Domenica sera, l’isola ha reso omaggio al grande protagonista del film Il postino, alla presenza di Maria Grazia Cucinotta, dello scenografo Lorenzo Baraldi e della costumista Gianna Gissi.
Commovente serata dedicata al grande Cinema e al ricordo dell’indimenticabile figura di Massimo Troisi.
Domenica sera, infatti, a Pollara, nell’isola di Salina, è stata inaugurata la strada dedicata al grande attore napoletano, teatro di numerose scene del film Il postino.
Alla cerimonia di intitolazione erano presenti rappresentanti di Malfa, Santa Marina e Leni, abitanti e turisti.
Per l’occasione sull’isola è arrivata Maria Grazia Cucinotta che, lanciata nel mondo del cinema proprio da questo film, è stata testimonial dell’evento.
Alla presenza degli altri grandi nomi del film lo scenografo Lorenzo Baraldi e la costumista Gianna Gissi, l’attrice ha scoperto la targa della via Massimo Troisi apposta nella stradella dove sono state girate numerose scene del film.
Il momento più commovente della serata, sottolineato dalla musica di Bacalov, è stato percorrere la via fino al belvedere, dove è stata presentata al pubblico “L’ombra del postino”, la nuova scultura dedicata all’artista scomparso, di Giuseppe Faranna e Sergio La Spina, realizzata da Fabio Pilato.
Lo stesso giorno è stata inaugurata anche la mostra “Il Postino: Salina, la metafora della poesia”, visitabile presso la Casa Sebastiano Lo Monaco, tutti i pomeriggi di luglio e che poi sarà trasferita a Roma.
In serata spazio alla grande musica italiana di Enzo Gragnaniello e Gianni Conte.
Nel corso della serata il Maestro Baraldi ha spiegato perché è stata scelta proprio Pollata per le riprese del film. «Dovevo ricreare l’Italia degli anni 50, il regista mi ha chiesto di fare dei sopralluoghi , ma in tutta Italia c’era troppo cemento; ho fatto il giro di tutte le isole, ma la più naturale, quella ancora incontaminata era Salina. Ultima isola visitata. Pollara, ancora vergine, senza strade, “che fatica andar sù e giù dalle balate scoscese sulla spiaggia…”!»
La Cucinotta ha, invece, ricordato i giorni delle riprese.
«L’abbiamo fatta a piedi almeno mille volte, approfittavi per scappare dal set per cercare un posto dove prendere il sole, mangiare una granita…
Quest’isola ha fatto sognare e continua a far sognare il mondo intero. Ti fa sentire fiera di essere siciliana: la meraviglia della scogliera, della spiaggia, di tutti i colori…
Questa è un’isola che ti regala tante emozioni, è una vita a parte che prende vita anche dentro la pellicola».
La spiaggia di Pollara, foto Raimondo Catanzaro