Arte – Catania Pubblica web-tv https://www.cataniapubblica.tv Informazioni, notizie e Tg Catania. Testata giornalistica indipendente Wed, 29 Apr 2020 12:07:55 +0000 en-US hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.7.3 Arte: le mostre da non perdere tra Catania e Noto https://www.cataniapubblica.tv/arte-le-mostre-da-non-perdere-tra-catania-e-noto/ https://www.cataniapubblica.tv/arte-le-mostre-da-non-perdere-tra-catania-e-noto/#respond Fri, 11 Aug 2017 12:08:34 +0000 http://cataniapubblica.tv/?p=47418 Escher, Chagall-Missoni, Et Et (...sia l'una che l'altra) aperte anche a Ferragosto.

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Escher, Chagall-Missoni, Et Et (…sia l’una che l’altra) aperte anche a Ferragosto.

Il Ferragosto siciliano offre agli amanti dell’arte numerose occasioni per visitare alcune delle mostre più importanti.

Mano con sfera riflettente (1935), Vincolo d’unione (1956), Metamorfosi II (1939) e Giorno e notte (1938) sono solo alcune delle opere iconiche del grande genio olandese Maurits Cornelis Escher (1898-1972) ospitate a Catania, città in cui l’artista giunse – l’ultima volta – nel maggio del 1936 nel suo ideale Grand Tour nella penisola. Per l’occasione, alle opere emblematiche e ormai presenti nell’immaginario collettivo, è affiancata un’inedita selezione di opere prodotte da Escher durante i vari soggiorni in Sicilia avvenuti tra il 1928 e il 1936. Proprio nel Sud Italia e nell’isola in particolare, l’artista maturò buona parte di quelle idee e suggestioni che caratterizzano, nel segno della sintesi tra scienza e arte, la sua matura produzione e gli studi sulle forme che lo hanno reso celebre. La mostra Escher è promossa dal Comune di Catania, prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con la M.C. Escher Foundation ed è curata da Marco Bussagli e Federico Giudiceandrea.

QUI il video con le opere esposte.

La mostra, anche il 15 agosto osserverà gli orari consueti e sarà aperta dalle ore 10 alle 20. Mercoledì 16 agosto, nell’occasione della “Notte dei Musei” la mostra sarà aperta dalle 10 alle 24 (ultimo biglietto alle ore 23).

‘Et Et’
Fulvio Di Piazza, Alessandro Bazan, Francesco Lauretta, Andrea Di Marco
curator_Giuseppe Stagnita
Noto_VII2017
© Luis do Rosario

A Noto il Convitto delle Arti – Noto Museum ospita Chagall-Missoni ed Et Et (…sia l’una che l’altra). Le mostre, visitabili con un biglietto unico sono aperte ogni giorno dalle ore 10 alle 24.

«L’arte è lo sforzo incessante di competere con la bellezza dei fiori. E non riuscirci mai». Marc Chagall parla così della pittura, e l’eco delle sue parole incontra un’altra arte, quella di Ottavio Missoni. Quadri e arazzi, tela e tessuto, dipinti e maglia. Due maestri del colore, due uomini che vissero il “secolo breve” e le sue rivoluzioni, due artisti che non si sono mai incontrati se non in questa mostra, attraverso le loro opere. E qui si parlano, in un dialogo tra sogno e colore.

L’esposizione è in mostra a Noto arricchita con diverse opere – tra cui un grande dipinto a olio – e nuove installazioni, nei rinnovati spazi del Convitto delle Arti di Noto. La mostra, a cura di Luca Missoni con la direzione artistica di Sara Pallavicini e Giovanni Lettini, è un progetto di Contemplazioni S.r.l., promosso da Fenice Company Ideas di Gianni Filippini, e vede il patrocinio della Città di Noto patrimonio dell’Umanità e bene UNESCO dal 2002, in collaborazione con la Fondazione Ottavio e Rosita Missoni.

Tra le opere esposte di Chagall un grande olio del 1960, proveniente da collezione privata, dal titolo Les Amoureux sur fond jaune; oltre 100 acqueforti dal ciclo della Bibbia; e la coloratissima e mai prima esposta serie di Litographie I, dove si ripercorre l’evoluzione della poetica di Chagall attraverso i temi più cari all’artista. Di Missoni sono esposti gli studi cromatici e compositivi realizzati a partire dai primi anni 70, i quadri tessili e i suoi celebri Arazzi patchwork di tessuti a maglia tra i quali il più grande da lui creato. Come egli stesso descrive: «…ogni pezzetto va osservato attentamente in quanto ha una sua storia e presi singolarmente hanno una loro vita»

Sempre il Convitto delle Arti di Noto ospita (al piano terra) le opere dei siciliani Alessandro Bazan, Fulvio Di Piazza, Francesco Lauretta e Andrea Di Marco che hanno preso il posto delle opere dei romani Danilo Bucchi, Alessandro Cannistrà, Pietro Ruffo e Maurizio Savini.

L’esperienza romana e l’esperienza siciliana completano il progetto “ET ET (…sia l’una che l’altra), la mostra curata da Giuseppe Stagnitta che mette insieme linguaggi diversi, ma non in contraddizione.
“La dialettica – commenta il curatore Giuseppe Stagnitta – è uno dei principali metodi argomentativi della filosofia e consiste nell’interazione tra due tesi o princìpi contrapposti, che classifica secondo logica ogni realtà descrivendola non solo in sé stessa, ma anche in rapporto al suo contrario. Il principio di non contraddizione dichiara che in un sistema di logica sia vera una affermazione e anche la sua negazione. Bianco e nero non scaturiscono da una superiore e comune Idea di Colore, ma scaturirebbero l’uno dall’altro, per dare luogo soltanto alla fine, attraverso la loro contrapposizione, all’Idea che li comprende: tesi e antitesi possono logicamente convivere in un et et («sia l’una che l’altra»)”.

La programmazione del Convitto delle Arti – Noto Museum è curata da Giuseppe Stagnitta con il patrocinio del Comune di Noto ed è prodotta da Fenice Company Ideas. Oltre alla mostra “Et ET (…sia l’una che l’altra) sono presenti nel cortile alcune statue di Domenico Pellegrino che rimarranno esposte fino a chiusura del Museo il 30 settembre.

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Arte: a Taormina le opere dei Futuristi https://www.cataniapubblica.tv/arte-taormina-le-opere-dei-futuristi/ https://www.cataniapubblica.tv/arte-taormina-le-opere-dei-futuristi/#respond Wed, 25 Jan 2017 10:26:24 +0000 http://cataniapubblica.tv/?p=41596 Dal 10 marzo al 14 giugno la cittadina ospiterà "Il Futuro sopravvenuto", un evento internazionale con 70 opere degli artisti di spicco del futurismo italiano.

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Dal 10 marzo al 14 giugno la cittadina ospiterà “Il Futuro sopravvenuto”, un evento internazionale con 70 opere degli artisti di spicco del futurismo italiano.

Un grande evento che vedrà in esposizione le opere degli artisti di spicco del movimento futurista italiano.

Dal 10 marzo al 14 giugno nell’Ex Chiesa del Carmine di Taormina sarà possibile visitare “Il Futuro sopravvenuto – Arte-azione, comunicazione e post-umano nel Futurismo”, un mostra con 70 opere provenienti principalmente dall’archivio Futur-Ism, dalla Collezione Ventura, dalla Collezione Trust Aletta, alcune delle quali esposte nelle mostre storiche organizzate dal movimento futurista alla Biennale di Venezia del 1930 e, dopo lo scioglimento del movimento nel 1944, in alcuni tra i più prestigiosi musei del mondo, come il Centre Pompidou e il Musée d’Orsay di Parigi o il Guggenheim Museum di New York. Mostre Futurismo

La mostra, curata da Giancarlo Carpi e Giuseppe Stagnitta in collaborazione con Serena Dell’Aira, patrocinata dal Comune di Taormina e voluta fortemente dall’Assessore alla Cultura Mario D’Agostino, comprende opere degli artisti di spicco del movimento futurista italiano, ma non vuole ripercorrere l’intera storia del futurismo (1909-1944).

L’intento, invece, è quello di concentrarsi sul momento in cui i futuristi presero coscienza di una necessaria connessione tra Arte e Vita (1915-1944).

L’importante “Complesso plastico colorato di frastuono + Velocità” di Giacomo Balla, opera riprodotta anche nel Manifesto “ricostruzione dell’universo” del 1915 costituisce il nucleo principale della mostra.

Saranno esposti manifesti, prime edizioni firmate del manifesto del futurismo di Marinetti, abiti futuristi e un’installazione sonora con l’intona rumori di Russolo, nella cripta dell’ex chiesa, la collana “Futurismo, antologia di rumori futuri” di Antonio Latanza e Daniele Lombardi.

Inoltre per due domeniche al mese saranno presentati eventi collaterali con esperti contemporanei per ogni settore delle Arti Futuriste: Performance Poetica Futurista, Musica Futurista, proiezioni tematiche e Cucina Futurista.

In occasione del G7, poi, l’artista Geo Florenti illuminerà senza consumo di energia un’opera significativa in mostra.

Di seguito i nomi degli artisti le cui opere saranno in esposizione:

Giacomo Balla, Gino Severini, Umberto Boccioni, Luigi Russolo, Romolo Romani, Carlo Erba, Arnaldo Ginna, Carlo Carrà, Leonardo Dudreville, Mario Sironi, Arturo Ciacielli, Roberto Marcello Baldessari, Farfa, Ivo Pannaggi, Virgilio Marchi, Julius Evola, Enrico Prampolini, Fortunato Depero, Francesco Cangiullo, Benedetta, Fillia, Gerardo Dottori, Giulio D’Anna, Tullio Crali, Bruno Munari, Anton Giulio Bragaglia, Arturo Bragaglia, Alfredo Gauro Ambrosi, Tato, Elia Vottero, Angelo Rognoni, Riccardo Ricas, Domenico Belli.

 

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Arte: a Palermo c’è I Art 4 Christmas https://www.cataniapubblica.tv/arte-palermo-ce-art-4-christmas/ https://www.cataniapubblica.tv/arte-palermo-ce-art-4-christmas/#respond Wed, 28 Dec 2016 10:58:41 +0000 http://cataniapubblica.tv/?p=40663 Da oggi fino all'8 gennaio un festival multidisciplinare, in quattro serate, in piazza Pretoria.

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Da oggi fino all’8 gennaio un festival multidisciplinare, in quattro serate, in piazza Pretoria.

Una galleria d’arte a cielo aperto che si aprirà alle animazioni tecnologiche, che accoglierà i danzatori tra gli zampilli della fontana e poi coinvolgerà tutti in un unico ballo collettivo, un modo per salutare insieme il vecchio anno.

È I Art 4 Christmas un festival multidisciplinare che sarà animato da videomapping e arte, danza e musica in quattro serate, in piazza Pretoria.

Oggi, mercoledì 28 dicembre Bobez si occuperà della serata e piazza Pretoria si trasformerà in una galleria d’arte virtuale, visto che sulle facciate dei palazzi verranno proiettate opere di artisti moderni e contemporanei;

Giovedì 29 dicembre, Sinergie Group sta invece organizzando uno straordinario spettacolo multidisciplinare di videoarte, illuminazioni e danza site related all’interno della fontana Pretoria, accompagnate da scenografie virtuali;

Venerdì 30 dicembre, Tavola Tonda proporrà invece un vero e proprio pre-capodanno, ovvero un concerto e una Festa a Bballu in piazza Pretoria.

Infine, domenica 8 gennaio vedrà la presenza del Teatro Potlach e Pino Di Buduo per un grande evento artistico multidisciplinare che coinvolgerà Palazzo delle Aquile, Palazzo Bonocore, la fontana Pretoria, la chiesa di Santa Caterina e piazza Bellini, la Martorana e la chiesa di San Cataldo.

Il progetto I Art 4 Christmas vedrà collaborare le associazioni Bobez, Sinergie Group, Tavolta Tonda con I World, all’interno dei cartellone eventi promosso dal Comune di Palermo per il Natale.

I WORLD ha richiamato il Teatro “Ogni partner ha presentato un progetto autonomo e indipendente – spiega il curatore Lucio Tambuzzo -, ma inquadrato in un contesto unico e con una programmazione coordinata, in grado di creare un valore aggiunto, e di incidere in maniera significativa sul processo di valorizzazione del sistema di piazze Pretoria-Bellini, sede di alcuni dei monumenti più belli e importanti della città, un anno fa inseriti nel percorso Unesco”.

Nelle quattro serate sarà anche possibile visitare Palazzo Bonocore (aperto 10 |13 e 18 | 23, ingresso: 5 euro) e la mostra “Divino Amore”, artisti che rileggono l’amore sacro e profano; a cura di Alba Romano Pace.

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Arte: 30 mostre dalla Sicilia alla Svizzera #3 https://www.cataniapubblica.tv/arte-30-mostre-dalla-sicilia-alla-svizzera-3/ https://www.cataniapubblica.tv/arte-30-mostre-dalla-sicilia-alla-svizzera-3/#respond Fri, 23 Dec 2016 17:06:06 +0000 http://cataniapubblica.tv/?p=40614 continua All’insegna del divertimento, la proposta di Padova dove, al San Gaetano, sino al 26 febbraio, c’è Godzil-Land Un viaggio fantastico dal Mondo Perduto a Jurassic Park. I piccoli li amano per la loro mostruosa aggressività, gli adulti per la loro silenziosa testimonianza. I dinosauri sono diventati una costante culturale del nostro tempo. La fantascienza li ha resi protagonisti di storie indimenticabili. Come questa mostra dimostra. Treviso cala molte, notevoli proposte. Innanzitutto Storie dell’Impressionismo. I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin, sino al 17 aprile, al Museo di Santa Caterina. 140 opere, quasi tutti dipinti, ma anche fotografie e incisioni a colori su legno, per raccontare, come prima mai fatto in Italia, le varie storie dell’impressionismo. Opere, spesso capolavori, provenienti da musei e grandi collezione di mezzo mondo. Sempre a Santa Caterina, Tiziano Rubens Rembrandt. L’immagine femminile tra Cinquecento e Seicento. Tre capolavori dalla Scottish National Gallery di Edimburgo. Sono la Venere che sorge dal mare di Tiziano, il Banchetto di Erode di Rubens e Una donna nel letto di Rembrandt, concessi dalla Scottish National Gallery e offerti da Marco Goldin ai visitatori della grande mostra sulla Storia dell’Impressionismo, per festeggiare insieme i primi 20 anni di Linea d’ombra. Ancora in Santa Caterina Da Guttuso a Vedova a Schifano. Il filo della pittura in Italia nel secondo Novecento. Guttuso, Afro, Music, Turcato, Zigaina,Tancredi, Ferroni, Vedova, Guccione, Novelli, Schifano, Ruggeri, Morlotti, Scialoja, Birolli, Pizzinato, Dorazio, Vespignani, Bendini, Francese, Olivieri, Sarnari, Ruggero Savinio, Lavagnino… sono solo alcuni dei 55 artisti che Marco Goldin ha riunito per raccontare 55 anni di storia della pittura in Italia. Sempre a Treviso e sempre tra le iniziative collaterali alla grande mostra sull’Impressionismo, in Palazzo Giacomelli De Pictura. 12 pittori in Italia. Claudio Olivieri, Claudio Verna, Mario Raciti, Pier Luigi Lavagnino, Attilio Forgioli, Ruggero Savinio, Franco Sarnari, Piero Guccione, Piero Vignozzi, Gianfranco Ferroni. Sono i 12 artisti riuniti da Marco Goldin a Palazzo Giacomelli, a vent’anni dal loro primo incontro a Palazzo Sarcinelli. Con in più un omaggio a Vincenzo Nucci, ad un anno dalla morte. I vent’anni di Linea d’ombra sono celebrati anche a Conegliano, Palazzo Sarcinelli, con Ode alla pittura sino all’8 gennaio. Nei suoi 15 anni di direzione di Palazzo Sarcinelli (1988 – 2002), Marco Goldin ha proposto ben 75 mostre. Che hanno fatto della sede espositiva coneglianese uno dei maggiori punti di riferimento italiani per la pittura contemporanea. La direzione di Goldin ha stimolato la donazione alle Collezioni stabili del Palazzo di quasi 200 opere. La mostra propone una selezione di 107, per delineare un percorso culturale e critico unico in Italia per unitarietà e livello. Su altro registro, a Treviso in Fondazione Benetton, La geografia serve a fare la guerra? Mappe e arte in mostra sino al 19 febbraio. Ma è proprio vero che La geografia serve a fare la guerra? Certo, senza geografia le guerre non sarebbero nemmeno immaginabili, ma a fare la guerra è sempre l’uomo che per raggiungere i suoi obiettivi è disposto a utilizzare tutti i saperi disponibili come quelli della fisica, della chimica, della geometria o della matematica. E, naturalmente, anche la geografia. Molti e diversi anche gli appuntamenti di Vicenza. A cominciare da Andrea Palladio. Il mistero del volto, sino al 4 giugno al Palladio Museum. La vicenda potrebbe piacere a Dan Brown. Nessuno può dire che aspetto avesse Palladio, il più conosciuto architetto degli ultimi cinque secoli. Perché il “padre” della Casa Bianca non ha un vero volto? Guido Beltramini conduce il visitatore nei meandri di una storia che si è fatta leggenda, tra falsificazioni, equivoci e colpi di scena. Giungendo ad una verità che riporta, non a caso, a Erasmo da Rotterdam. Diverse e importanti le iniziative intorno alla riapertura di Palazzo Chiericati come nuova e più ampia sede della notevole Pinacoteca Civica. Innanzitutto da ammirare sono le sale ricchissime di opere proposte in un allestimento di grande eleganza. Poi, negli ambienti sotterranei, le antiche cucine del Palazzo, la mostra Ferro, Fuoco, Sangue. Vivere la Grande Guerra, sino al 26. Questa è una mostra di emozioni, di verità che fanno realmente “Vivere la Grande Guerra. E  una mostra che ti sommerge, inquieta, che non lascia indifferenti perché trasforma una “epopea,” conosciuta dai più solo attraverso i libri di storia, in quello che la guerra in realtà fu: Ferro, Fuoco e Sangue. Dallo stesso Chiericati, dove è esposto in una mostra dossier il Cristo crocifisso parte un itinerario dedicato a Giovanni Bellini. Itinerario che conduce ad ammirare il Battesimo di Cristo” in Santa Corona e, alle Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari, la “Trasfigurazione” che sino al ‘600 era in Cattedrale, capolavoro che torna, “Ospite Illustre”, per la prima volta a Vicenza. Un percorso che esalta il ruolo di primo pittore italiano avuto dal Bellini al suo tempo. In Lombardia, a Milano, al Museo di Storia Naturale sino al 30 aprile, Terremoti. Origini, storie e segreti dei movimenti della Terra. Ogni qualvolta si verifica un terremoto di una certa importanza e magnitudo in grado di provocare danni e vittime ci si interroga sulla natura di questa manifestazione del nostro pianeta. Questa mostra offre risposte precise. E mostra come dai terremoti ci si possa difendere, basta che si scelga di volerlo fare. A Cremona, al Museo del Violino sono al 29 gennaio, Janello Torriani. Genio del Rinascimento. Riuscì ad affascinare i due più potenti Sovrani del suo tempo, Carlo V e suo figlio Filippo II, che lo vollero al loro fianco, considerandolo un genio come per noi oggi è Leonardo da Vinci. A differenza di Leonardo, Janello Torriani non sapeva dipingere, non era un intellettuale, eppure le sue grosse mani da fabbro seppero creare meraviglie che tutta l’Europa ambiva. In Piemonte, il grande appuntamento è con Futurballa, sino al 27 febbraio ad Alba alla Fondazione Piera Pietro e Giovanni Ferrero. Grandi prestiti internazionali, molte opere mai prima viste in Italia, per raccontare Giacomo Balla. Dall’apprendistato torinese al realismo sociale, alla sperimentazione della tecnica divisionista al grande momento futurista. Nella vicina Svizzera, davvero straordinaria è la mostra Legni preziosi. Sculture, busti, reliquiari e tabernacoli dal Medioevo al Settecento, a […]

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All’insegna del divertimento, la proposta di Padova dove, al San Gaetano, sino al 26 febbraio, c’è Godzil-Land Un viaggio fantastico dal Mondo Perduto a Jurassic Park. I piccoli li amano per la loro mostruosa aggressività, gli adulti per la loro silenziosa testimonianza. I dinosauri sono diventati una costante culturale del nostro tempo. La fantascienza li ha resi protagonisti di storie indimenticabili. Come questa mostra dimostra.

Treviso cala molte, notevoli proposte. Innanzitutto Storie dellImpressionismo. I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin, sino al 17 aprile, al Museo di Santa Caterina. 140 opere, quasi tutti dipinti, ma anche fotografie e incisioni a colori su legno, per raccontare, come prima mai fatto in Italia, le varie storie dell’impressionismo. Opere, spesso capolavori, provenienti da musei e grandi collezione di mezzo mondo.

Sempre a Santa CaterinaTiziano Rubens Rembrandt. Limmagine femminile tra Cinquecento e Seicento. Tre capolavori dalla Scottish National Gallery di Edimburgo. Sono la Venere che sorge dal mare di Tiziano, il Banchetto di Erode di Rubens e Una donna nel letto di Rembrandt, concessi dalla Scottish National Gallery e offerti da Marco Goldin ai visitatori della grande mostra sulla Storia dellImpressionismo, per festeggiare insieme i primi 20 anni di Linea d’ombra.

Ancora in Santa Caterina Da Guttuso a Vedova a Schifano. Il filo della pittura in Italia nel secondo Novecento. Guttuso, Afro, Music, Turcato, Zigaina,Tancredi, Ferroni, Vedova, Guccione, Novelli, Schifano, Ruggeri, Morlotti, Scialoja, Birolli, Pizzinato, Dorazio, Vespignani, Bendini, Francese, Olivieri, Sarnari, Ruggero Savinio, Lavagnino… sono solo alcuni dei 55 artisti che Marco Goldin ha riunito per raccontare 55 anni di storia della pittura in Italia.

Sempre a Treviso e sempre tra le iniziative collaterali alla grande mostra sullImpressionismo, in Palazzo Giacomelli De Pictura. 12 pittori in Italia. Claudio Olivieri, Claudio Verna, Mario Raciti, Pier Luigi Lavagnino, Attilio Forgioli, Ruggero Savinio, Franco Sarnari, Piero Guccione, Piero Vignozzi, Gianfranco Ferroni. Sono i 12 artisti riuniti da Marco Goldin a Palazzo Giacomelli, a vent’anni dal loro primo incontro a Palazzo Sarcinelli. Con in più un omaggio a Vincenzo Nucci, ad un anno dalla morte.

I vent’anni di Linea d’ombra sono celebrati anche a Conegliano, Palazzo Sarcinelli, con Ode alla pittura sino all’8 gennaio. Nei suoi 15 anni di direzione di Palazzo Sarcinelli (1988 – 2002), Marco Goldin ha proposto ben 75 mostre. Che hanno fatto della sede espositiva coneglianese uno dei maggiori punti di riferimento italiani per la pittura contemporanea. La direzione di Goldin ha stimolato la donazione alle Collezioni stabili del Palazzo di quasi 200 opere. La mostra propone una selezione di 107, per delineare un percorso culturale e critico unico in Italia per unitarietà e livello.

Su altro registro, a Treviso in Fondazione Benetton, La geografia serve a fare la guerra?
Mappe e arte in mostra
 sino al 19 febbraio. Ma è proprio vero che La geografia serve a fare la guerra? Certo, senza geografia le guerre non sarebbero nemmeno immaginabili, ma a fare la guerra è sempre l’uomo che per raggiungere i suoi obiettivi è disposto a utilizzare tutti i saperi disponibili come quelli della fisica, della chimica, della geometria o della matematica. E, naturalmente, anche la geografia.

Molti e diversi anche gli appuntamenti di Vicenza. A cominciare da Andrea Palladio. Il mistero del volto, sino al 4 giugno al Palladio Museum. La vicenda potrebbe piacere a Dan Brown. Nessuno può dire che aspetto avesse Palladio, il più conosciuto architetto degli ultimi cinque secoli. Perché il “padre” della Casa Bianca non ha un vero volto? Guido Beltramini conduce il visitatore nei meandri di una storia che si è fatta leggenda, tra falsificazioni, equivoci e colpi di scena. Giungendo ad una verità che riporta, non a caso, a Erasmo da Rotterdam.

Diverse e importanti le iniziative intorno alla riapertura di Palazzo Chiericati come nuova e più ampia sede della notevole Pinacoteca Civica. Innanzitutto da ammirare sono le sale ricchissime di opere proposte in un allestimento di grande eleganza. Poi, negli ambienti sotterranei, le antiche cucine del Palazzo, la mostra Ferro, Fuoco, Sangue. Vivere la Grande Guerra, sino al 26. Questa è una mostra di emozioni, di verità che fanno realmente “Vivere la Grande Guerra. E  una mostra che ti sommerge, inquieta, che non lascia indifferenti perché trasforma una “epopea,” conosciuta dai più solo attraverso i libri di storia, in quello che la guerra in realtà fu: Ferro, Fuoco e Sangue.

Dallo stesso Chiericati, dove è esposto in una mostra dossier il Cristo crocifisso parte un itinerario dedicato a Giovanni Bellini. Itinerario che conduce ad ammirare il Battesimo di Cristo” in Santa Corona e, alle Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari, la “Trasfigurazione” che sino al ‘600 era in Cattedrale, capolavoro che torna, “Ospite Illustre”, per la prima volta a Vicenza. Un percorso che esalta il ruolo di primo pittore italiano avuto dal Bellini al suo tempo.

In Lombardia, a Milano, al Museo di Storia Naturale sino al 30 aprile, Terremoti. Origini, storie e segreti dei movimenti della Terra. Ogni qualvolta si verifica un terremoto di una certa importanza e magnitudo in grado di provocare danni e vittime ci si interroga sulla natura di questa manifestazione del nostro pianeta. Questa mostra offre risposte precise. E mostra come dai terremoti ci si possa difendere, basta che si scelga di volerlo fare.

A Cremona, al Museo del Violino sono al 29 gennaio, Janello Torriani. Genio del Rinascimento. Riuscì ad affascinare i due più potenti Sovrani del suo tempo, Carlo V e suo figlio Filippo II, che lo vollero al loro fianco, considerandolo un genio come per noi oggi è Leonardo da Vinci. A differenza di Leonardo, Janello Torriani non sapeva dipingere, non era un intellettuale, eppure le sue grosse mani da fabbro seppero creare meraviglie che tutta l’Europa ambiva.

In Piemonte, il grande appuntamento è con Futurballa, sino al 27 febbraio ad Alba alla Fondazione Piera Pietro e Giovanni Ferrero. Grandi prestiti internazionali, molte opere mai prima viste in Italia, per raccontare Giacomo Balla. Dall’apprendistato torinese al realismo sociale, alla sperimentazione della tecnica divisionista al grande momento futurista.

Nella vicina Svizzera, davvero straordinaria è la mostra Legni preziosi. Sculture, busti, reliquiari e tabernacoli dal Medioevo al Settecento, a Rancate (Mendrisio) alla Pinacoteca cantonale Giovanni Züst sino al 22 gennaio. Una materia povera, il legno, diventa capolavoro d’arte nelle mani di chi sa trasformalo in un oggetto di culto, di devozione e di piacere anche solo estetico. Le opere dei grandi maestri italiani, svizzeri ed europei, tra Medio Evo e Settecento sono per la prima volta riunite in una affascinante mostra. Allestita da Mario Botta.

Dalla Svizzera al lontano Giappone dove, sino al 15 gennaio, il National Art Center di Tokyo e il National Museum of Art di Osaka propongono, grazie alla collaborazione delle Gallerie dell’Accademia, la più imponente mostra sull’arte veneziana mai ammirata in Giappone. “Venetian Renaissance Paintings from the Gallerie dell’Accademia, Venice” è l’evento clou delle manifestazioni culturali organizzate per celebrare il Centocinquantesimo anniversario del Trattato di Amicizia e di Commercio siglato nel 1866 da Giappone e Italia.

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Arte: 30 mostre dalla Sicilia alla Svizzera #2 https://www.cataniapubblica.tv/arte-30-mostre-dalla-sicilia-alla-svizzera-2/ https://www.cataniapubblica.tv/arte-30-mostre-dalla-sicilia-alla-svizzera-2/#respond Fri, 23 Dec 2016 17:02:35 +0000 http://cataniapubblica.tv/?p=40608 continua Diversi gli appuntamenti in Emilia Romagna. A Bologna, al Museo Morandi, Ennio Morlotti. Dalla collezione Merlini al Museo Morandi , sino all’8 gennaio. Affascinante confronto, al Museo Morandi di Bologna, tra due protagonisti dell’arte italiana del Novecento. Un confronto che trova ragione nella stima di Morandi per il più giovane Morlotti che, a sua volta, riconosceva in Morandi un suo maestro. A rendere possibile questo confronto, le opere del Museo Morandi vis a vis con i bellissimi Morlotti della Collezione Merlini. Nella vicina Ferrara, la vedette è Orlando Furioso 500 Anni. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi, ai Diamanti sino a 29 gennaio. Qui si viene condotti in un appassionante viaggio nell’universo ariostesco, tra immagini di battaglie e tornei, cavalieri e amori, desideri e magie. Tappe i capolavori dei più grandi artisti del periodo, da Paolo Uccello ad Andrea Mantegna, da Leonardo a Raffaello, da Tiziano a Dosso Dossi: creazioni straordinarie che fanno rivivere il fantastico mondo cavalleresco del Furioso e dei suoi paladini, offrendo al contempo un suggestivo spaccato dell’Italia delle corti di cui è espressione il capolavoro dell’Ariosto. Sempre a Ferrara, da non dimenticare il nuovo allestimenti in Castello dei capolavori di de Pisis, Boldini, Previati e Mentessi delle civiche raccolte. A Reggio Emilia, in Palazzo Magnani sino al 14 febbraio, Liberty in Italia. Artisti alla ricerca del Moderno. 300 opere, in gran parte inedite, per raccontare in modo nuovo il Liberty italiano. La sua anima più propriamente floreale e quella modernista, più inquieta e vicina a influenze europee. Che porterà, da lì a poco, alle ricerche delle avanguardie e allo sviluppo in chiave più stilizzata ed essenziale del linguaggio decorativo. Ricco di proposte anche il Veneto. Cominciamo da Venezia, dove hanno ancora un sapore di fresco le Nuove sale dell’Ala Palladiana delle Gallerie dell’Accademia. Sette nuove sale, allestite nell’ala del convento dei Canonici Lateranensi disegnata da Andrea Palladio, ospitano i protagonisti dell’arte veneziana e veneta tra Sette e Ottocento. Sebastiano Ricci, Rosalba Carriera, Canaletto, Bellotto e Guardi, Hayez, tra i tanti. Ma soprattutto Antonio Canova cui sono riservati gli spazi della luminosa galleria e il celebre Tablino. A Rovigo, I Nabis, Gauguin e la pittura italiana d’avanguardia, sino al 14 gennaio in Palazzo Roverella. Un centinaio di opere, molte conosciute, altre da scoprire, quattro grandi isole e tanto, tanto colore. Questa è una mostra di emozioni. E di storie intense. Storie di artisti in fuga, da città, da legami, da loro stessi, in molti casi. Che trovano rifugio in riva al mare, quello potente della Manica o quello dolce e casalingo della Laguna veneziana. Quasi fossero alla ricerca del valore purificatore dell’acqua e degli elementi naturali. Nella vicina Fratta Polesine, al Museo Nazionale Archeologico sino al 26 febbraio, Storia del Profumo, Profumo della Storia. Chissà se la Storia sarebbe stata la stessa nel caso in cui Cleopatra non avesse usato i suoi mitici unguenti profumati! In mostra tremila anni di profumi, attraverso i loro contenitori: da quelli dell’età greca e romana ai marchi della grande profumeria planetaria di oggi. Insieme a oggetti, libri, antichi formulari e farmacopee, strumenti multimediali. Oltre a esperienze sensoriali. Continua a leggere qui

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Diversi gli appuntamenti in Emilia Romagna. A Bologna, al Museo Morandi, Ennio Morlotti. Dalla collezione Merlini al Museo Morandi , sino all’8 gennaio. Affascinante confronto, al Museo Morandi di Bologna, tra due protagonisti dell’arte italiana del Novecento. Un confronto che trova ragione nella stima di Morandi per il più giovane Morlotti che, a sua volta, riconosceva in Morandi un suo maestro. A rendere possibile questo confronto, le opere del Museo Morandi vis a vis con i bellissimi Morlotti della Collezione Merlini.

Nella vicina Ferrara, la vedette è Orlando Furioso 500 Anni. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi, ai Diamanti sino a 29 gennaio. Qui si viene condotti in un appassionante viaggio nell’universo ariostesco, tra immagini di battaglie e tornei, cavalieri e amori, desideri e magie. Tappe i capolavori dei più grandi artisti del periodo, da Paolo Uccello ad Andrea Mantegna, da Leonardo a Raffaello, da Tiziano a Dosso Dossi: creazioni straordinarie che fanno rivivere il fantastico mondo cavalleresco del Furioso e dei suoi paladini, offrendo al contempo un suggestivo spaccato dell’Italia delle corti di cui è espressione il capolavoro dell’Ariosto.

Sempre a Ferrara, da non dimenticare il nuovo allestimenti in Castello dei capolavori di de Pisis, Boldini, Previati e Mentessi delle civiche raccolte.

A Reggio Emilia, in Palazzo Magnani sino al 14 febbraio, Liberty in Italia. Artisti alla ricerca del Moderno. 300 opere, in gran parte inedite, per raccontare in modo nuovo il Liberty italiano. La sua anima più propriamente floreale e quella modernista, più inquieta e vicina a influenze europee. Che porterà, da lì a poco, alle ricerche delle avanguardie e allo sviluppo in chiave più stilizzata ed essenziale del linguaggio decorativo.

Ricco di proposte anche il Veneto.
Cominciamo da Venezia, dove hanno ancora un sapore di fresco le Nuove sale dellAla Palladiana delle Gallerie dellAccademia. Sette nuove sale, allestite nell’ala del convento dei Canonici Lateranensi disegnata da Andrea Palladio, ospitano i protagonisti dell’arte veneziana e veneta tra Sette e Ottocento. Sebastiano Ricci, Rosalba Carriera, Canaletto, Bellotto e Guardi, Hayez, tra i tanti. Ma soprattutto Antonio Canova cui sono riservati gli spazi della luminosa galleria e il celebre Tablino.

A Rovigo, I Nabis, Gauguin e la pittura italiana davanguardia, sino al 14 gennaio in Palazzo Roverella. Un centinaio di opere, molte conosciute, altre da scoprire, quattro grandi isole e tanto, tanto colore. Questa è una mostra di emozioni. E di storie intense. Storie di artisti in fuga, da città, da legami, da loro stessi, in molti casi. Che trovano rifugio in riva al mare, quello potente della Manica o quello dolce e casalingo della Laguna veneziana. Quasi fossero alla ricerca del valore purificatore dell’acqua e degli elementi naturali.

Nella vicina Fratta Polesine, al Museo Nazionale Archeologico sino al 26 febbraio, Storia del Profumo, Profumo della Storia. Chissà se la Storia sarebbe stata la stessa nel caso in cui Cleopatra non avesse usato i suoi mitici unguenti profumati! In mostra tremila anni di profumi, attraverso i loro contenitori: da quelli dell’età greca e romana ai marchi della grande profumeria planetaria di oggi. Insieme a oggetti, libri, antichi formulari e farmacopee, strumenti multimediali. Oltre a esperienze sensoriali.

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Da Acireale al Giappone. Gli appuntamenti per trascorrere le festività all’insegna del bello.

La proposta è di studioesseci.net. Foto di copertina tratta dal sito

Muybridge Recall è il titolo della mostra che sino al 19 febbraio è allestita ad Acireale, alla Galleria Credito Siciliano.
“Le fotografie di Muybridge rivelano chiaramente gli errori in cui sono incorsi tutti gli scultori e i pittori quando hanno voluto rappresentare le diverse andature del cavallo”. A scriverlo fu Paul Valéry riconoscendo l’importanza di Eadweard Muybridge (1830 – 1904), il fotografo che “inventò” il movimento, influenzando con le sue immagini Degas e gli artisti del suo tempo e anticipando la nascita del cinema.
Dalla Sicilia alla Sardegna. Qui il Man di Nuoro propone, sino al 5 febbraio, Soggettivo

–Primordiale. Un percorso nellespressionismo tedesco attraverso le collezioni dell’Osthaus Museum di Hagen. In mostra gli artisti che si riconoscevano in sodalizi come il Die Brücke” (Il ponte) o “Der Blaue Reiter” (Il Cavaliere Azzurro). Rivoluzionari dell’arte e del pensiero che in una Germania stretta tra il conservatorismo della politica imperiale e la crescita di una nuova cultura di massa, trovarono riferimento nei valori dell’individualismo e del primordio, alla ricerca di esperienze di vita autentiche e originali.

In Umbria – Alberto Burri: Lo Spazio di Materia – tra Europa e U.S.A., sino al 6 gennaio a Città di Castello (PG), Ex Seccatoi Tabacco. Qui, Fautrier, Dubuffet, Pollock, Motherwell, Hartung, De Kooning, Wols, Calder, Marca-Relli, Scarpitta, Matta, Nicholson, Tàpies, Colla, Rauschenberg, Twombly, Johns, Fontana, Manzoni, Castellani, Uncini, Lo Savio, Klein, Rotella, Christo, Tinguely, Arman, César, Morris, Sonnier, Beuys, Kounellis, Calzolari, Pistoletto, Pascali, Nevelson, Piene, LeWitt, Scialoja, Mannucci, Leoncillo, Andre, Afro, Chamberlain, Capogrossi, Kiefer, Miró, Soulages e altri. A confronto, mai casuale, con il padrone di casa, Alberto Burri.

Sempre in Umbria, ma a Perugia un triplo appuntamento:  LUmbria sullo Schermo. Dal cinema muto a don Matteo, sino al 15 gennaio in Palazzo Baldeschi al Corso. Dario Argento, Pupi Avati, Mario Monicelli, Liliana Cavani, Franco Zeffirelli, Roberto Benigni, Alberto Sordi e Carlo Verdone, Mickey Rourke e Peter Ustinov. Ma anche Rodolfo Valentino e, naturalmente, Monica Bellucci. Nomi e volti che testimoniano, tra i tanti, l’Umbria come set di grandi produzioni cinematografiche e televisive.

Sino al 22 gennaio, in Palazzo Lippi Alessandri. Con la doppia mostra I Tesori della Fondazione Cassa di Risparmio. La Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia apre lo scrigno dei suoi tesori d’arte, frutto di venti anni di collezionismo. La selezione propone oltre 50 importanti dipinti rappresentativi non solo delle esperienze artistiche che si affermano in Umbria nell’arco di quattro secoli, dal Trecento al Settecento, ma anche di altri aspetti della cultura figurativa italiana dal Rinascimento al Barocco. E, parallelamente, il medesimo spazio espositivo accoglie la mostra dedicata al caravaggismo nelle collezioni perugine.

In Toscana, doppio invito a Viareggio. In Villa Argentina, sino all’8 gennaio, epea – European Photo Exhibition Award.“Confini sfuggenti: per la prima volta a Viareggio la palestra europea della fotografia. Il lavoro di 12 fotografi che hanno percorso l’Europa, per interpretarne, con i loro scatti, i cambiamenti più profondi, secondo il tema Confini sfuggenti. Una collettiva che raccoglie centinaia di immagini capaci di focalizzare l’evoluzione dei territori europei. Una mostra che giunge a Viareggio dopo la “prima” alla Fondazione Gulbenkian a Parigi, per poi approdare ad Amburgo e Oslo.

Il tempo di Signorini e De Nittis. LOttocento aperto al Mondo nelle Collezioni Borgiotti e Piceni, sino al 26 febbraio alla Fondazione Matteucci per l’Arte Moderna. A confronto i magnifici De Nittis, Zandomeneghi e Boldini con opere non meno superbe di Signorini, Lega e degli altri protagonisti del momento macchiaiolo. E  il racconto per immagini della singolar tenzone”intellettuale e artistica che intercorse tra due straordinari collezionisti milanesi: Enrico Piceni e Mario Borgiotti.

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Arte: si conclude Kyklops, vedere l’intero https://www.cataniapubblica.tv/arte-si-conclude-kyklops-vedere-lintero/ https://www.cataniapubblica.tv/arte-si-conclude-kyklops-vedere-lintero/#respond Sat, 12 Nov 2016 16:03:58 +0000 http://cataniapubblica.tv/?p=39687 Il bilancio di un anno di attività è stato fatto questa mattina alle Ciminiere.

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Il bilancio di un anno di attività del progetto culturale è stato fatto questa mattina alle Ciminiere.

Si intitola Kyklops – Vedere l’intero, il progetto ideato dal gruppo culturale, Fucina13 – e composto da nove incontri, in cui si sono conciliati olfatto, vista e gusto, e che sono stati ospitati nella Tenuta San Michele di Santa Venerina.

Questa mattina nella sala Assostampa delle Ciminiere è stato tracciato il bilancio di un anno di attività.

L’incontro è stato moderato dal segretario provinciale del sindacato dei giornalisti Daniele Lo Porto alla presenza dell’ideatore del progetto, Vincenzo Tomasello, del direttore tecnico Vincenzo Cutuli, e della curatrice Daniela Vasta.

Il progetto si concluderà il 19 novembre con la personale dell’artista Sandro Brachitta

Inoltre sarà possibile visitare su prenotazione, nella Tenuta San Michele, la mostra “Di terra e di mondo” di Leopoldo Mazzoleni fino al 17 novembre.

 

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MacS: inaugurata la Sezione Italiana https://www.cataniapubblica.tv/macs-inaugurata-la-sezione-italiana/ https://www.cataniapubblica.tv/macs-inaugurata-la-sezione-italiana/#respond Sat, 30 Jul 2016 07:08:16 +0000 http://cataniapubblica.tv/?p=38093 Una cinquantina di nuove opere arricchiscono la collezione del Museo Arte Contemporanea Sicilia. Guarda.

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Una cinquantina di nuove opere arricchiscono la collezione del Museo Arte Contemporanea Sicilia. Guarda.

Trentanove artisti contemporanei e una cinquantina di nuove opere di pregio vanno ad arricchire la collezione del Macs, Museo di Arte Contemporanea Sicilia che ha inaugurato così la sua sezione di arte italiana.

I catanesi Elisa Anfuso, Sergio Fiorentino e Alfio Giurato, i grandi nomi come Nicola Pucci, Davide Puma, e la veneziana Annalù assieme a tanti altri hanno donato le proprie tele, sculture e foto che da ieri giorno del vernissage, saranno visitabili presso la struttura di via Crociferi.

Un successo di pubblico che ha affollato i locali e la strada antistante il museo dove si è svolto il concerto jazz di Antonio Ferlito.

A tagliare il nastro è stato Antonio Presti, subito dopo i presenti hanno potuto visitare i nuovi spazi espositivi, per l’occasione aperti al pubblico.

Molto soddisfatta la direttrice del MacS, Giuseppina Napoli (vedi intervista) mentre il curatore Adriano Pricoco, dell’Accademia di Belle Arti di Catania spiega che “La collezione degli artisti italiani è solo l’ennesima tappa che il museo propone al territorio. L’eterogeneità dei linguaggi e dei medium utilizzati dagli artisti che fanno parte della collezione è ancora una volta sinonimo della vivacità e dell’esuberanza peculiare dell’arte. Non c’è un preciso comune denominatore che accomuni le opere esposte, non è identificabile una filologia retorica che accosti le forme espressive utilizzate ma è la varietà stessa dei linguaggi a rappresentarne il valore ed il senso. Se il contemporaneo si offre a noi come un confuso disorientamento esistenziale, ben vengano questi momenti di ponderata meditazione; che la bellezza trionfi sulla rassegnazione”.

Qui le biografie degli artisti

Di seguito gli autori e i titoli delle opere

Elisa Anfuso, Attenta al lupo, 2013, olio e pastello su tela, cm 120×80
Daniela Astone, The Artist, 2014, olio su tela, cm 180×160
Annalù Boeretto, Salto nel blu, 2015, resina ed inchiostri, cm 60x28x28
Il grande Iris, 2016, resina ed inchiostri, cm 100x80x180
Giuseppe Bombaci, Doppia apparizione (Notturno con lucciole), 2011, olio su canapa veneta, cm 155×155
Roberta Busato, Aria, 2016, terra cruda, pagliacm 23x25x43
Valentina Ceci, Ophelia, 2015, penna biro su cartoncino, cm 100×70
Marco Condrò, Citrus reticulata, fructus, 2013, olio su tela, cm 40×40
Still life #2, 2012, olio su tela, cm 40×60
Roberta Coni, Giorgia, 2016, olio su tela, cm 200×140
Sant’ Agata, 2013, olio su tela, cm 200×200
Cristina Costanzo, L’inganno del tempo, 2015, terracotta, cm 80x50x42
Emanuele Dascanio, Agata, 2015, carboncino e grafite su cartone Schoeller, cm 50×34
Alessio Deli, Summer Awakening, 2010, cera, lamiera, ferro, terracotta, legno, poliuretano, cm 165x60x80
Sergio Fiorentino, Acqua, 2015, olio su tela, cm 120×100
Volto, 2016. olio ed acrilico su tela, cm 150×150
Emanuele Giuffrida, Coffins, 2015, olio su tela, cm 80×80
Alfio Giurato, I burattini, 2010, olio su tela, cm 180×250
Paolo Guarrera, Venere, 2005, bronzo, 64,5x27x16
Il Moto dell’Amore, Madre e figlio, 2000, gesso patinato, cm 67x88x50
Giovanni Iudice, La collina dei padri, 2014, olio su tela, cm 80×60
Massimo Lagrotteria, Testa, 2014, olio su tela, cm 200×190
Ilaria Margutti, Seme Rosa, 2016, ricamo su tela, rami di vite, seta, nylon, scatola di legno, cm 74x48x10
Ottavio Marino, Limbo, 2014, fotografia digitale dal progetto fotografico “In lumine Dei/Romeo & Jiuliet”, cm 150×100
Jara Marzulli, La quiete di Diana, 2012, olio e acrilico su tela, cm 100×120
Monia Merlo, The poetry of silence, 2014, fotografia digitale, cm 150×100
Fatima Messana, Sine Pietate, 2015, vetroresina e tecniche miste, cm 150x125x125
Sebastiano Messina, Bambino con vela, 2010, inchiostro su cartoncino, cm 51x17x14
Fabio Modica, Faciem VIII, 2016, tecnica mista su tela, cm 150×130
Carmelo Nicosia, Una grossa nuvola oscurò il cielo, 2004/2015, stampa lambda montata su dibond, cm 102,4×71,3
Miriam Pace, Untitled 1, 2013, acrilici e vernici su tela, cm 200×150
Sergio Padovani, Foce matrigna al rogo, 2012, olio e bitume su tela, cm 40×50
Silvio Porzionato, Untitled, 2016, olio su tela, cm 200×138
Carnivora, olio su tela, cm 170×150
Gesualdo Prestipino, Sfere, 2011, bronzo, cm 42- 40- 45
Nicola Pucci, Salto sul tram, 2016, olio su tela, cm 200×160
Davide Puma, Sangue Dentro, 2014, olio su tela, cm 175×150
My Queen, 2016, olio su tela, cm 160×120
Alessandro Reggioli, Safety Heart Armour, 2013, fusione a cera persa in bronzo argentato, cm 15x15x9
Piero Roccasalvo Rub, Untitled, 2012, olio su carta, cm 70×51
Ugo Riva, Madonna dell’Ascolto, 2007, terracotta e ferro, cm 80×55
Ignazio Schifano, I giochi dei cardinali, 2014, olio su tela, cm 50×65
Vincenzo Todaro, Un(memory) #102, Portrait of unknown woman, 2011, olio su tela, cm 40×30
Luciano Vadalà, Scivola via, 2013, tecnica mista su tavola, cm 80×60
Giuseppe Veneziano, Pino Veneziano, 2009, acrilico su tela, cm 80×70
Ramona Zordini, Changing Time 3 D, fotografia su tela con inserti 3D, cm 80×160
Study in the water, 2015, fotografia digitale, cm 150×100

 

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Arte: Collezione Italiana al MacS https://www.cataniapubblica.tv/arte-collezione-italiana-al-macs/ https://www.cataniapubblica.tv/arte-collezione-italiana-al-macs/#respond Tue, 19 Jul 2016 16:56:23 +0000 http://cataniapubblica.tv/?p=37919 L'inaugurazione il 29 luglio. Nell’occasione saranno aperti al pubblico i nuovi spazi espositivi.

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L’inaugurazione il 29 luglio. Nell’occasione saranno aperti al pubblico i nuovi spazi espositivi. 

Sono 39 gli artisti, provenienti da diverse parti d’Italia che daranno vita a Collezione MacS. Sezione Italiana “Il meglio dell’arte contemporanea figurativa”.

Il vernissage sarà venerdì 29 luglio alle 20.00 al MacS, Museo Arte Contemporanea Sicilia, nella Badia piccola del Monastero di San Benedetto di Via Crociferi.

Ignazio Schifano, I giochi dei cardinali, 2014, olio su tela, cm 50x65

Ignazio Schifano, I giochi dei cardinali, 2014, olio su tela, cm 50×65

Sergio Fiorentino, Acqua, 2015, olio su tela, cm 120x100

Sergio Fiorentino, Acqua, 2015, olio su tela, cm 120×100

Nicola Pucci Salto sul tram - olio su tela - 160x200 cm. - 2016

Nicola Pucci Salto sul tram – olio su tela – 160×200 cm. – 2016

Un viaggio fra pittura, scultura, fotografia con protagoniste le opere di:
Elisa Anfuso, Daniela Astone, Annalù, Giuseppe Bombaci, Roberta Busato, Valentina Ceci, Marco Condrò, Roberta Coni, Cristina Costanzo, Emanuele Dascanio, Alessio Deli, Sergio Fiorentino, Emanuele Giuffrida, Alfio Giurato, Paolo Guarrera, Giovanni Iudice, Massimo Lagrotteria, Ilaria Margutti, Ottavio Marino, Jara Marzulli, Monia Merlo, Fatima Messana, Sebastiano Messina, Fabio Modica, Carmelo Nicosia, Miriam Pace, Sergio Padovani, Silvio Porzionato, Nicola Pucci, Davide Puma, Gesualdo Prestipino, Alessandro Reggioli, Piero Roccasalvo Rub, Ugo Riva, Ignazio Schifano, Vincenzo Todaro, Luciano Vadalà, Giuseppe Veneziano, Ramona Zordini.

Elisa Anfuso, Attenta al lupo, 2013, olio e pastello su tela cm 80x120

Elisa Anfuso, Attenta al lupo, 2013, olio e pastello su tela cm 80×120

Annalù, Iris blu, 2016, resina ed inchiostri, cm 80x170x50

Annalù, Iris blu, 2016, resina ed inchiostri, cm 80x170x50

All’evento presenzierà Antonio Presti e interverranno la direttrice del MacS, Giuseppina Napoli, e Adriano Pricoco, docente dell’Accademia di Belle Arti di Catania assieme a molti degli artisti della Collezione Italiana. Durante la serata si svolgerà un concerto jazz del Maestro Antonio Ferlito.

“Se potessi cambiare il mondo riempirei di bellezza le case, le strade, le scuole, gli ospedali, le caserme, le carceri, i treni, i taxi, mischiando la bellezza della natura a quella dell’ingegno umano – afferma la direttrice del MacS -. L’arte è ancora e sempre l’espressione primordiale del bisogno di essere, di creare bellezza, concetto, poesia, seduzione, percorrendo viaggi visionari per sentieri, pietraie, spiagge, boschi alla ricerca di quell’oltre e quell’altrove a cui tutti aspiriamo. Il MacS si espande, si moltiplica, si spinge ancora di più verso la luce e si veste di magnificenza e di splendore tenendo fede ad un progetto culturale iniziato anni fa, progetto che propone il continuo dialogo, tra presente e passato, tra la Sicilia e il mondo e che ad un primo segmento di una collezione internazionale affianca una collezione permanente di artisti Italiani”.

“La collezione del MacS, spiega Pricoco, presenta una costante: è perennemente in crescita, raccoglie uno spaccato delle esperienze artistiche contemporanee accrescendo non solo il patrimonio culturale del museo ma per proprietà transitiva anche quello della città. L’offerta culturale del MacS si propone come un’opportunità di riflessione sul valore che l’Arte assume in un momento storico come quello che attraversiamo, connotato da indebolimenti e derive oltranziste di per sé ossimore alla natura espressiva dell’arte che da sempre induce e produce emancipazione. L’eterogeneità dei linguaggi e dei medium utilizzati dagli artisti che fanno parte della collezione è ancora una volta sinonimo della vivacità e dell’esuberanza peculiare dell’arte”.

Qui le biografie degli artisti

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Sezione Italiana MacS: le biografie degli artisti https://www.cataniapubblica.tv/sezione-italiana-macs-le-biografie-degli-artisti/ https://www.cataniapubblica.tv/sezione-italiana-macs-le-biografie-degli-artisti/#respond Tue, 19 Jul 2016 16:55:14 +0000 http://cataniapubblica.tv/?p=37925 Le informazioni sui protagonisti della mostra che sarà inaugurata il prossimo 29 luglio. ALFIO GIURATO Pittore. Nasce a Catania nel 1978. Dopo aver conseguito il diploma in decorazione pittorica presso l’Istituto d’Arte di Catania in via Crociferi, si laurea, nel 2005, in pittura all’Accademia di Belle Arti con il massimo dei voti ed ottenendo la menzione speciale. Dopo aver concluso gli studi si dedica interamente al suo percorso artistico. Vive e lavora a Catania. ELISA ANFUSO Pittrice. Nata a Catania nel 1982, si diploma all’Istituto d’Arte di Catania e si laurea con il massimo dei voti all’accademia delle Belle Arti di Catania, specializzandosi in discipline pittoriche. Ha aricchito la sua formazione frequentando importanti stage di pittura e di fotografia. Ha partecipato ad importanti mostre e fiere d’arte per le quali è stata selezionata tra gli altri da Paolo Giansiracusa, Lucio Barbera e Salvo Russo, vincendo nel 2010 il prestigioso premio d’arte internazionale Arte Lugana. Vive e lavora a Catania. ANNALU’ BOERETTO Scultrice. È nata a San Donà di Piave, Venezia, nel 1976. Porta avanti da anni un lavoro grafico/pittorico, scultoreo e di installazione in Italia e all’estero. Appartiene a quel genere di artisti per i quali il dominio della materia, della chimica, delle sostanze fisiche, è parte integrante di un più ampio processo di esplorazione che coinvolge certamente l’arte ma anche le dimensioni più impalpabili dello spirito. Nelle opere dell’Artista è presente un senso di metamorfosi, di passaggio; un’artista discepola della metamorfosi intenta a penetrare i misteri della creazione, capace di assemblare elementi incongruenti come resine e carta, cortecce e lana di vetro, bitume e sabbia, cemento e radici, per creare nuove realtà, mondi sospesi dove l’alchimia è la leggerezza. Annalù, diplomata all’Accademia di Belle Arti di Venezia (1999), vive e lavora nella sua casa palafittata in riva al fiume Piave a Passarella di San Donà di Piave,Venezia. Dal 2001 ha esposto in numerose Collettive e Personali in Italia e all’Estero tra cui spiccano la Biennale di Venezia nel 2001 e nel 2011; Frozen Moments 2015 presso la Parkview Art Gallery di Hong Kong, Simulacri 2015, Codex 2013 e De rerum Natura 2012 presso Galleria Gagliardi (SI), Liquida presso la Galleria Davico nel 2014 e Legendary Nature presso la Red Eletion Gallery di Hong Kong nel 2013, Unfoldin alla Dac Gallery di Los Angeles 2008, Fluttuazioni 2009 e Reverie 2011 presso la Galleria Forni di Bologna. Ha vinto numerosi premi e menzioni ed ha esposto in numerosi Musei italiani e stranieri. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all’Estero. CARMELO NICOSIA Fotografo. Nasce a Catania nel 1960. Laureato in chimica farmaceutica, dal 1979 inizia a collaborare con varie testate giornalistiche in qualità di fotoreporter. Dal 1990 insegna storia e progettazione fotografica presso l’Accademia di Belle Arti di Catania, della quale nel 2006 diventa Direttore. Responsabile del Dipartimento di Tecniche e Storia della Fotografia e Video presso l’Accademia di Catania, tiene regolarmente corsi e seminari su “Progettazione e storia della fotografia contemporanea”, con una specializzazione in Antropologia Visuale, presso fondazioni ed università, italiane ed estere. Dal 2000, è impegnato in numerosi progetti editoriali ed espositivi a carattere socio antropologico,con particolare attenzione ai temi dell’identità,dei fenomeni collettivi, al rapporto con la storia. Dal 2007, presso il Dipartimento di Fotografia e video di Catania analizza con una serie di seminari, il rapporto tra la fotografia e le discipline contemporanee, un progetto indirizzato alla ricostruzione di un periodo storico della fotografia dalla seconda guerra mondiale ad oggi. Vive e lavora a Catania. MARIA CRISTINA COSTANZO Scultrice. È nata a Piacenza nel 1970. Diplomata in scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, espone dal 1990 in diverse città d’Italia e Francia. L’artista propone figure femminili apparentemente senza età, sospese nel tempo. Il corpo stilizzato ed allungato rappresentano l’ascesa ad una dimensione interiore, uno status che si raggiunge attraverso la stratificazione dell’esperienze del passato. Un contenitore di sentimenti, un pretesto per esprimere il suo modo di essere. Ritrae la vita, utilizzando l’argilla ed altri materiali di recupero, quali il ferro, l’alluminio, per modellare corpi che poi ricuce con filo di ferro o corda, per rappresentare le contraddizioni umane e le lacerazioni interiori. Ne derivano figure surreali che raggiungono la perfezione proprio attraverso la loro stessa imperfezione. Vive e opera a Piacenza. DANIELA ASTONE Pittrice. É nata a Pisa del 1980 ed è cresciuta a Porto S. Stefano in Maremma (Italia). Nel 1998, dopo il diploma al liceo di ati visive di Grosseto si trasferisce a Firenze per studiare illustrazione presso la scuola internazionale di Comix. Nel 2001 si iscrive all’Accademia d’Arte di Firenze, dove si laurea nel 2004. Daniela è attualmente il direttore del programma intermedio dell’Accademia di Belle arti di Firenze. Vive e lavora nella campagna di Chianti alle porte di Firenze. ALESSIO DELI Scultore. È nato a Marino, in provincia di Roma, nel 1981. Dopo gli studi all’Istituto d’Arte di Marino si è diplomato con il massimo dei voti all’Accademia di Belle Arti di Carrara dove si è specializzato in scultura. Successivamente ha conseguito l’abilitazione all’insegnamento delle discipline plastiche presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. La sua area di ricerca e di produzione artistica, iniziata fin dagli anni della formazione, si è sviluppata e arricchita nell’ultimo decennio, su tematiche di natura figurativa, sia nel disegno che nella scultura. Per la scultura in particolare l’impronta che imprime alle opere si rivela mediante l’assemblaggio e la modellazione di materiali di recupero. Sebbene il suo stile abbia profonde radici nella tradizione classica, il suo desiderio di ridar vita ai materiali abbandonati e di riciclo dà al suo lavoro un pertinente taglio postmoderno. Recentemente Arte Rai ha realizzato un documentario sul suo lavoro dal titolo “La Scultura Ecologica”. I suoi lavori sono collocati in spazi pubblici come la Basilica di S. Maria in Aracoeli a Roma , il MacS di Catania, la costituente Raccolta Civica d’Arte Contemporanea di Palazzo Simoni Fè di Bienno, il Museo d’Arte Contemporanea Roberto Bilotti a Cosenza. EMANUELE DASCANIO Pittore. Nasce a Garbagnate Milanese nel 1983. Dopo […]

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Le informazioni sui protagonisti della mostra che sarà inaugurata il prossimo 29 luglio.

ALFIO GIURATO

Pittore.
Nasce a Catania nel 1978. Dopo aver conseguito il diploma in decorazione pittorica presso l’Istituto d’Arte di Catania in via Crociferi, si laurea, nel 2005, in pittura all’Accademia di Belle Arti con il massimo dei voti ed ottenendo la menzione speciale. Dopo aver concluso gli studi si dedica interamente al suo percorso artistico.
Vive e lavora a Catania.

ELISA ANFUSO

Pittrice.
Nata a Catania nel 1982, si diploma all’Istituto d’Arte di Catania e si laurea con il massimo dei voti all’accademia delle Belle Arti di Catania, specializzandosi in discipline pittoriche. Ha aricchito la sua formazione frequentando importanti stage di pittura e di fotografia. Ha partecipato ad importanti mostre e fiere d’arte per le quali è stata selezionata tra gli altri da Paolo Giansiracusa, Lucio Barbera e Salvo Russo, vincendo nel 2010 il prestigioso premio d’arte internazionale Arte Lugana.
Vive e lavora a Catania.

ANNALU’ BOERETTO

Scultrice.
È nata a San Donà di Piave, Venezia, nel 1976.
Porta avanti da anni un lavoro grafico/pittorico, scultoreo e di installazione in Italia e all’estero. Appartiene a quel genere di artisti per i quali il dominio della materia, della chimica, delle sostanze fisiche, è parte integrante di un più ampio processo di esplorazione che coinvolge certamente l’arte ma anche le dimensioni più impalpabili dello spirito.
Nelle opere dell’Artista è presente un senso di metamorfosi, di passaggio; un’artista discepola della metamorfosi intenta a penetrare i misteri della creazione, capace di assemblare elementi incongruenti come resine e carta, cortecce e lana di vetro, bitume e sabbia, cemento e radici, per creare nuove realtà, mondi sospesi dove l’alchimia è la leggerezza. Annalù, diplomata all’Accademia di Belle Arti di Venezia (1999), vive e lavora nella sua casa palafittata in riva al fiume Piave a Passarella di San Donà di Piave,Venezia. Dal 2001 ha esposto in numerose Collettive e Personali in Italia e all’Estero tra cui spiccano la Biennale di Venezia nel 2001 e nel 2011; Frozen Moments 2015 presso la Parkview Art Gallery di Hong Kong, Simulacri 2015, Codex 2013 e De rerum Natura 2012 presso Galleria Gagliardi (SI), Liquida presso la Galleria Davico nel 2014 e Legendary Nature presso la Red Eletion Gallery di Hong Kong nel 2013, Unfoldin alla Dac Gallery di Los Angeles 2008, Fluttuazioni 2009 e Reverie 2011 presso la Galleria Forni di Bologna. Ha vinto numerosi premi e menzioni ed ha esposto in numerosi Musei italiani e stranieri. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all’Estero.

CARMELO NICOSIA

Fotografo.
Nasce a Catania nel 1960. Laureato in chimica farmaceutica, dal 1979 inizia a collaborare con varie testate giornalistiche in qualità di fotoreporter. Dal 1990 insegna storia e progettazione fotografica presso l’Accademia di Belle Arti di Catania, della quale nel 2006 diventa Direttore. Responsabile del Dipartimento di Tecniche e Storia della Fotografia e Video presso l’Accademia di Catania, tiene regolarmente corsi e seminari su “Progettazione e storia della fotografia contemporanea”, con una specializzazione in Antropologia Visuale, presso fondazioni ed università, italiane ed estere. Dal 2000, è impegnato in numerosi progetti editoriali ed espositivi a carattere socio antropologico,con particolare attenzione ai temi dell’identità,dei fenomeni collettivi, al rapporto con la storia.
Dal 2007, presso il Dipartimento di Fotografia e video di Catania analizza con una serie di seminari, il rapporto tra la fotografia e le discipline contemporanee, un progetto indirizzato alla ricostruzione di un periodo storico della fotografia dalla seconda guerra mondiale ad oggi.
Vive e lavora a Catania.

MARIA CRISTINA COSTANZO

Scultrice.
È nata a Piacenza nel 1970. Diplomata in scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, espone dal 1990 in diverse città d’Italia e Francia.
L’artista propone figure femminili apparentemente senza età, sospese nel tempo. Il corpo stilizzato ed allungato rappresentano l’ascesa ad una dimensione interiore, uno status che si raggiunge attraverso la stratificazione dell’esperienze del passato. Un contenitore di sentimenti, un pretesto per esprimere il suo modo di essere. Ritrae la vita, utilizzando l’argilla ed altri materiali di recupero, quali il ferro, l’alluminio, per modellare corpi che poi ricuce con filo di ferro o corda, per rappresentare le contraddizioni umane e le lacerazioni interiori. Ne derivano figure surreali che raggiungono la perfezione proprio attraverso la loro stessa imperfezione.
Vive e opera a Piacenza.

DANIELA ASTONE

Pittrice.
É nata a Pisa del 1980 ed è cresciuta a Porto S. Stefano in Maremma (Italia).
Nel 1998, dopo il diploma al liceo di ati visive di Grosseto si trasferisce a Firenze per studiare illustrazione presso la scuola internazionale di Comix.
Nel 2001 si iscrive all’Accademia d’Arte di Firenze, dove si laurea nel 2004.
Daniela è attualmente il direttore del programma intermedio dell’Accademia di Belle arti di Firenze.
Vive e lavora nella campagna di Chianti alle porte di Firenze.

ALESSIO DELI

Scultore.
È nato a Marino, in provincia di Roma, nel 1981.
Dopo gli studi all’Istituto d’Arte di Marino si è diplomato con il massimo dei voti all’Accademia di Belle Arti di Carrara dove si è specializzato in scultura.
Successivamente ha conseguito l’abilitazione all’insegnamento delle discipline plastiche presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.
La sua area di ricerca e di produzione artistica, iniziata fin dagli anni della formazione, si è sviluppata e arricchita nell’ultimo decennio, su tematiche di natura figurativa, sia nel disegno che nella scultura.
Per la scultura in particolare l’impronta che imprime alle opere si rivela mediante l’assemblaggio e la modellazione di materiali di recupero. Sebbene il suo stile abbia profonde radici nella tradizione classica, il suo desiderio di ridar vita ai materiali abbandonati e di riciclo dà al suo lavoro un pertinente taglio postmoderno. Recentemente Arte Rai ha realizzato un documentario sul suo lavoro dal titolo “La Scultura Ecologica”.
I suoi lavori sono collocati in spazi pubblici come la Basilica di S. Maria in Aracoeli a Roma , il MacS di Catania, la costituente Raccolta Civica d’Arte Contemporanea di Palazzo Simoni Fè di Bienno, il Museo d’Arte Contemporanea Roberto Bilotti a Cosenza.

EMANUELE DASCANIO

Pittore.
Nasce a Garbagnate Milanese nel 1983. Dopo essersi diplomato al Liceo Artistico Lucio Fontana di Arese, nel 2003 si iscrive all’accademia di Brera, sezione pittura: avendo appreso di vivere in un contesto decadente per la stessa pittura, la abbandona dopo sei mesi. Continuando, però, a sentire il desiderio ed il bisogno di una crescita artistica, nel 2007 approda nello studio di Gianluca Corona, trovando in lui un valido maestro ed apprendendo la tecnica della pittura ad olio. Ha partecipato a vari concorsi e mostre collettive a livello nazionale e internazionale, classificandosi ai primi posti. Perfezionista di natura, Emanuele Dascanio ha dedicato molto tempo allo studio delle tecniche artistiche e alla ricerca di un continuo miglioramento nelle sue capacità pittoriche, prima di intraprendere l’attività espositiva.
Vive e lavora a Valenza (Alessandria).

EMANUELE GIUFFRIDA

Pittore.
Nasce a Gela nel 1982. Consegue il diploma di maturità presso il liceo artistico D. Almeyda di Palermo, e la laurea in pittura presso l’Accademia di Belle Arti della stessa città.
Vive e lavora a Palermo.

FABIO MODICA

Pittore.
Nasce a Catania nel 1978. Allievo di noti artisti italiani quali Alberto Abate e Antonio Santacroce, le sue prime prove possono ascriversi allo stile classico rinascimentale, con occasionali riferimenti alla mitologia greca e latina ed una predilezione per soggetti avvolti da luce caravaggesca. Perfezionatasi ionatasi nella tecnica ad olio, la sua arte trova ulteriori veicoli espressivi negli acrilici, i gessetti, gli acquerelli e, soprattutto, in tecniche miste sperimentali ed innovative.
L’incontro con il pittore Antonio Santacroce segna un radicale cambiamento nella sua produzione ed identità di artista. Gradualmente prende le distanze dallo stile figurativo classico per abbracciare una prospettiva semi-astratta, nella quale l’amore per le nude linee e i colori sfocia in un agone irrisolto fra l’innata propensione per i linguaggi realistici ed iperrealisti e l’irresistibile richiamo dell’espressionismo astratto.
In Fabio Modica cresce nel tempo una genuina passione per il nudo, ispirando una recente produzione di dipinti in bianco e nero sulla mercificazione del corpo umano e sul suo decadimento spirituale. In questa serie, chiamata “Mercification”, l’assenza del colore consente al pittore di concentrarsi esclusivamente sull’energia del gesto, graffiando ed incidendo la superficie, e donando ai soggetti vita propria e movimento.
Il tratto distintivo della pittura di Fabio Modica è stato individuato nella sua capacità di ottenere “stratificati accumuli di vibrante colore spatolato sulla tela torturata con sciabolate di action painting”. Le sue opere più rinomate sono ritratti femminili a distanza molto ravvicinata, in cui lo sguardo trafigge “alla stregua di un dardo saettante che mira a dar vita a un duello senza esclusione di colpi”. Come è stato opportunamente notato, “il senso di tutto si concentra e condensa in volti abitati di bellezza o in visi intrisi di sofferenza nei quali un non troppo sottile filo rosso li lega: gli occhi. Occhi ipnotici, di un persistente colore azzurro cristallino nella struttura intima della materia e per questo profondi fino all’anima. Occhi custodi di verità che nella pienezza della loro apertura sono capaci di tirare dentro nel discorso chi guarda. Occhi che interrogano e scrutano. Occhi che
parlano.” I ritratti di Fabio Modica sono il “correlativo oggettivo” eliottiano di uno stato d’animo, di un frammento di ricordo o di un momento “epifanico” dal sapore modernista. Le opere più recenti ed innovative hanno dato vita a due serie parallele intitolate “Gnosis” e “Prisoners of Matter” (Prigionieri della Materia), entrambe ampiamente celebrate presso le gallerie statunitensi dove è esposta gran parte dell’opera del pittore dal 2013. Il termine “Gnosis”, di origine greca, si riferisce ad una “conoscenza” non teoretica, ma incardinata nell’azione e nell’esperienza. Il pittore professa la sua fede nell’Arte quale mezzo privilegiato per stimolare la conoscenza del Sé. La serie ritrae individui colti in uno stato epifanico di autoconsapevolezza da cui scaturiscono emozioni in grado di scuotere una consolidata visione del mondo. I sentimenti qui esplorati sono, inter alia: stupore,
oblio, fervore, elevazione, rimpianto, abnegazione, perdita, autocontrollo e liberazione.
Nella serie “Prisoners of Matter” i soggetti appaiono intrappolati nel mondo materiale, simboleggiato dalla “materia” pittorica. Modica cattura abilmente l’istante in cui una sorta di illuminazione, definita dal regista Werner Herzog “il flash estatico da cui emerge la Verità”, libera i soggetti da barriere e costrizioni autoindotte perché possano risvegliarsi in
uno stato superiore di coscienza.
Fabio Modica ha preso parte a svariati eventi artistici per la promozione del riciclo in Arte. Un felice ciclo di opere interamente realizzate con materiale da rifiuto gli è valso il terzo premio al concorso internazione “STOP ALLO 048 degli oggetti”, tenutosi a Catania nel 2012. Qui i ritratti di Modica prendono forma dalla combinazione sapiente di oggetti multicolori quali chiodi, spilli, strumenti in plastica, tessuti, cavi e fili elettrici recisi o avvolti in lunghe spirali. Il suo ultimo lavoro in questa serie è un trittico di grandi dimensioni che ritrae il volto di una donna realizzato esclusivamente con denim usati. Fabio Modica è stato per lungo tempo docente di Disegno, Trompe L’Oeil, Decorazione d’Interni e Tecniche dell’affresco presso l’Accademia “Nike” di Catania, dove ha svolto occasionalmente anche corsi di pittura. All’interno di corsi rivolti ai membri del corpo
docente, ha insegnato Decorazione d’Interni e Trompe L’Oeil presso il Liceo Artistico Statale “M. M. Lazzaro” di Catania, Modica è stato protagonista di numerosi eventi culturali, mostre personali e collettive nella sua città natale e all’estero. Nel 2009-2010 ha collaborato con due note Gallerie di Arte Moderna e Contemporanea di Londra, la “Brick Lane Gallery” nella East End e la centralissima “Opus Gallery” di Covent Garden. In Italia, con la Galleria “Il Borgo” di Milano e presso lo “Spazio d’Arte L’Altrove” di Ferrara, che ha promosso le sue opere in alcune gallerie di Milano, Siena e Bologna. In Francia, a Nizza, sempre dal 2009 le sue opere possono essere ammirate presso la sontuosa Villa Magdalena, e nel 2013 a Barbizon, presso la Becharat Gallery, filiale francese della nota galleria di Atlanta. In Spagna ha collaborato con l’associazione Art Nou, promotrice di numerose mostre collettive in tutto il paese. Dal 2013 ad oggi, le opere più imponenti e rappresentative sono esposte presso la Bill Lowe Gallery di Atlanta (USA). Nel 2014 inizia una collaborazione con la SORELLE Gallery, inserendosi nelle due sedi di New Canaan, (CT), ed Albany (New York), con la SCAA Gallery di San Diego, California, la Aberson Exhibits a Tulsa, Oklahoma, e con la Studio A Gallery di Catania.
Dal 2016, ancora una galleria americana, la Bender Gallery in North Carolina, rappresenterà l’artista nelle numerose e prestigiose fiere d’arte statunitensi, e, sempre dal 2016, sarà la Simon Bart Gallery di Porto Cervo a rappresentarlo in Italia.

FATIMA MESSANA

Scultrice.
È un’artista italiana di origine russa, nata a Severodvinsk nel 1986. Si forma come scultrice all’accademia di Belle Arti di Firenze. Nel 2013 è la vincitrice del X Premio Nazionale delle Arti- Sezione Scultura. Espone a livello nazionale ed internazionale, attualmente vive e lavora a Firenze.

GESUALDO PRESTIPINO

Scultore.
Nasce ad Enna il 15 ottobre 1933. Si diploma presso l’istituto d’Arte di Palermo, esordendo giovanissimo come pittore ma incentrando, in seguito, tutto il suo percorso artistico sulla scultura.
Dal 1964 al 1990, Prestipino presenta una mostra quasi ogni anno.
Dal 1998 inizia per l’artista una nuova fase di commistione tra la sua arte e la poesia mitologica del professore Domenico Fasciano, cattedratico all’Università di Montreal, poeta e profondo conoscitore della Sicilia, il quale nel 1999 pubblica il libro “Un figlio di Enna Gesualdo Prestipino”.
Suoi lavori si trovano in musei, gallerie d’arte e presso collezionisti privati, in Italia e all’estero.
Nel 2003 al Municipio di Enna è svelato al pubblico il monumento di bronzo “U carusu da surfara“.
Nel luglio del 2004 è inaugurato a Pergusa (EN) un gruppo bronzeo di grandi dimensioni raffigurante il “Ratto di Proserpina”.
Tra le varie esposizioni museali citiamo il “Museo Guttuso” dove si trova l’originale in gesso del gruppo scultore “Il ratto di Proserpina” ed il MUSEUM, Osservatorio dell’arte Contemporanea in Sicilia dove c’è il bronzo “Figure”, entrambi a Bagheria.
Vive ed opera a Pergusa (Enna).

GIOVANNI IUDICE

Pittore.
Nasce nel 1970 a Gela (CL). Risolutamente autodidatta, ha esordito nel ‘94 a Ragusa uscendo presto dalla dimensione isolana (che gli resta evidentemente cara) esponendo in personali (Acqui Terme, Milano, Spoleto…) e in prestigiose collettive fra le quali spiccano “Arte Italiana 1968-2007” (Palazzo Reale a Milano appunto nel 2007) e la Biennale di Venezia del 2011 (Padiglione Italia). Vive e lavora a Gela.
Mostre Personali
2010 Palazzo Pianciani, Spoleto (festival dei due mondi)
-Castello SvevoNormanno,Salemi(V.Sgarbi)
2009 Gam Palermo ( F. GalloMazzeo- E. Pontiggia, ed Charta)
2005 Galleria Forni Bologna (M. Sciaccaluga)
2002 Galleria Montrasio Milano( E.Pontiggia/F. Gualdoni, ed Mazzotta milano)
1998 galleria Repetto AcquiTerme(M. Fagiolo)
1995 studio nuova figurazione Ragusa
1993 studio nuova figurazione Ragusa
Mostre Collettive
2015 “Artisti di Sicila.Da Pirandelo a Iudice”
(a cura di V.Sgarbi. Catania CastelloUrsino-Palermo Museo Sant’Elia- Favignana, ex Tonnara Florio).
2012 “Homo Faber”, Milano, Castello Sforzesco( a cura di M.DiMarzio e N.Castellaneta)
2012 “Il Bel Paese dell’Arte”, Bergamo Gnam (a cura di G. DiPietrantonio).
2011 52^ Biennale di Venezia, padiglione Italia, Arsenale ( V. Sgarbi)
2010 Premio AgenoreFabbri, Germania/Italia.
2007 Arte Italiana da DeChirico alla contemporaneità. Palazzo Reale, Milano ( Sgarbi-Riva-Sciaccaluga).
2007 La Pittura della Realtà. Pac Milano( V.Sgarbi)
1998 DeMetaphisica. Galleria Appiani32 Milano ( M. Fagiolo)
1998 Premio Suzzara ( F. Fanelli)

GIUSEPPE VENEZIANO

Pittore.
Nasce a Mazzarino (CL) nel 1971. Si laurea in architettura nel 1996 presso l’Università di Palermo. Durante gli anni degli studi universitari collabora per diverse testate (Giornale di Sicilia, La Sicilia, Stilos). Parallelamente all’attività di architetto realizza dei fumetti per alcune case editrici (Paruzzo Editore, Il Capitello Editore). Dal 2000 al 2002 è Direttore Didattico e Docente di Storia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti “Giorgio de Chirico” di Riesi. Dal 2002 si trasferisce definitivamente a Milano, dove attualmente vive, per dedicarsi esclusivamente all’attività di pittore. Nel 2006 realizza la sua prima mostra importante nello spazio di “Luciano Inga Pin” a Milano. Nel 2007 partecipa alla VI Biennale di San Pietroburgo; nel 2008 è tra i venti artisti invitati a rappresentare l’ltalia alla mostra “Artâthlos” in occasione dei XXXIX Giochi Olimpici di Pechino; nel 2009 partecipa alla IV Biennale di Praga; Dal 2010 ha iniziato una collaborazione esclusiva con la Galleria Contini di Venezia. Nel 2011 viene invitato al Padiglione Italia alla 54ª Biennale di Venezia. Nel 2012 Biennale d’Arte Contemporanea Italia-Cina, Villa Reale di Monza. Nel 2015 partecipa alla mostra “Tesori d’Italia”, EXPO 2015, Milano.
Dalla critica e dalle riviste di settore è riconosciuto come uno dei massimi esponenti della “New Pop italiana” e del gruppo “Italian Newbrow”.

IGNAZIO SCHIFANO

Pittore.
Nasce a Palermo nel 1976. Inizia la sua formazione presso l’Accademia di Belle Arti della sua città per poi trasferirsi sei anni a Londra. Attraverso tecniche che derivano dal restauro e da una preparazione e scelta accurata dei materiali la sua pittura acquista il fascino del tempo. Vive e lavora a Palermo.
Mostre personali
2016:
– Iperbole a cura di Roberto Bilotti Ruggi d’ Aragona, Galleria Lombardi, Roma
2015:
– Confini, Lupo Art, Pietrasanta (LU)
– Esposizione permanente, Bobez, Palermo
– Confini, Lupo Art , Palermo
– Eco, Bobez, Palermo
– Esposizione permanente, Lupo Art, Pietrasanta (LU)
– Ignazio Schifano, Lupo Art, Palermo
2011:
– Ignazio Schifano, l’Arte di Bobè, Palermo
2005:
– Ignazio Schifano,, “Figures”, Titian Studio, Londra
Mostre collettive
2015:
– Sentinelle a cura di Giuseppe Carli, Villino Favaloro Di Stefano, Palermo
– Cloisonnè II edizione, Bobez, Palermo
– Scongiuro: tra magia e superstizione a cura di Giuseppe Carli, Palazzo Forcella de Seta, Palermo
– Fleur, Catania Art Gallery, Catania
– Mare di fuoco, Oratorio di San Mercurio, Palermo
– Young Sicilians, RvB Arts, Roma
– Di Luci e colori, Catania Art gallery, Catania
– Carta Canta nel tempo, Galleria Lombardi, Roma
– Artisti di Sicilia – Da Pirandello a Iudice a cura di Vittorio Sgarbi, Castel Ursino, Catania
2014:
– Cloisonnè a cura di Floriana Spano’, Bobez, Palermo
– Artisti di Sicilia- Da Pirandello a Iudice a cura di Vittorio Sgarbi, Palazzo Sant’Elia, Palermo
– Arte a Palazzo a cura di Giorgio Grasso, Palazzo Fantuzzi, Bologna
– Rosalia on the road – dalla strada al cielo, I edizione, a cura di Beatrice Feo Filangeri, Loggiato San Bartolomeo, Palermo
– Artisti di Sicilia – Da Pirandello a Iudice a cura di Vittorio Sgarbi, ex stabilimento Florio delle Tonnare, Favignana, (TP)
– Triennale di arti visive di Roma a cura di Daniele Radini Tedeschi, museo Venanzio Crocetti, Roma
2013:
– Nel ventre di Napoli, Castel dell’Ovo, Napoli
– Identità palermitane – Associazione Accento Acuto, La fucina dell’arte Villa Bruno, San Giorgio a Cremano, (Na)
2012:
– Pitture, Spazio Biotos, Palermo
2008:
– Emozioni Visive, Porto Empedocle (AG)
1998:
– Oltre il tempo e lo spazio dl luogo, Stand Florio, Palermo

ILARIA MARGUTTI

Pittrice.
Nasce a Modena nel 1971. Si diploma nel 1997 all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Comincia ad esporre i suoi lavori già dal 1996 ma è dal 2007 che inizia ad inserire la tecnica del ricamo nei suoi dipinti, che nel tempo diventa il linguaggio in cui sente meglio rappresentata la propria poetica.
Nel 2008 le sue opere sono finaliste in tre premi internazionali: Arte Laguna, Arte Mondadori e premio Embroideres’ Guild di Birmingham. Nel 2010 è in Costa d’Avorio con “De L’Esprit e de L’Eau” sostenuto dal Consolato Italiano per un progetto artistico per il ripristino della cultura africana nei paesi travolti dalla guerra civile. Segue progetti per la diffusione dell’arte contemporanea presso il Museo Civico di Sansepolcro, di cui è membro nella Commissione dell’Istituzione: dal 2011 è infatti curatrice di “Incontri al museo con l’arte contemporanea”, rassegna di incontri e mostre con artisti di tutta Italia al Museo Civico di Sansepolcro. Dal 2013, è responsabile dello spazio sperimentale “Casermarcheologica” per l’arte Contemporanea, destinato al riutilizzo di Palazzo Maglioni, ex Caserma dei Carabinieri di Sansepolcro. Tra le sue mostre più importanti: 2010 – il filo dell’imperfetto, Festival dell’Arte Contemporanea di Bitonto e Museo di Emilio Greco, Latina; OttoMarzo a cura di Iginio Materazzi ex chiesa della Madonna del Duomo Arezzo; 2011 – Pelle|Muta a cura di Viviana Siviero, Wannabee Gallery, Milano; 2012 – Biennale di FiberPhiladelphia, Philadelphia, USA – Fuori dalla Pelle a cura di Manuela De Leonardis, Spazio Lavatoio Contumaciale, Roma; 2013 – Il Corpo scritto sul Filo a cura di Vincenza Tommaselli, Galleria Montevergini, Ortigia (SC).
Vive e lavora a Sansepolcro.

JARA MARZULLI

Pittrice.
Nasce a Bari nel 1977. Si diploma al liceo Artistico ed all’Accademia di Belli Arti di Bari con il massimo dei voti. Partecipa ad esposizioni di arte nazionali ed internazionali.
Vive e lavora a Bari.

MASSIMO LAGROTTERIA

Pittore e scultore.
Nasce a Lucerna (Svizzera) nel 1972, da sempre ha incentratoil suo lavoro sullo studio della figura.
Nel 2007 inizia a collaborare con la galleria De’ Bonis di Reggo Emilia dove, dopo alcune mostre collettive ed esposizioni in diverse fiere d’arte, esordisce a Padova con la prima personale. È un periodo di forte sperimentazione. I supporti si alternano, la tela viene resa “materica”con un collage di carta e cartone. Anche ferro, rame e legno vengono usati come basi. I volti e i corpi sono generalmente soli, isolati, fisicamente e psicologicamente. Dopo due viaggi a New York inizia a lavorare a una serie di vedute della metropoli americana che verranno inserite (insieme ai volti e ai corpi, sempre presenti nella sua produzione) nel catalogo “L’incantesimo del Caos Moderno” (testo critico Stefano Luppi) stampato in occasione di una serie di mostre tenutesi tra Verona, Padova e Venezia nel 2010.
Nel 2011 collabora con la galleria Anna Breda di Padova, dove nello stesso anno presenta una personale.
Nel 2013 inizia una collaborazione con la galleria Sciaccheart di Riomaggiore.
Le opere iniziano a diventare più “leggere”, le tele in questo periodo vengono preparate con smalti e acrilici prima del disegno.
Massimo Lagrotteria cerca un irraggiungibile equilibrio attraverso una lenta, inesorabile sottrazione. I soggetti sembrano quasi rassegnati a perdere la loro falsa centralità nel mondo.
Con lo sguardo sempre rivolto ai grandi maestri: Freud, Dumas o Maria Lassnig cambia anche la tavolozza dei colori. Le sfumature dei grigi, gli incarnati e il bitume prendono il sopravvento tra i visi e le figure. Nel 2015 espone una serie di 27 opere di piccolo formato a Berlino nel locale Cuore di vetro. La serie e il catalogo “SFIORATI” nascono da una collaborazione con la curatrice Giuditta Nidiaci, autrice anche del testo critico. Attualmente collabora con diverse gallerie in Emilia, Lombardia, Veneto e Liguria. Vive e lavora a Carpi (MO).

LUCIANO VADALA’

Pittore.
Nasce ad Acireale nel 1967. Nel 1995 consegue il diploma presso l’Accademia Michelangelo di Agrigento. Due anni dopo, realizza i pannelli scenografici per il film “Palombella Rossa” di Nanni Moretti. Nel 2000, vince il “Concorso Nazionale Opere d’Arte” indetto dal Ministero per i Lavori Pubblici di Palermo, con permanente destinazione dell’opera presso l’Aula Giudiziaria nel Complesso Penitenziario di Bicocca (CT). I suoi lavori si trovano presso collezioni private nazionali e presso Palazzo Platamone – Palazzo della Cultura – di Catania. Vive e lavora ad Acireale.

MARCO CONDRO’

Pittore.
Nasce a Siracusa nel 1974. La sua passione per l’arte comincia all’età di sei anni quando, oltre a disegnare, inizia a dipingere. In continua evoluzione ha sempre voluto sperimentare l’utilizzo di tecniche diverse: dalla tempera all’acrilico all’olio. La sua educazione artistica si forma dapprima al Liceo Artistico di Roma e in seguito all’Accademia di belle Arti di Roma. Si diploma nel 1998 all’Accademia con il massimo dei voti e con lode. La passione per la sperimentazione lo porta, per qualche anno, ad esplorare anche il mondo digitale, pur non abbandonando mai la pittura tradizionale. Le varie esperienze lo inducono ad intraprendere un percorso iperrealistico/fotorealistico che continua nella sua recente produzione artistica.
Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.
Attualmente vive e lavora a Roma.

MIRIAM PACE

Pittrice.
Nasce a Catania nel 1981. Frequenta il liceo scientifico di Caltagirone e si laurea in Design al Politecnico di Milano, frequentando i corsi serali annuali all’Accademia di Belle Arti di Milano e i corsi di progettazione computerizzata allo IED di Milano. Nel 2009 consegue un Master in design for Plastic al Politecnico di Milano. Partecipa a numerose mostre collettive e personali.
Vive e lavora a Caltagirone.

MONIA MERLO

Fotografa.
Nasce a Bassano del Grappa nel 1970. Dopo aver portato a termine i suoi studi presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia affianca al suo lavoro di architetto la sua passione per la fotografia, facendone il suo principale mezzo di espressione. Monia lavora come fotografa freelance, concentrandosi soprattutto sulla moda e vanta prestigiose collaborazioni con brand famosi.
Ritraendo fragili figure femminili in luoghi carichi di suggestione, le sue fotografie parlano della difficoltà di raccontare se stessi attraverso il dialogo silenzioso e dolente con il proprio inconscio.
Il suo lavoro è stato esposto in diverse mostre e pubblicato in libri e riviste.
Alcune delle sue fotografie sono rappresentate dall’agenzia Art + Commerce di New York e dalla Sakura Gallery di Parigi.
Vive e lavora a Rosà (VI).

OTTAVIO MARINO

Fotografo.
Nasce a Cassano Ionio, Cosenza nel 1974. Dopo gli studi in Architettura presso il Politecnico di Bari si dedica per molti anni alla progettazione architettonica che lo assorbe totalmente. Quasi dieci anni fa inizia a realizzare progetti di comunicazione e si appassiona al teatro. Iniziano i primi lavori in questo ambito, cura mostre pittoriche e fotografiche di artisti locali e presentazioni di libri e vari progetti culturali fino ad arrivare alla curatela di oltre quaranta progetti fino ad oggi. Scrive per il teatro e cura la regia di alcuni spettacoli, contemporaneamente cura progetti anche oltre i confini del paese in cui vive collaborando con alcuni degli artisti più importanti del panorama artistico italiano ed internazionale. Nel settembre del 2011 crea Fbphilosophy, community per artisti che raccoglie l’adesione dei più importanti artisti italiani contemporanei, tra i quali Roberto Ferri, Agostino Arrivabene, Paolo Schmidlin, Giovanni Gasparro, Davide Puma e tanti altri ancora. In seguito, senza mai abbandonare la progettazione e promozione culturale si dedica alla sua passione, la fotografia. Nel dicembre del 2013 presenta “Frida Kahlo” il suo primo progetto fotografico dedicato alla struggente pittrice messicana. Contemporaneamente attiva un progetto di arte e architettura presso una comunità di recupero dalle tossicodipendenze in Calabria. In seguito produce altri progetti fotografici, nel luglio del 2014 presenta la sua prima mostra fotografica, “In lumine Dei/Romeo & Juliet”, collocata in una chiesa barocca della sua terra.
Nel novembre del 2014 viene selezionato da Vogue Italia nel progetto PhotoVogue, progetto che mira alla scoperta dei nuovi talenti della fotografia e le sue foto vengono selezionate tra le migliori del contest. Attualmente vanta centinaia di pubblicazioni in questo progetto. Nell’ultimo anno crea e lancia nuovi progetti fotografici tra i quali, “Magna Grecia”, dedicato alla sua terra, “Illuminata” “Le geometrie dell’assenza” progetto dedicato ai poeti americani Walt Whitman ed Emily Dickinson, “Winter Overture” “Dancing with Caravaggio” dedicato al pittore italiano Michelangelo Merisi da Caravaggio, “Velluto, stories of families”, “The sleeping Beauty”. Nell’agosto del 2015 si inaugura una nuova tappa della sua mostra “Romeo & Juliet”, stavolta allestita nelle cripte della cattedrale di Mormanno, paese del cosentino. Intanto continuano le pubblicazioni su importanti magazines specializzati e non solo, dal prestigiosissimo magazine francese “L’Oeil de la photographie” che nel mese di ottobre del 2015 pubblica il suo progetto fotografico ispirato proprio a “Romeo & Juliet” di William Shakespeare e alla pittura di Caravaggio. Seguono moltissime pubblicazioni sui più diffusi magazines italiani e portali web tra i quali Panorama, Sky Arte , Rai Arte, Shakespeare Magazine UK e Artemagazine.
Vive e lavora a Cassano Ionio.

SERGIO PADOVANI

Pittore.
Nato a Modena nel 1972, per diversi anni è musicista nella sperimentazione e nella ricerca, evitando confinamenti e limitazioni se non il proprio istinto. Dal 2006 la musica subisce, però, un inarrestabile processo il cui verdetto finale è la trasmutazione assoluta nella pittura.
Senza confinamenti e limitazioni. Sempre il medesimo istinto. Questo nuovo iter, più simile ad un inestinguibile, insaziabile rogo interiore, diventa voragine profonda riempita di luce, eccesso e miseria di un palcoscenico impietoso, universo di corpi nell’esitazione attonita ad affrontare la felicità e l’accecante grazia del creato. Una manifestazione salvifica, dunque, divina o del corpo non ha davvero importanza,se non come traslucida,incontrollabile rivoluzione attraverso la quale ritrarre personificazioni che si sentono inadeguate alla vita, alla loro storia,a se stesse. Ma che percepiscono il bisogno più ancestrale dell’uomo: la salvezza appunto.
Nel 2011 ha partecipato alla 54^ Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Sezione regionale Torino.
Ha vinto il Premio Arte Laguna (2009), il Premio Wannabee (2009) ed il Premio Yicca (2009). E’ stato finalista del Premio Celeste , del Premio Combat e del Premio Arte. Le sue opere sono presenti in importanti collezioni sia in Italia che in Europa.
Vive e lavora a Modena.

PAOLO GUARRERA

Scultore.
Nasce ad Acireale nel 1970. Ha studiato presso l’Istituto Statale d’arte di Catania conseguendo nel 1989 la Maturità di Arte Applicata (decorazione plastica).
Nel 1994 si Diploma nel corso di scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Catania. Attualmente insegna Discipline Plastiche presso il liceo Artistico Statale “M. M. Lazzaro” di Catania e il liceo artistico “Brunelleschi” di Acireale.
Vive e lavora ad Acireale.

PIERO ROCCASALVO RUB

Pittore.
Nasce a Siracusa nel 1974, consegue il diploma di maturità presso l’Istituto Statale d’Arte di Siracusa nel 1993. Alla fine dello stesso anno si trasferisce a Venezia per studiare pittura all’Accademia di Belle Arti. Nel biennio 1994-1996 entra a far parte del Gruppo Di Mille, esponendo in varie collettive (80° Collettiva, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia; Sacher e profano, Galleria Crossing, Portogruaro-Udine; Mai i treni sono stati così appesi, Stazione Santa Lucia di Venezia; I baffi alla Gioconda, Artefiera, Pordenone). Successivamente partecipa ad un workshop presso Palazzo Carminati, su invito della curatrice Chiara Bertola che, con il coordinamento del Gruppo Eredi Brancusi, ne realizza una mostra alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia (Portami a casa, catalogo Electa). Nel 1997 ottiene una borsa di studio presso il Middlesex University Fine Art di Londra. È grazie a questo soggiorno di ricerca che successivamente completerà gli studi accademici, specializzandosi sulla pittura di Francis Bacon. Nel 1998 collabora in Accademia con Luigi Viola a Working in aula 2 – 8.6.1998. Nello stesso anno partecipa alla collettiva coordinata da Interno 3 (Guarda cosa guardi versione 2.0, Forte Marghera-Venezia), da cui segue un confronto tra pittura e poesia (Piero Roccasalvo, Isabella Doro, Cristina Alaimo versus Tiziano Scarpa). Nell’anno accademico 1999-2000 è docente di pittura e tecniche pittoriche all’Accademia di Belle Arti Giotto di Modica. Si è anche occupato di grafica per l’editoria e la pubblicità. E’ dei primissimi anni Novanta l’incontro fondamentale per la sperimentazione pittorica di RUB con il filmmaker e scrittore Mauro Aprile Zanetti, insieme al quale si è venuto sviluppando un vivace e fervido sodalizio tra arte, editoria, cinema sperimentale, video e teatro. Nel 2011 è chiamato ad esporre alla 54. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Padiglione siciliano alla Galleria Civica di Montevergini , Siracusa.

DAVIDE PUMA

Pittore.
È nato a Sanremo nel 1971. Disegnatore da sempre, dedica i primi anni della sua vita professionale ad altri percorsi lavorativi. Scopre la passione per la pittura nel 2003, quando, quasi per gioco, comincia a collaborare nell’atelier del fratello Corrado. Incoraggiato da quest’ultimo, decide di affinare ed indirizzare il proprio talento naturale frequentando l’Accademia Balbo di Bordighera con il maestro Enzo Consiglio, e la scuola di nudo artistico di Mentone. In pochi anni il suo lavoro viene proposto in gallerie di prestigio in tutta Italia da Nord a Sud e ha attirato l’attenzione di gallerie a Parigi e a Ginevra che gli hanno prodotto mostre personali. È dalla poesia che egli trae ispirazione e alimento per rappresentare il confronto tra uomo, inteso come essere umano e la natura, tra l’uomo ed il cosmo, tra l’universo animale e quello floreale.
Vive e lavora a Sanremo.

RAMONA ZORDINI

Fotografa.
Nasce a Brescia nel 1983.Studia alla Libera Accademia di Belle Arti di Brescia conseguendo un Diploma Quadriennale in pittura ind. fotografia con voto 110/110 lode e un Diploma Specialistico in Fotografia con voto 110/110 lode. Attualmente insegna Fotografia.
È stata pubblicata su riviste Internazionali (tra le più importanti Zoom di Marzo 2009 e Zoom di settembre 2009), ha vinto il Premio Telethon edizione 2009, nel Premio Tau Visual è stata indicata come “Autore Segnalato”e nel 2011 viene selezionata per partecipare alla Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo.
Vive e lavora a Brescia.

ALESSANDRO REGGIOLI

Scultore.
Nasce a Firenze nel 1971.
Nel 1989 si diploma al Liceo Artistico e nel 1995 consegue la laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Dal 2003 espone a Firenze e in Italia ricevendo apprezzamento dal mondo accademico e da critici dell’arte del calibro di Carlo Pedretti, Vincenzo Mollica e Daniela Marcheschi. I riconoscimenti gli aprono le porte della visibilità: espone le sue personali a livello istituzionale in tutta Italia.

ROBERTA BUSATO

Scultrice.
Nasce a Verona nel 1976. Nel 1996 consegue la maturità artistica a Verona, a cui segue il diploma di laurea in pittura all’Accademia di Belle Arti di Carrara nel 2004.
Durante il periodo accademico, dove si iscrive al corso di pittura sotto la cattedra di Omar Galliani, inizia la sua collaborazione con la compagnia teatrale cesenate Socìetas Raffaello Sanzio. Parte così un periodo intensivo di studio e ricerca artistica immersa in un atmosfera carica di stimoli creativi riuscendo ad integrare disegno con scultura e teatro. La capacità di sviluppare l’opera artistica attraverso l’uso di diversi mezzi espressivi, porterà negli anni a concepire lavori pittorici, fotografici e video soffermandosi poi, nell’ultimo periodo, ad investigare la materia plastica. Questa ricerca ha condotto l’artista a scoprire la terra cruda come materia primordiale per concepire quest’ultimo ciclo di lavori.
Oltre alle numerose collaborazioni teatrali, lavora portando avanti una ricerca personale. Negli anni tali opere sono state scelte per esposizioni collettive, ricevendo anche riconoscimenti e premi. Alcune opere sono state selezionate dall’Associazione AJAC per Metropolitan Art Museum di Tokio; a Castel San Pietro a Bologna con il curatore Guido Molinari; a Venezia alla Galleria Scalamata con il collettivo “the roommates”; alla “Biennale d’Arte Contemporanea di San Martino”dell’Argine dove le viene assegnato il primo premio; al “Premio Bozzolo”; alla casa del Mantegna a Mantova per la mostra “GAM” curata da Vincenzo Denti e Gianfranco Ferlisi.
Vive e lavora tra Mantova e Pietrasanta.

ROBERTA CONI

Pittrice.
Nasce a Marino nel 1976. Si diploma nel 1999 all’Accademia di Belle Arti di Roma nella sezione di pittura. Nel 1997 vince il Progetto borsa di studio Erasmus e frequenta il terzo anno di Accademia presso la Facultad de Bellas Artes “Alonso Cano” di Granada, Spagna. Dal 1999 al 2002 lavora come docente di pittura e storia dell’arte moderna, presso la scuola Centro Urbano di Rocca di Papa (Roma). Dal 2000 al 2002 opera come consulente storico dell’arte presso le Scuderie al Quirinale e Mercati di Traiano di Roma. Nel 2005-2006 vince una borsa di studio come ambasciatrice culturale per il Roary International e frequenta l’enrichment program presso l’Academy of Art University di San Francisco, California (USA). Nel 2011 è tra gli artisti selezionati per il Padiglione Italia Accademie della 54 Esposizione Internazionale d’Arte Biennale di Venezia. Vive e lavora a Marino.

ROBERTO FERRI

Pittore.
Nasce a Taranto nel 1978. Nel 1966 si diploma al Licep artistico “Lisippo” di taranto. Inizia a studiare prima come autodidatta e, trasferitosi a Roma nel 1999 approfondisce la ricerca sulla pittura antica, dall’inizio del Cinquecento alla fine dell’Ottocento; in particolare si dedica alla pittura caravaggesca ed a quella accademica (David, Ingres, Girodet, Géricault, Gleyre, Bouguereau, ecc). Nel 2006 si laurea con 110 e lode all’Accademia di belle Arti di Roma, nel corso di scenografia; per tre anni studia con Gaetano Castelli e l’ultimo anno con Francesco Zito.

SEBASTIANO MESSINA

Scultore.
Nasce nel 1951 a Scoglitti (RG). Studia a Comiso dove consegue, nel 1971, il diploma di Maestro d’Arte in decorazione plastica presso l’Istituto d’Arte. L’anno successivo si trasferisce a Milano dove frequentai corsi di Francesco Messina presso l’Accademia di Brera e, poco più tardi, quelli di Sandro Cerchi all’Albertina di Torino.
Nella metà degli anni Settanta, lasciata l’accademia per via di alcune difficoltà sopraggiunte, ritorna in Sicilia dove, unitamente al lavoro di falegname, mantiene viva la passione per la scultura. Intensifica inoltre la sua inclinazione giovanile al disegno e alla pittura partecipando a diverse mostre collettive nella provincia iblea. Per tutti glia anni Ottanta, Sebastiano Messina, continua a dipingere, riprendendo solo più tardi l’attività scultorea che trova il suo culmine negli anni Novanta.
È esponente del siciliano Gruppo di Scicli.
Vive e lavora a Scoglitti.

SERGIO FIORENTINO

Pittore.
Nasce a Catania nel 1973. Dopo gli studi classici e l’Accademia di belle Arti si dedica per anni allo studio del design e delle arti decorative del XX secolo. Nel 2011 riprende a dipingere, da quel momento realizza varie mostre in sedi pubbliche e gallerie.
Vive e lavora tra Noto e Catania.

SILVIO PORZIONATO

Pittore.
Nasce a Moncalieri (TO) nel 1971. È un pittore figurativo che predilige la pittura ad olio ed acrilico su tele di grandi dimensioni servendosi di fotografie fatte ad amici o a se stesso. Dopo un diploma di maturità artistica, si occupa per un decennio di design per un’importante azienda torinese, decide poi di ricominciare una nuova vita nel silenzio della terra del Roero (CN), in uno stretto intimo contatto con la natura e con l’arte. La sua attività espositiva ha inizio nel 2007, anno in cui è selezionato al Premio Arte Mondadori. Nel 2010 vince il premio della critica a Saluzzo Arte e realizza un’opera permanente per il Museo d’Arte Urbana di Torino. Successivamente prende parte a numerose mostre collettive e personali. Nel 2011 è selezionato per la 54. Biennale di Venezia, esponendo sia all’interno del padiglione regionale del Piemonte che del Padiglione Italia a Torino, Sala Nervi. Vive e lavora a Pancalieri.

UGO RIVA

Scultore.
Nasce a Bergamo nel 1951. Scopre il suo talento artistico nel corso degli studi superiori presso l’Istituto Magistrale Statale: dopo alcune sperimentazioni pittoriche decide di dedicarsi completamente alla scultura e frequenta brevemente lo studio di Tarcisio Brugnetti. Le sue prime mostre risalgono all’inizio degli anni Ottanta, dal termine del medesimo decennio datano invece le collaborazioni con importanti gallerie e mercanti d’arte che lo hanno portato ad esporre, negli anni successivi, in numerose città italiane e straniere. Il suo lavoro è stato oggetto dell’attenzione di critici quali Mario De Micheli, Sergio Zavoli, Vittorio Sgarbi, Elena Pontiggia, Donald Kuspit, Gerard Xurigera, Timothy J. Standring, Wolf Gunther Thiel e Flavio Arensi. Nel 2013 è stato nominato membro dell’Accademia dei Virtuosi al Pantheon.
Le sue prime opere giovanili, negli anni Settanta e Ottanta risentono dell’influenza espressionista, in seguito lo studio della statuaria greca, dell’arte rinascimentale italiana e di Canova lo portano ad abbracciare stilemi neoclassici e al recupero di temi mitologici ed epici. Gli incontri con il gallerista Giuseppe Gastaldelli e il critico Mario De Micheli lo avvicinano poi alle opere di grandi scultori italiani del XX secolo come Arturo Martini, Marino Marini ed Emilio Scanavino, che costituiranno, insieme a Giacomo Manzù e Augusto Perez, ulteriori fonti di ispirazione per l’evoluzione della sua poetica. Dalla metà degli anni Novanta, infatti, Riva, senza mai tradire la scelta figurativa, opera un’incessante ricerca personale basata su una lettura critica della società contemporanea e del ruolo che gli artisti e l’arte sono chiamati a svolgere in essa. Oltre alla scultura, Riva nutre una grande passione per il disegno: nel 2000 ha realizzato l’Evangeliario per l’anno giubilare, l’anno successivo ha poi illustrato un’edizione dei Canti di Giacomo Leopardi mentre nel 2003 è stata la volta del Libro d’ore, contenente ventinove Canti del Salterio tradotti da David Maria Turoldo (che Riva conobbe personalmente negli anni Settanta durante il priorato di Turoldo presso l’Abbazia rettoria di Sant’Egidio in Fontanella), l’Ave Maria e sette Canti del Nuovo Testamento selezionati da monsignor Gianfranco Ravasi, autore dell’introduzione e dei commenti ai testi. Le esperienze dell’Evangeliario e del Libro d’ore hanno inoltre rinnovato il suo interesse per l’arte sacra, che si è estrinsecato nella realizzazione, nel 2006, di una Via Christi in cotto policromo per il Tempio Votivo di Bergamo. Negli ultimi anni hanno assunto particolare rilevanza la creazione, nel 2011, di Anima Mundi, un’opera raffigurante un angelo acefalo e collocata a Bergamo nel centralissimo largo Porta Nuova, la partecipazione, nello stesso anno, alla Biennale di Venezia e la realizzazione della mostra Sculture nel parco tenutasi nel 2012 presso il Four Seasons di Firenze.

VALENTINA CECI

Pittrice.
É nata a Milano il 26 Settembre 1985 e si laurea a pieni voti all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove tra il 2007 e il 2008 ricopre il ruolo di assistente alla cattedra di Scenografia.
Oltre alla scenografia e alla pittura, si dedica all’illustrazione lavorando dal 2008 al 2012 al progetto di un cartone animato e un libro illustrato per il Produttore francese Pascal Raynaud.
Nel 2013 , viene selezionata per partecipare alla “Mostra degli Illustratori” della Bologna Children’s Book Fair 2013 con la conseguente esposizione delle sue illustrazioni in una mostra itinerante in quattro musei del Giappone. Diversi sono anche i concorsi e le mostre collettive di pittura a cui prende parte. Sempre nel 2013, decretata vincitrice del “Premio Bonatto Minella” da una giuria presieduta da Vittorio Sgarbi, espone con la sua prima semi-personale presso le sale della villa settecentesca Casa Toesca (Rivarolo Canavese,Torino), e successivamente alla galleria Hernandez di Milano.
Nel 2015 prende parte alle esposizioni di Casa d’Aste BASEZERO di Milano ed e finalista per la mostra “ModPortrait II” allestita in Spagna prima presso la Galerĺa Artelibre di Saragozza e poi al Museu Europeu d’Art Modern (MEAM) di Barcellona, con un’opera che ora fa parte della collezione permanente del Museo spagnolo.
Recentemente si aggiudica il Primo Premio “3ART” organizzato dall’associazione del Comune di Spirano e il Primo Premio del Concorso “Don Primo Mazzolari” del Comune di Bozzolo (BG), con la conseguente acquisizione della sua opera in concorso nella collezione permanente dei rispettivi Comuni.

VINCENZO TODARO

Pittore.
Nasce a Erice nel 1978. Dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte di Sciacca, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Palermo dove si laurea con lode in Decorazione e Pittura.
Vive e lavora tra Palermo e Sciacca.

La mia arte è un mezzo di indagine, riflessione e comunicazione, mi interessa l’uomo e la realtà, l’identità e le storie raccontate dalle cose e dalle immagini.
Nella recenti serie di opere (un)memories, Somebody’s portraits e AnThROPOS lavoro sulla perdita di identità e di memoria a partire da vecchie fotografie di sconosciuti. Lavori precedenti indagavano sull’identità e la memoria relative a non-luoghi, edifici e oggetti in abbandono. Non voglio limitarmi rigidamente dentro tecniche o stili, i quali solo mezzi, anche da modificare, ibridare o abbandonare a seconda delle necessità espressive.
La mia attuale ricerca è sostanzialmente figurativa, ma una figurazione concettuale, è più importante il pensiero che c’è dietro un’opera più che l’immagine in sé stessa.

 

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Arte: Collectiva inaugura “Spazi Temporanei” https://www.cataniapubblica.tv/arte-collectiva-inaugura-spazi-temporanei/ https://www.cataniapubblica.tv/arte-collectiva-inaugura-spazi-temporanei/#respond Mon, 09 May 2016 15:13:42 +0000 http://www.cataniapubblica.tv/?p=36834 Venti le opere pittoriche, che saranno in esposizione fino al 21 maggio.

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Venti le opere pittoriche, che saranno in esposizione fino al 21 maggio.

di Lucia Russo

Inaugurata Sabato 7 maggio la Mostra Collectiva, promossa per Spazi Temporanei in Piazza Manganelli 14 dall’associazione culturale Arte al Centro, con una buona affluenza di pubblico.

Simone Fichera, Salvatore Grasso, Sebastiano Grasso, Salvatore Lanzafame, Maria Mantegna, Alfio Pappalardo, Marisa Sapienza, Antonella Santonocito, Giuseppe Tringali, Giovanni Valenti.

Questi gli autori delle 20 opere pittoriche in esposizione fino al prossimo 21 maggio.

Dieci artisti siciliani, catanesi e/o del circondario alla provincia, quasi tutti dal consolidato bagaglio artistico e dal ricco portfolio espositivo.

Nella pittura, elemento di armonizzazione della mostra, gli artisti si esprimono su temi diversi, come vari sono gli stili e le tecniche utilizzate. La musica, ad esempio, è il riferimento di Simone Fichera; l’iperrealismo caratterizza Salvo Grasso; le atmosfere eteree sono la cifra di Sebastiano Grasso. Sempre molto materiche le opere di Salvatore Lanzafame; più sull’astratto quelle di Antonella Santonocito.

Con una sola opera che però impegna lo spazio di due, Maria Mantegna espone sul tema medievale a lei caro.

Alfio Pappalardo espone un polittico di otto piccoli oli su tavola. Giovanni Valenti, che si esprime spesso con delle teste da cui escono delle mani, ha scelto dipinti realizzati con la pittura dorata

In una sua nuova versione, Marisa Sapienza mostra la tecnica della punta d’argento, mentre il giovane Giuseppe Tringali, in una delle sue prime esperienze espositive, rappresenta l’artista emergente del gruppo.

Infine, ma non da ultimi, i dipinti ad olio sul tema del mare caro all’autore Salvo Trombetta, pittore, fotografo e socio di Arte al Centro il quale, come gli altri colleghi promotori, mantiene alcune opere in esposizione permanente.

Con la mostra Collectiva, Arte al Centro inaugura Spazi Temporanei la sezione dedicata alle Mostre temporanee di artisti locali e non. «Uno spazio per artisti autonomi che vogliono continuare ad esserlo» lo definiscono gli artisti associati. Un’opportunità di condivisione di questo spazio di Piazza Manganelli 14, per i soci e per altri artisti cui si dà quindi modo di avere una vetrina, in questo luogo che si pone come sito di incontro per creare nuove idee di offerta e fruizione collettiva dell’arte.

Arte al Centro – associazione culturale senza scopo di lucro nata ad opera di Chiara Di Salvatore (streepher: street photographer), Luciano Grasso (Painter), Alfio Sorbello (Painter), Cettina Tiralosi (digital-painter), Antonino Triolo (sculptor) e Salvo Trombetta (Painter) – è un’organizzazione indipendente fondata nel Gennaio 2016 al fine di svolgere informazione e divulgazione culturale. Rivolta tanto agli addetti ai lavori quanto al grande pubblico, l’associazione intende favorire il confronto e lo scambio tra diversi linguaggi artistici attraverso incontri con autori, manifestazioni ed eventi per la promozione dell’Arte Contemporanea.

L’associazione – dichiarano i soci Antonino Triolo e Salvo Trombetta – vuole valorizzare e collaborare anzitutto col Centro Contemporaneo (progetto spontaneo di rinascita urbana) nel cui territorio ricade, col vicino Teatro Machiavelli (specie con Spazio Arte), ma cercherà di dialogare anche con altre location. Con Centro Contemporaneo c’è la ricerca di dare continuità alle attività già avviate.

La mostra è visitabile tutti o giorni (tranne il lunedì) dalle ore 17,00 alle ore 20,00.

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Porto: i silos diventeranno una scenografia d’arte. https://www.cataniapubblica.tv/porto-i-silos-diventeranno-una-scenografia-darte/ https://www.cataniapubblica.tv/porto-i-silos-diventeranno-una-scenografia-darte/#respond Wed, 10 Jun 2015 08:57:19 +0000 http://www.cataniapubblica.tv/?p=31692 Verranno affidati a street artist di tutto il mondo nell’ambito di I ART, progetto comunitario ideato e diretto da I World con il Comune di Catania ente capofila.

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Verranno affidati a street artist di tutto il mondo nell’ambito di I ART, progetto comunitario ideato e diretto da I World con il Comune di Catania ente capofila.

Una squadra internazionale che in dieci giorni dovrà fare dei silos di Catania un’inedita scenografia d’arte contemporanea: uno spettacolare monumento del XXI secolo che, insieme all’Etna, li renderà protagonisti di un originale fondale per il quotidiano via vai di traghetti, navi da crociera, cargo, tir, pescherecci e barche a vela in transito o ormeggiate al porto di Catania.

È la sfida creativa assegnata dal Festival I ART a una squadra internazionale di street artist nell’ambito di I ART, progetto comunitario ideato e diretto da I World con il Comune di Catania ente capofila.

“Street Art Silos”, questo il nome della performance programmata a Catania dal 21 al 30 giugno, è progettato da Emergence Festival con la cura di Giuseppe Stagnitta.

Numerosi gli urban artist che hanno aderito al progetto:
Okuda (Spagna), Rosh333 (Spagna), Microbo (Italia), Bo130 (Italia), JBrock (Italia), Vlady Art (Italia), Danilo Bucchi (Italia) e Interesni Kazki (Ucraina).

“Abbiamo raccolto con entusiasmo l’invito del direttore artistico degli eventi catanesi del festival, il regista Giovanni Anfuso. Nel solco della mission di I ART, l’input che ci è stato dato è stato quello di dare nuova vita e colore al gruppo di silos del Porto di Catania con l’obiettivo di reinterpretare in maniera creativa e anticonvenzionale, l’identità della Sicilia e la sua storia millenaria. Il tema di Street Art Silos saranno i miti e le leggende della nostra isola, più grande del Mediterraneo” spiega Stagnitta.

I bozzetti stanno arrivando a Catania in queste ore. Il duo ucraino Interesni Kazki – che ha reinventato anonime facciate di edifici in tutti i continenti – ha immaginato per uno dei silos un Ciclope contemporaneo, manager in corsa in giacca e cravatta, che accarezza le pecore cui è aggrappato Ulisse in fuga, come nella scena epica descritta da Omero nell’Odissea.

Il progetto Street Art Silos per il Festival I ART sarà anche raccontato da un film-documentario con la regia di Nicolaj Pennestri che seguirà giorno per giorno il percorso: dalla ideazione dei bozzetti alla realizzazione dell’opera monumentale. E sarà inserito dall’Istituto di Cultura di Google all’interno di una piattaforma, realizzata con la tecnologia in Street View, per visitare a distanza l’interno dei Musei e le Opere Urbane attraverso pc, tablet e smartphone.

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Centro Contemporaneo: torna il weekend di musica, danza, arte e libri. https://www.cataniapubblica.tv/centro-contemporaneo-torna-il-weekend-di-musica-danza-arte-e-libri/ https://www.cataniapubblica.tv/centro-contemporaneo-torna-il-weekend-di-musica-danza-arte-e-libri/#respond Fri, 31 Oct 2014 16:10:13 +0000 http://www.cataniapubblica.tv/?p=24941 Un programma ricco di eventi quello che animerà il "quadrilatero" definito dalle vie Paternò, Montesano, San Michele, Carcaci, dal Largo Colosi e da piazza Manganelli.

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Un programma ricco di eventi quello che animerà il “quadrilatero” definito dalle vie Paternò, Montesano, San Michele, Carcaci, dal Largo Colosi e da piazza Manganelli.

Come ogni primo sabato e domenica del mese, torna Centro Contemporaneo, il progetto di rigenerazione urbana che vuole porre un freno alla situazione di degrado che vive il centro storico di Catania.

I prossimi appuntamenti coincidono con il fine settimana di Ognissanti e la Commemorazione dei defunti, quando il “quadrilatero” definito dalle vie Paternò, Montesano, San Michele, Carcaci, dal largo Colosi e da piazza Manganelli, si animerà con un ricco programma di musica, danza, mostre, solidarietà, performance e letture.

La zona sarà chiusa al traffico e al parcheggio dalle 14 di sabato 1 novembre fino alle 15 di domenica.

Lungo il percorso è previsto un allestimento con materiali d’archivio, fotografie e installazioni d’arte a fare da cornice agli eventi.
Numerose le mostre, come le personali di Antonio Recca (Atelier Recca), Jean Calogero (Galleria Archivio Calogero), Maurizio Marchitelli (Viù arti visive), Enrico Lombardi (Catania Art Gallery), Marco Terroni e l’installazione “Le favole che ci hanno raccontato” con immagini di Viviana Santanello e suoni di Ricardo De Sonid De Moralis (cortile e un appartamento di via S. Michele, 15).

Saranno esposte inoltre le riproduzioni su carte ecologiche e opere uniche di Andrea La Rocca, Salvatore Lanzafame, canecapovolto, Giacomo Rizzo, Samantha Torrisi, Cosimo Piediscalzi, Filippo La Vaccara, Andrea Buglisi, Francesco Lauretta, Elisa Anfuso, Stefano Cumia, Carlo e Fabio Ingrassia (Artshop latienda di TRIBEART); le proiezioni video e il set ritratti di Valerio D’Urso, Salvo Jasper Magrì e Claudio Floresta (SPOT 22); l’artigianato artistico di Elisabetta Tognetti (atelier Di Tommaso).

Ci sarà spazio anche per la solidarietà con l’adozione delle Pigotte nella sede dell’UNICEF, una diretta radiofonica con RadioLab e le esibizioni di danza con le bolle a cura dell’“Associazione Amici delle stelle”, composta da ragazzi disabili e normodotati che condividono un percorso di integrazione sociale.

Sabato poi, dalle 18.00, piazza Manganelli ospiterà “Agorà – Più spazio alla città!”, luogo d’incontro per enti, associazioni e comitati che operano eticamente in diversi settori.

Sarà presente anche l’Autobooks – BibliotecaBus, in collaborazione con l’Assessorato ai Saperi e alla Bellezza condivisa del Comune di Catania.
L’iniziativa, accompagnata dallo slogan “Se vuoi porta un libro da donare”, mira a promuovere e divulgare sempre più la lettura e la condivisione di libri, anche tra i bambini. Ed è proprio ai piccoli che sarà dedicato il laboratorio “Catania è….”, in programma a partire dalle 19. La città di Catania, con monumenti e leggende, sarà presentata attraverso un libro ricco di immagini e con attività grafico-pittoriche e di scrittura poetica. Il laboratorio è gratuito e aperto a un massimo di 20 bambini. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 3319178544.

In via S. Michele, nel cortile di Palazzo Nicotra, alle 18,00 è previsto un incontro sulla paternità condotto da Marcello Cappelli ed Emilio Castaldi, mentre dalle 19 nella libreria Mondadori di via Sangiuliano si parlerà di femminicidio per la presentazione editoriale di “Noi siamo Desdemona”, antologia curata da Maria Rita Pennisi. Dalle 22.00 invece ci sarà musica live con Alì al Glamour Cafè.

“L’area in cui è nato questo comitato spontaneo – dicono gli organizzatori – composto da residenti, artisti, galleristi, giornalisti, operatori culturali, associazioni, ristoratori e commercianti è un unicum in tutta la città di Catania, per la qualità architettonica (con la concentrazione di alcuni fra i più importanti palazzi nobiliari e la chiesa di San Michele Minore con la sua sala ipogea), per la varietà di tipologie di residenti (artisti, professionisti, studenti, extracomunitari), per il numero e la qualità di botteghe legate ad attività d’arte, artigianato di qualità, ristorazione biologica e a kmzero”.

“Per questo motivo – continuano – il comitato ha iniziato una raccolta di firme che in pochi giorni ha portato ad avere oltre 1.000 cittadini a sostegno dell’istanza indirizzata al sindaco di Catania, Enzo Bianco, per la creazione di una zona a traffico limitato o un’Area Ambientale nell’area interessata dal progetto: solo limitando le automobili e creando aree completamente pedonalizzate sarà possibile salvare dal degrado questi luoghi che raccontano un altro senso di città, la (ri)scoperta di luoghi ricchi di “bellezza condivisa” di cui tutti dovrebbero sentirsi allo stesso tempo fruitori, osservatori e custodi”.

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San Berillo: un museo del design in un immobile del Comune. https://www.cataniapubblica.tv/san-berillo-un-museo-del-design-in-un-immobile-del-comune/ https://www.cataniapubblica.tv/san-berillo-un-museo-del-design-in-un-immobile-del-comune/#respond Sat, 25 Oct 2014 10:07:52 +0000 http://www.cataniapubblica.tv/?p=24730 Questa la proposta avanzata dall’architetto Renato Basile alla conferenza di presentazione di Vertical Garden 2014, visitabile al Museo Reba fino al 26 ottobre.

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Questa la proposta avanzata dall’architetto Renato Basile alla conferenza di presentazione di Vertical Garden 2014, visitabile al Museo Reba fino al 26 ottobre.

Realizzare un museo del design a San Berillo, ristrutturando un immobile di proprietà comunale.

“Un luogo – come ha detto Bianco – in cui dar spazio anche ad altre iniziative pubbliche per far rivivere questo quartiere, per il quale immagino un futuro di raccordo tra il Porto e il centro storico, con una vocazione a ospitare botteghe artigiane e case per studenti”.

Questa la proposta avanzata – ieri, 24 ottobre – dal presidente del Museo Reba, l’architetto Renato Basile, durante la conferenza di presentazione di “Vertical garden mania” 2014.

Come spiega Basile: “Consegnare la via Carro, con nuovi arredi, alla città fa pensare che San Berillo potrà ricominciare a vivere anche grazie a iniziative capaci di creare un humus adatto a far ripartire un’economia legata ad attività artigianali”.

Una proposta che ha suscitato immediatamente l’entusiasmo del primo cittadino catanese.
Intanto – fino al 26 ottobre, dalle 10 alle 17 – i catanesi potranno visitare, all’interno del Museo Reba, “Vertical Garden Mania” un laboratorio creativo in cui cinquanta architetti, utilizzando materiali di recupero, creeranno arredi “giardini verticali” attaccando alle pareti del rione bottiglie di plastica piene di terra con dentro una pianta grassa.

All’interno della manifestazione sarà possibile ammirare anche la mostra fotografica dedicata al quartiere, un’esposizione di progetti architettonici e di arredi realizzati con materiali di riciclo, sistemati anche all’esterno, sulla strada.

Presenti all’inaugurazione anche l’assessore ai Saperi e alla bellezza condivisa Orazio Licandro, l’assessore all’urbanistica Salvo Di Salvo, e il presidente dell’Ordine degli architetti Giuseppe Scannella
Proprio Di Salvo ha sottolineato come queste attività “possano idealmente collocarsi nel progetto CataniAgorà portato avanti dall’Amministrazione comunale”.

Il presidente Scannella ha invece ricordato l’importanza di “creare sensibilità su questi temi perché si inverta, in questo quartiere storico, la tendenza che ha condotto al degrado e all’esclusione sociale”.

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Acitrezza: la frazione diventa “villaggio degli artisti”. https://www.cataniapubblica.tv/acitrezza-la-frazione-diventa-villaggio-degli-artisti/ https://www.cataniapubblica.tv/acitrezza-la-frazione-diventa-villaggio-degli-artisti/#respond Sat, 30 Aug 2014 10:31:00 +0000 http://www.cataniapubblica.tv/?p=23099 Tutto è pronto per la quarta edizione di TrezzArte, la manifestazione che animerà il paese dei Malavoglia domenica 31 agosto, dalla mattina fino a tarda notte.

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Tutto è pronto per la quarta edizione di TrezzArte, la manifestazione che animerà il paese dei Malavoglia domenica 31 agosto, dalla mattina fino a tarda notte.

Domenica 31 agosto, dalle 9.00 all’1.30, le vie del centro storico – piazza Giovanni Verga, via De Maria e via Feudo, via Provinciale tra piazza Giovanni Verga e piazza Visconti – saranno animate da giocolieri, pittori, bmx stunter, marionettisti, schermidori, pupari, fotografi, writer, artigiani, musicisti e duelli medievali.

L’evento di fine estate – organizzato per il quarto anno dall’associazione culturale Centro Studi Acitrezza, la cooperativa turistica Xiphonia e i gestori della pagina Facebook “Catania” con il patrocinio del comune di Acicastello – vuole riaccendere l’amore per l’arte nel paese dei Malavoglia.

Come afferma il presidente del Centro Studi Acitrezza, Antonio Castorina «Quest’anno ci sono tutti i presupposti affinché si realizzi la più grande edizione di TrezzArte. Siamo orgogliosi della grande risposta che stiamo avendo da parte degli artisti che partecipano in gran numero. Siamo pronti a trasformare Acitrezza in un Villaggio di Artisti».

I percorsi saranno arricchiti, oltre alle esibizioni, da stand di artigianato che produrranno creazioni dal vivo – come l’antica bottega dei Fratelli Napoli con i suoi pupi siciliani – e da 3D Store Catania che realizzera oggetti con la stampante 3D. Inoltre, in via Provinciale – tra piazza Verga e Visconti – dalle ore 18.00, si terrà l’esposizione fotografica e artistica ad opera dell’Accademia delle Belle Arti di Catania.

A partire dalle 17.00, i bambini si divertiranno con lo spettacolo di bolle giganti di Angela Cinci a bordo del suo ape-calessino.

Alle 18.00, un gruppo di giovani spericolati in bmx, i Siciliancycle, regalerà al pubblico in piazza Giovanni Verga, adrenalina su due ruote.

Alle 20.00 gli atleti Scherma Catania sfileranno per le vie esibendosi in assalti e stoccate, permettendo a grandi e piccini di toccare e provare le lame date in dotazione dalla federazione nazionale di scherma.

Dalle ore 21 in poi, sarà tutto un susseguirsi di spettacoli di vari artisti: Nadine, Anacrusy, Terje Nordgarden, il duo Sabrina Sciacca-Sandro Maccarrone, l’orchestra Galatea del CSA, solisti, l’arpista Ginevra Gilli, il tenore locale Carmelo Panebianco, la ballerina Serena Agatino, e Giuseppe Calì che intratterrà i passanti con la drammatizzazione di alcuni brani dei Malavoglia e di poesie sul mare.

In via Feudo, gli amanti dell’epoca medioevale potranno ammirare – accompagnati dall’arpa di Ginevra Gilli e gustando antiche bevande – elmi, spade, archi e frecce nella fucina per la costruzione di oggetti in ferro battuto e di legno.

Mentre Serena Agatino si esibirà in uno spettacolo di danza e Giuseppe Calì intratterrà i passanti con la drammatizzazione di alcuni brani dei Malavoglia e di poesie sul mare.

Spazio anche alle attività della società civile con l’iniziativa di Ruote Libere in collaborazione con il comitato Lungomare Liberato con una pedalata spontanea per raggiungere in sicurezza la manifestazione.

Leggi l’articolo 

La via Provinciale tra piazza Verga e Visconti invece sarà addobbata a partire dalle ore 18 da un’esposizione di fotografie e i quadri di pittori provenienti dall’Accademia delle Belle Arti di Catania.

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Ferragosto: gli eventi in provincia di Catania. https://www.cataniapubblica.tv/ferragosto-gli-eventi-in-provincia-di-catania/ https://www.cataniapubblica.tv/ferragosto-gli-eventi-in-provincia-di-catania/#respond Wed, 13 Aug 2014 13:02:59 +0000 http://www.cataniapubblica.tv/?p=22854 Dal 14 al 15 agosto in tutta la provincia di Catania fervono i preparativi della festività più attesa dell'estate. Tra sacro e profano, sfilate storiche, serate danzanti ed esposizioni artistiche non c'è che l'imbarazzo della scelta.

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Dal 14 al 15 agosto in tutta la provincia fervono i preparativi della festività più attesa dell’estate. Tra sacro e profano, sfilate storiche, serate danzanti ed esposizioni artistiche non c’è che l’imbarazzo della scelta.

Finalmente, il tanto agognato break di ferragosto, fissato sul calendario 14 e 15 agosto, arriva puntuale e in tutta la provincia di Catania fervono gli eventi che animeranno i centri cittadini.

Catania diventa la patria del ballo sensuale argentino, grazie al Festival Internazionale del Tango in scena a Palazzo Biscari. Nello storico palazzo nobiliare catanese si ballerà a partire dalle 17.30 nel giardino, e dalle 21.30 nelle sale barocche.

Motta Sant’Anastasia, grazie all’associazione Casa Normanna, permetterà ai visitatori di ritornare indietro nel tempo con la XIX edizione di “Feste Medievali”.
Girando tra le vie del centro, dalle 21.30, sarà possibile incontrare giullari, cavalieri, armigeri e damigelle. Non mancheranno, oltre alle ricostruzioni storiche, gli spettacoli di sbandieratori, musicisti, e artisti di strada e golose ricette proposte dal banchetto “Cena a Corte”.

Dal profano al sacro: Militello in Val di Catania, dal 6 al 25 agosto è teatro della Festa Patronale del Santissimo Salvatore.

A Randazzo, invece, il 14 agosto – a partire dalle 22.00 in piazza Loreto – serata dedicata alla musica con “Randa Rock” a cura della Confcommercio Randazzo.

Sempre a Randazzo, il 15 agosto alle ore 11.00 sfileranno i tradizionali personaggi della Vara che – partendo dalla Basilica Santa Maria, in via Umberto – girerà, a partire dalle 16.30, per le vie cittadine, accompagnata dal complesso bandistico “E. Marotta” e dal corteo medievale “Sicularagonensia”. La serata continuerà alle 22.00 in Piazza Loreto con lo “Spettacolo Di Ferragosto”.

A Torre Archirafi, il 14 agosto dalle 21.00, si balla nella “Disco Summer 14”.

Anche Riposto propone una serata danzante: il porto sarà animato dal Dj Fabrizio Carrer di Mtv.

Per chi ama l’arte due tappe: Pedara e Acireale.

A Pedara, visitatori e cittadini potranno ammirare la mostra di arte contemporanea di Salvatore Pizzo.

Al Credito Siciliano di Acireale, sito in Piazza Duomo 12, dalle 18.00 alle 21.30, sarà possibile ammirare le installazioni in mostra; l’esposizione, dedicata al tema del viaggio, si intitola “Gionata Xerra. Travellers. Esperienze, racconti, immagini, sguardi”

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Pittura: le tele di Marta Czok al Castello di Calatabiano. https://www.cataniapubblica.tv/pittura-le-tele-di-marta-czok-al-castello-di-calatabiano/ https://www.cataniapubblica.tv/pittura-le-tele-di-marta-czok-al-castello-di-calatabiano/#respond Mon, 30 Jun 2014 10:54:06 +0000 http://www.cataniapubblica.tv/?p=21360 Sabato 19 luglio, alle 20.00, comincia il vernissage dell'artista polacca organizzato dal MacS di Catania.

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Sabato 19 luglio, alle 20.00, comincia il vernissage dell’artista polacca organizzato dal MacS di Catania.

L’artista polacca, Marta Czok è la protagonista della nuova mostra del MacS, Museo Arte Contemporanea Sicilia, organizzata all’interno del Castello di Calatabiano.

Dopo aver ospitato, l’estate scorsa “Codice Temporale” di Silvio Porzionato, le antiche mura del castello – restaurato nel 2009 – saranno, questa volta, il teatro della mostra antologica della Czok, curata da Laura Cavallaro.

L’inizio del vernissage, che durerà due mesi, è fissato per sabato 19 luglio, alle 20.00.

Presenti all’inaugurazione, oltre all’artista e al curatore, il direttore del museo Giuseppina Napoli.

L’esposizione affronta temi cari alla Czok quali la storia, il potere, la religione. Tra le sedici tele non mancano opere che riguardano gli aspetti più intimi e privati, sia sociali che collettivi, dell’uomo.

La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle 9.00 alle 22.00. Ingresso a pagamento.

 

 

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Akm0: nasce il collettivo di spazi e artisti. https://www.cataniapubblica.tv/akm0-nasce-il-collettivo-di-spazi-e-artisti/ https://www.cataniapubblica.tv/akm0-nasce-il-collettivo-di-spazi-e-artisti/#respond Fri, 30 May 2014 09:15:24 +0000 http://www.cataniapubblica.tv/?p=20671 Fondato sull'esigenza di trovare degli strumenti sostenibili di distribuzione delle produzioni artistiche locali e non, il progetto sarà inaugurato domani sera.

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“Siamo convinti che la distribuzione dell’arte dovrebbe seguire delle logiche diverse da quelle speculative del mercato, soprattutto in un momento storico in cui arte e cultura hanno smesso di essere considerate beni comuni su cui poter investire in termini sociali. Per questo motivo, sosteniamo un’arte che possa diffondersi negli spazi esistenti, che possa creare nuovi spazi di fruizione, che sviluppi la logica del pubblico dominio e dei diritti creativi condivisi”, così nel manifesto programmatico del progetto, che circola su Facebook da qualche mese.

Akm0 nasce dall’idea di una rete catanese nata tra associazioni culturali, di promozione sociale e centri di cultura e arte che sarà inaugurato domani sera alle 21 presso Zeronove in via Opificio 12. Ne fanno parte l’Arci Catania e i suoi circoli, Zeronove, Lomax, Ballatoio, Libreria Sociale Mangiacarte, Officina Rebelde e Libreria Vicolo Stretto. Al collettivo hanno già aderito più di una ventina tra musicisti, videomaker, scrittori e teatranti che sposano appieno l’idea che qualsiasi produzione culturale acquista il suo valore attraverso il contatto col pubblico, un contatto che va allargato per ragioni politiche anche a chi come pubblico non può permettersi il costo di un biglietto fuori dalla propria portata o come autore non riesce a varcare per visibilità i confini del proprio sito web.

“La proposta è semplice” dice Mauro Maugeri dell’Arci Catania, “garantiamo agli artisti un rimborso spese adeguato allo spostamento per raggiungere lo spazio dell’esibizione, non c’è cache fisso non c’é un biglietto d’ingresso ma solo una libera sottoscrizione da compartire a fine serata: insomma li invitiamo a condividere con le associazioni le potenzialità ed i rischi di un evento no-budget”. “A tutti quelli che dicono che non retribuendoli si svaluta il Lavoro degli artisti, rispondiamo che il nostro progetto è diverso” aggiunge Mirko Maccaronello della Lomax, “noi siamo tutti volontari e crediamo che l’arte vada diffusa come un qualsiasi servizio sociale alla comunità. La Lomax rischia di chiudere la sua sede storica perché è diventato insostenibile economicamente a causa degli eccessivi costi di gestione. Fondare AKm0 per noi è dire che non ci arrendiamo”. Nell’espressione ‘Arte a Km 0’ si nasconde un altro degli ingredienti del progetto: gli artisti chiamati ad aderire saranno tutti siciliani, il loro spostamento quindi non sarà gravoso per le casse delle associazioni e, quando si tratterà di artisti extra-isolani, la piccola rete organizzata potrà sostenere le spese di viaggio condividendole. “Come Akm0 siamo alla costante ricerca di nuovi modi di fruire l’arte, creare percorsi ed eventi itineranti e collaborativi” sostiene Valeria Grasso per la Mangiacarte, “Pensiamo che Akm0 sia il contenitore giusto sia come piattaforma in cui scambiare idee ed esperienze” continua Davide De Rose per Zeronove, “sia come occasione per condividere gli oneri connessi con la distribuzione delle opere”.

Inoltre unire le forze permetterà agli spazi di Akm0 di mettere insieme anche i propri fruitori abituali, nella logica di una propagazione più ampia delle proposte culturali: “È un modo per aprirsi ad un pubblico inusuale e variegato e per lanciarsi nell’avventura civile della creazione dal basso” sottolinea Costanza Paternò del Ballatoio, “useremo tutti gli strumenti concessi a ‘noi poveri mortali’ nella convinzione che non ci sia più un deus ex machina pubblico capace di rialzare le sorti economico/culturali del posto in cui viviamo.” Domani Akm0 sarà inaugurato con un’apertura pomeridiana congiunta di Ballatoio, Officina Rebelde, Mangiacarte e Circolo Arci Gammazita e la proiezione in contemporanea di cortometraggi d’autore. In serata alla Zeronove ci sarà la presentazione del progetto e poi musica dal vivo e DJ Set in Creative Commons.

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Arte: alle Ciminiere torna “Art Factory 04”. https://www.cataniapubblica.tv/arte-alle-ciminiere-torna-art-factory-04/ https://www.cataniapubblica.tv/arte-alle-ciminiere-torna-art-factory-04/#respond Tue, 06 May 2014 15:17:28 +0000 http://www.cataniapubblica.tv/?p=20146 Sarà inaugurata giovedì 8 maggio alle 19:00, la fiera d’arte moderna e contemporanea in programma fino all’11 maggio.
Sabato 10 nel centro storico prevista la “notte bianca dell’arte”, con musei, gallerie, dimore storiche aperti fino a tardi e concerti live e mostre.

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Sarà inaugurata giovedì 8 maggio alle 19:00, la fiera d’arte moderna e contemporanea in programma fino all’11 maggio. Sabato 10 nel centro storico prevista la “notte bianca dell’arte”, con musei, gallerie, dimore storiche aperti fino a tardi e concerti live e mostre.

 

Sarà inaugurata giovedì 8 maggio alle 19:00 “Art Factory 04”, la fiera d’arte moderna e contemporanea in programma alle Ciminiere fino all’11 maggio. Di scena pittura, disegno, scultura, video installazioni e fotografia. Giunto alla quarta edizione, l’evento è organizzato da Daniela Arionte e dall’associazione Dietro Le Quinte Arte Contemporanea in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Catania, diretta da Virgilio Piccari, sostenuto da un team di galleristi, collezionisti, storici, critici e accademici e con la partecipazione di alcune fondazioni siciliane, pioniere della crescente attenzione verso i linguaggi pluriforme dell’arte come Farm Cultural Park (Favara, Ag).

L’itinerario per immagini, forme e segni si snoderà al piano terra delle Ciminiere, nel grande Padiglione F 1. Accanto ai grandi maestri del Novecento (fra cui Guttuso, Accardi, Sironi, Chia, Sassu, Paladino, Salvo, Fiume), troveranno spazio i contemporanei (La Cognata, Taravella, Zefi, Bazan, Alessi, Cunsolo, Bossio, solo per citarne alcuni) e gli emergenti con una rassegna di tre mostre coordinate da Daniele Alonge, artista e curatore indipendente. Si tratta di Street View, rassegna video di Street Art contemporanea italiana; Trinacria Contemporary (personale di tre siciliani: Gaetano Longo, Angelo Spina e Vlady Art, pittore, fotografo e street artist) e Refreshing Art (collettiva di 10 emergenti italiani che utilizzano linguaggi e ricerche di natura differente).
Un’area del padiglione delle Ciminiere sarà poi interamente dedicata all’Accademia di Belle Arti con una collettiva partecipata da docenti e allievi. Per la sezione “Young Factory”, accanto all’esposizione dei giovani in concorso quest’anno, in mostra le personali di Giulia Fraticelli e Alessandro Romeo. Entrambi fotografi e vincitori dell’edizione 2013 proporranno “Cor Cordis” (Fraticelli, viaggio nel tormentato universo femminile) e “Sinestesie della Memoria” (Romeo, testimonianze dal Jüdisches Museum di Berlino).

Venerdì 9 e sabato 10 maggio inoltre, sono in programma tre seminari che dell’arte affrontano i temi della comunicazione, tutela, valorizzazione ed economia e vedranno protagonisti autorevoli esponenti del mondo delle accademie, dell’università, delle istituzioni e della stampa.
Sabato 10 maggio infine, durante la “Notte Bianca dell’Arte” in collaborazione con il comitato Centro Contemporaneo e il Comune di Catania, lo spirito e l’energia giovane di Art Factory invaderà il centro storico di Catania, grazie gli allievi dell’Accademia di Belle Arti promotori dell’evento. Eccezionalmente rimarranno aperti fino a tarda sera musei, gallerie, dimore storiche e si potrà assistere a concerti live e mostre.
L’edizione 2014 di ArtFactory vede il sodalizio con la LILA (Lega Italiana Lotta Aids) con la campagna di sensibilizzazione per raccogliere fondi e divulgare la prevenzione fra i giovani: fra le iniziative, infatti, la distribuzione di profilattici con il logo di Art Factory e Lila.

L’ingresso ad Art Factory 04 è gratuito e il programma completo è consultabile su www.artfactoryfair.it.
Questi gli orari della fiera :
Giovedì 8, Inaugurazione ore 19
Venerdì 9 e sabato 10, dalle 10 alle 23
Domenica 11, dalle 10 alle 22

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Arte: le opere di Julio Larraz alla Fondazione Puglisi Cosentino. https://www.cataniapubblica.tv/arte-le-opere-di-julio-larraz-alla-fondazione-puglisi-cosentino/ https://www.cataniapubblica.tv/arte-le-opere-di-julio-larraz-alla-fondazione-puglisi-cosentino/#respond Thu, 13 Feb 2014 10:34:48 +0000 http://www.cataniapubblica.tv/?p=18754 La mostra, che sarà visitabile gratuitamente dall’8 marzo fino all’8 giugno 2014, è promossa e curata dalla Fondazione Roma – Mediterraneo e organizzata da Civita Sicilia in collaborazione con la Galleria Contini di Venezia e Cortina d’Ampezzo.

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A partire dal prossimo 8 marzo, la Fondazione Puglisi Cosentino di Catania, si prepara ad ospitare la personale di Julio Larraz che, con i suoi dipinti che raccontano un mondo ricco di sensazioni e di atmosfere, è considerato uno dei pittori più poliedrici del contesto internazionale.

La mostra, che sarà visitabile gratuitamente fino all’8 giugno 2014, è promossa e curata dalla Fondazione Roma – Mediterraneo e organizzata da Civita Sicilia in collaborazione con la Galleria Contini di Venezia e Cortina d’Ampezzo.

Presenta un centinaio di opere del maestro, in un itinerario temporale che parte dal 1975 – dipinti come “The Giant” e “Finisterre” – seguendone gli sviluppi per i vari decenni – gli anni ’80 (“El padre de la Patria Nueva”, “Cushing Maine”), gli anni ’90 (“Hunter in the Snow”, “Cape Laplace”) – fino ai tempi più recenti con una serie di dipinti inediti realizzati appositamente per la mostra (“Grandpa”, “I could have been a contender”, “Landing Party” e “A rendez vous with Homer”, ispirato all’idea di pittura come narrazione visiva legata sia alla tradizione orale che alla parola scritta).

Viaggiando nella pittura di Larraz ci si accorge che l’artista non crede nel concetto di evoluzione, e spesso a distanza di tempo, sceglie di riprendere dei soggetti già affrontati in passato modificandoli con uno sguardo nuovo, talora più acuto e ironico, in altri casi più nostalgico e drammatico. Né va dimenticata la scultura in bronzo, tecnica “scoperta” e portata avanti dal 2007.

Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente della Fondazione Roma-Mediterraneo, spiega: “Abbiamo scelto di portare un artista come il cubano Julio Larraz a Catania perché le sue opere, a volte realistiche, a volte di sapore onirico, mostrano in gran parte il suo legame con il mare, che non è, in questo caso, il Mediterraneo, bensì l’Oceano Atlantico da una parte e il Mar dei Caraibi dall’altra, ma è comunque un bacino aperto che ispira il viaggio, l’apertura verso l’ignoto, il mistero dell’immenso e dell’inafferrabile, l’immaginazione”.

 

Orario: 10:00 – 13:00 / 16:00 – 20:00 Chiuso il lunedì

Ingresso gratuito

www.fondazioneroma-mediterraneo.it;

www.civita.itwww.fondazionepuglisicosentino.itwww.continiarte.com

 

 

 

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