ricettazione.

L’immissione sul mercato e la successiva vendita delle scarpe, destinate prevalentemente ai venditori ambulanti e agli abusivi di Corso Sicilia e del vicino mercato della “Fiera” del capoluogo etneo, avrebbe consentito di realizzare ricavi per circa 60.000 euro.

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Merce contraffatta: 2.000 articoli sequestrati dai finanzieri. https://www.cataniapubblica.tv/merce-contraffatta-2-000-articoli-sequestrati-dai-finanzieri/ https://www.cataniapubblica.tv/merce-contraffatta-2-000-articoli-sequestrati-dai-finanzieri/#respond Thu, 28 Aug 2014 10:41:58 +0000 http://www.cataniapubblica.tv/?p=23027 2.000 articoli contraffatti o non sicuri destinati alla vendita sulle spiagge del litorale della provincia catanese sono stati sequestrati dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, nell’ambito dei di repressione della contraffazione e dell’abusivismo commerciale, intensificati a seguito della direttiva del Ministro dell’Interno inerente al piano “spiagge sicure”. Le attività investigative, già in corso da diversi giorni, continuano a concentrarsi sull’individuazione dei centri di approvvigionamento utilizzati, prevalentemente da cittadini extracomunitari, per l’acquisto della merce contraffatta, e sui luoghi di ritrovo di questi ultimi quando si avviano verso i litorali. I servizi di controllo si sono incentrati nelle zone della stazione ferroviaria e della stazione dei pullman di piazza Borsellino proprio per rilevare l’arrivo dei venditori abusivi. Un controllo a un cittadino cingalese, sorpreso, proprio alla fermata dei pullman, con un carrellino artigianale su cui erano sistemati prodotti e accessori di telefonia contraffatti. Ha permesso di risalire a un esercizio commerciale gestito da un soggetto cinese di 40 anni. L’intervento repressivo ha consentito di rinvenire oltre 1.500 articoli per la telefonia mobile, in particolare cover contraffatte, analoghe a quelle sequestrate al venditore abusivo, e accessori elettronici (soprattutto auricolari) privi dei requisiti di sicurezza. Entrambi sono stati deferiti alla locale Autorità Giudiziaria per commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione. Analoghi interventi sono stati condotti dalla Compagnia di Riposto e dalla Tenenza di Acireale sul litorale jonico e dell’acese. Sono stati sottoposti a sequestro circa 400 prodotti con marchi contraffatti. In particolare, i militari della Compagnia di Riposto, in due distinte attività, lungo i litorali di Mascali e di Marina di Cottone hanno sorpreso alcuni soggetti extracomunitari con due bustoni di plastica, tipici degli ambulanti abusivi. Il successivo controllo ha permesso di sottoporre a sequestro circa 300 prodotti tra scarpe, occhiali e borse. Mentre i finanzieri della Tenenza di Acireale hanno individuato un ambulante nella zona fra Acicastello e Acitrezza con una bancarella mobile intento nella vendita soprattutto di occhiali contraffatti. Si tratta solo degli ultimi interventi, in ordine di tempo, della Guardia di Finanza catanese a contrasto del fenomeno della contraffazione e della vendita di prodotti in violazione dei requisiti di sicurezza. Un mercato rilevante che arreca danni ingenti all’economia legale e pone seri rischi per la salute dei consumatori, spesso ignari della pericolosità di beni realizzati senza il minimo rispetto degli standard qualitativi necessari.

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2.000 articoli contraffatti o non sicuri destinati alla vendita sulle spiagge del litorale della provincia catanese sono stati sequestrati dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, nell’ambito dei di repressione della contraffazione e dell’abusivismo commerciale, intensificati a seguito della direttiva del Ministro dell’Interno inerente al piano “spiagge sicure”.

Le attività investigative, già in corso da diversi giorni, continuano a concentrarsi sull’individuazione dei centri di approvvigionamento utilizzati, prevalentemente da cittadini extracomunitari, per l’acquisto della merce contraffatta, e sui luoghi di ritrovo di questi ultimi quando si avviano verso i litorali.

I servizi di controllo si sono incentrati nelle zone della stazione ferroviaria e della stazione dei pullman di piazza Borsellino proprio per rilevare l’arrivo dei venditori abusivi.

Un controllo a un cittadino cingalese, sorpreso, proprio alla fermata dei pullman, con un carrellino artigianale su cui erano sistemati prodotti e accessori di telefonia contraffatti. Ha permesso di risalire a un esercizio commerciale gestito da un soggetto cinese di 40 anni.

L’intervento repressivo ha consentito di rinvenire oltre 1.500 articoli per la telefonia mobile, in particolare cover contraffatte, analoghe a quelle sequestrate al venditore abusivo, e accessori elettronici (soprattutto auricolari) privi dei requisiti di sicurezza.

Entrambi sono stati deferiti alla locale Autorità Giudiziaria per commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione.

Analoghi interventi sono stati condotti dalla Compagnia di Riposto e dalla Tenenza di Acireale sul litorale jonico e dell’acese.

Sono stati sottoposti a sequestro circa 400 prodotti con marchi contraffatti.

In particolare, i militari della Compagnia di Riposto, in due distinte attività, lungo i litorali di Mascali e di Marina di Cottone hanno sorpreso alcuni soggetti extracomunitari con due bustoni di plastica, tipici degli ambulanti abusivi. Il successivo controllo ha permesso di sottoporre a sequestro circa 300 prodotti tra scarpe, occhiali e borse.

Mentre i finanzieri della Tenenza di Acireale hanno individuato un ambulante nella zona fra Acicastello e Acitrezza con una bancarella mobile intento nella vendita soprattutto di occhiali contraffatti.

Si tratta solo degli ultimi interventi, in ordine di tempo, della Guardia di Finanza catanese a contrasto del fenomeno della contraffazione e della vendita di prodotti in violazione dei requisiti di sicurezza. Un mercato rilevante che arreca danni ingenti all’economia legale e pone seri rischi per la salute dei consumatori, spesso ignari della pericolosità di beni realizzati senza il minimo rispetto degli standard qualitativi necessari.

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Pesca illegale: sequestrati 670 chili di tonno. https://www.cataniapubblica.tv/pesca-illegale-sequestrati-670-chili-di-tonno/ https://www.cataniapubblica.tv/pesca-illegale-sequestrati-670-chili-di-tonno/#respond Mon, 23 Jun 2014 10:48:45 +0000 http://www.cataniapubblica.tv/?p=21115 Nel corso di un servizio di controllo la Guardia di Finanza ha sequestrato a Santa Maria la Scala il pesce che, venduto all'asta, ha rimpolpato le casse dell'Erario.

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Non si arresta la lotta della Guardia di Finanza alla pesca illegale. Domenica 22 giugno, nel porticciolo di Santa Maria La Scala, i finanzieri della Sezione Operativa Navale di Catania, saliti a bordo di un motopesca, hanno sequestrato 670 kg di tonno rosso.

Il pescato – giudicato comunque idoneo al consumo alimentare, in seguito ad analisi dei veterinari dell’ASP3 di Catania – era in contrasto con le quote della pesca del tonno del Mediterraneo, secondo quanto stabilito dal Regolamento CE 302 del 2009, poi modificato dal Regolamento UE 500 del 2012.

I proventi della vendita all’asta del tonno sequestrato, che si è svolta al MAAS di Catania, sono serviti a impinguare le casse dell’Erario.

 

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Operazione Fiume giallo: sequestrati 4 milioni di prodotti. https://www.cataniapubblica.tv/operazione-fiume-giallo-sequestrati-4-milioni-di-prodotti/ https://www.cataniapubblica.tv/operazione-fiume-giallo-sequestrati-4-milioni-di-prodotti/#respond Tue, 06 May 2014 07:37:55 +0000 http://www.cataniapubblica.tv/?p=20135 La merce contraffatta si trovava in un capannone della zona industriale. Denunciati 11 imprenditori cinesi.
È uno dei sequestri più imponenti effettuati dalla Guardia di Finanza a livello nazionale.

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La merce contraffatta si trovava in un capannone della zona industriale. Denunciati 11 imprenditori cinesi.
È uno dei sequestri più imponenti effettuati dalla Guardia di Finanza a livello nazionale.

Un vero e proprio centro di stoccaggio e di distribuzione di merci di provenienza cinese, realizzato all’interno di un grande capannone di oltre 2.000 metri quadri, regolarmente affittato da un imprenditore cinese nella zona industriale.

A scovarlo i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, nel corso dell’operazione “Fiume Giallo” svolta nell’ambito dei servizi di repressione della contraffazione e di tutela della sicurezza dei prodotti.

Durante il controllo è stato accertato che il titolare aveva ricavato all’interno del fabbricato ben diciotto box che successivamente ha subaffittato in nero, come depositi di merce, ad altri connazionali proprietari di negozi concentrati prevalentemente nelle zone di via Archimede e di via Giordano Bruno, le “China town” catanesi.

I riscontri hanno impegnato i finanzieri per diversi giorni e sono stati eseguiti su tutta la merce rinvenuta nei singoli box, costituita prevalentemente da giocattoli, articoli da ferramenta e capi di vestiario, tutti di produzione cinese, destinata alla vendita in tutta l’area etnea.

Tra i prodotti contraffatti sono stati sequestrati tra l’altro giocattoli “Walt Disney”, “Dragon Ball”, “Spiderman” e “Hello Kitty”, articoli sportivi, tra i quali capi di abbigliamento e palloni con i marchi delle squadre del campionato italiano di Serie A, e ovviamente Calcio Catania su tutti.

Oltre agli oggetti con marchi riprodotti illecitamente, i finanzieri hanno trovato anche una vastissima gamma di beni non certificati e sprovvisti del marchio CE, tra cui occhiali da vista, tutori e supporti ortopedico-sanitari e apparecchiature elettriche ed elettroniche, venduti a prezzi irrisori rispetto a quelli originali e ufficiali posti in commercio sul mercato nazionale attraverso i regolari canali di vendita.

Al termine dell’ispezione sono stati sequestrati oltre 4 milioni di articoli per irregolarità inerenti alla tutela del marchio o all’assenza della marcatura CE, realizzando così uno dei sequestri più imponenti effettuati dalla Guardia di Finanza a livello nazionale.

Inoltre, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Catania gli undici imprenditori cinesi, affittuari dei box in cui era detenuta la merce irregolare, e sono stati segnalati alla Camera di Commercio per l’applicazione di sanzioni amministrative per oltre 600 mila Euro.

L’immissione sul mercato e la successiva vendita dei prodotti sequestrati avrebbe consentito ai responsabili di realizzare ricavi stimati per oltre 5 milioni di euro.

Le attività di controllo non si sono però limitate agli aspetti economici, i militari hanno anche rilevato che i collaboratori del cinese affittuario avevano attrezzato, dentro gli ex uffici amministrativi, degli alloggi di fortuna.

Camere da letto improvvisate, con brandine, comodini, cuscini e coperte, e una cucina, con frigoriferi, congelatori, piatti e quant’altro necessario in precarie condizioni igieniche. I finanzieri i hanno quindi richiesto l’intervento dei funzionari dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania che hanno riscontrato violazioni amministrative connesse alla promiscuità fra l’area lavorativa e area residenziale, e gravi carenze igienico-sanitarie.

Le verifiche, estese all’interno della zona magazzino, hanno evidenziato inoltre l’inadeguatezza dell’impianto antincendio presente, non più a norma rispetto alle modifiche strutturali abusive operate nel deposito.

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Fiamme Gialle: bilancio controlli estivi. https://www.cataniapubblica.tv/fiamme-gialle-bilancio-controlli-estivi-sequestrati-36-quintali-di-canapa-indiana-135-chili-di-marijuana-4-milioni-di-prodotti-alimentari-con-marchio-contraffatto/ https://www.cataniapubblica.tv/fiamme-gialle-bilancio-controlli-estivi-sequestrati-36-quintali-di-canapa-indiana-135-chili-di-marijuana-4-milioni-di-prodotti-alimentari-con-marchio-contraffatto/#respond Thu, 06 Sep 2012 10:30:04 +0000 http://www.cataniapubblica.tv/?p=3147 Nei mesi di luglio e agosto sono stati numerosi i controlli effettuati dalla Guardia di Finanza etnea nei settori dell’evasione fiscale, della diffusione di marchi alimentari contraffatti, della distribuzione di carburante e del traffico di sostanze stupefacenti. Nello specifico sono stati controllati oltre 1.296 esercenti per verificare l’emissione di scontrini e ricevute fiscali . Risultato, a ben 667 esercenti sono stati elevati verbali per irregolarità soprattutto nel settore della somministrazione di bevande e alcolici, con un incidenza superiore al 51%. 26 di questi controlli riguardavano poi la vendita di prodotti alimentari con marchi contraffatti. L’attività dei finanziari ha portato alla denuncia di 27 soggetti e al sequestro di oltre quattro milioni di prodotti. Nel settore turistico sono state controllate 55 aziende tra alberghi, lidi, bar e ristoranti della fascia costiera, rilevando la presenza di 130 lavoratori in nero. Diversi controlli sono stati poi effettuati in vista delle partenze estive nei distributori di carburante, verificando che ne venisse erogato il corretto quantitativo e che i carburanti fossero conformi alle normative vigenti. I 30 interventi compiuti hanno permesso ai finanzieri di sequestrare alcune colonnine di distribuzione prive di sigilli, per le quali i gestori risponderanno del reato di rimozione degli stessi e uso di misure con falsa impronta, e di inoltrare 7 segnalazioni all’Ufficio metrico della C.c.i.a. Nel comparto della lotta al traffico degli stupefacenti é stata sequestrata un’enorme piantagione di canapa indiana a Paternó. I due responsabili, poi arrestati, coltivavano oltre 1000 piante ai fini della commercializzazione producendo oltre 36 quintali di canapa indiana. 135 chili di marijuana sono stati invece scoperti a bordo di un veicolo guidato da due uomini di nazionalità albanese, che sono stati quindi arrestati. Numerosi controlli notturni sono stati effettuati poi negli stabilimenti balneari della Playa, dove con l’ausilio di unità cinofile 50 assuntori sono stati deferiti all’autorità giudiziaria e significative quantità di stupefacenti sono state sequestrate.

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Nei mesi di luglio e agosto sono stati numerosi i controlli effettuati dalla Guardia di Finanza etnea nei settori dell’evasione fiscale, della diffusione di marchi alimentari contraffatti, della distribuzione di carburante e del traffico di sostanze stupefacenti.
Nello specifico sono stati controllati oltre 1.296 esercenti per verificare l’emissione di scontrini e ricevute fiscali . Risultato, a ben 667 esercenti sono stati elevati verbali per irregolarità soprattutto nel settore della somministrazione di bevande e alcolici, con un incidenza superiore al 51%. 26 di questi controlli riguardavano poi la vendita di prodotti alimentari con marchi contraffatti. L’attività dei finanziari ha portato alla denuncia di 27 soggetti e al sequestro di oltre quattro milioni di prodotti.
Nel settore turistico sono state controllate 55 aziende tra alberghi, lidi, bar e ristoranti della fascia costiera, rilevando la presenza di 130 lavoratori in nero.
Diversi controlli sono stati poi effettuati in vista delle partenze estive nei distributori di carburante, verificando che ne venisse erogato il corretto quantitativo e che i carburanti fossero conformi alle normative vigenti. I 30 interventi compiuti hanno permesso ai finanzieri di sequestrare alcune colonnine di distribuzione prive di sigilli, per le quali i gestori risponderanno del reato di rimozione degli stessi e uso di misure con falsa impronta, e di inoltrare 7 segnalazioni all’Ufficio metrico della C.c.i.a.
Nel comparto della lotta al traffico degli stupefacenti é stata sequestrata un’enorme piantagione di canapa indiana a Paternó. I due responsabili, poi arrestati, coltivavano oltre 1000 piante ai fini della commercializzazione producendo oltre 36 quintali di canapa indiana.
135 chili di marijuana sono stati invece scoperti a bordo di un veicolo guidato da due uomini di nazionalità albanese, che sono stati quindi arrestati.
Numerosi controlli notturni sono stati effettuati poi negli stabilimenti balneari della Playa, dove con l’ausilio di unità cinofile 50 assuntori sono stati deferiti all’autorità giudiziaria e significative quantità di stupefacenti sono state sequestrate.

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