I sindacalisti della Fast: “Gesto di disaffezione e di esasperazione verso un servizio pubblico inefficiente”.
Ieri pomeriggio un dipendente Amt per l’ennesima volta è stato aggredito da un viaggiatore sulla linea Brt.
Si tratta di S. T., che era alla guida del autobus quando in via Etnea, all’altezza della villa Bellini, è salito sul mezzo un uomo, già in evidente stato di ubriachezza.
Quest’ultimo, secondo quanto riferito dagli organismi sindacali, avrebbe inveito con frasi ingiuriose sull’autista, poiché non rispondeva esaustivamente a delle informazioni chieste, di cui l’addetto della Amt però non era a conoscenza.
Sull’autobus sarebbe quindi scoppiato il panico fra i passeggeri con l’autista che avrebbe intimato all’umo di abbandonare la vettura. Davanti a questa richiesta l’uomo avrebbe cominciato a colpirlo ripetutamente, venendo poi bloccato dall’arrivo di un vigile urbano prima e di altri agenti in servizio poi.
L’autista è stato quindi condotto in ospedale dolorante e in stato di shock ma fortunatamente non sembra abbia riportato gravi danni.
I segretari regionale e provinciale della Fast Mobilità, Giovanni Lo Schiavo e Giuseppe Cottone hanno commentato l’accaduto dichiarando che “Ovviamente tutto questo è dato anche dell’esasperazione e dalla disaffezione che i viaggiatori hanno rispetto ad un servizio Pubblico inefficiente e scadente che la città di Catania offre agli abitanti. Condanniamo il vile gesto e invitiamoo gli organi competenti ad assumersi la responsabilità a trovare una soluzione a quel problema che da tempo viene denunciato e mai risolto e che rischia seriamente di avere un epilogo tragico”.
I sindacalisti dichiarano di avvertire “Un forte senso di sgomento nel vedere come gli autisti dell’Amt, durante l’esercizio delle proprie funzioni, siano abbandonati a se stessi dalle istituzioni. Più volte, come sindacati autonomi (faisa /cisal e fast /confsal) abbiamo manifestato tutto il nostro disappunto e la nostra preoccupazione all’ufficio territoriale del governo sugli incresciosi fatti accaduti ripetutamente a scapito dell’incolumità degli autisti. Non è accettabile che un lavoratore esca da casa per guadagnarsi da vivere e sostenere la propria famiglia e nel contempo rischiare di lasciarci la pelle.
“Nel prendere atto di quest’ ulteriore ed ennesima aggressione – concludono -manifestiamo la nostra solidarietà al l’autista interessato e oggi stesso chiederemo un urgente incontro al Prefetto per sapere come istituzione intende arginare tali gravi episodi”.